[Κεφάλαιο 59]

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22 dicembre 1993

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22 dicembre 1993



«Io devo fare quest'apparizione pubblica, non posso stare zitto.» disse il cantante battendo la mano sulla scrivania in segno di rabbia.
«Non ti stiamo proibendo di farlo, anzi, la puoi fare, ma non puoi rispondere alle accuse.» rispose Abraham.
«Ah, sentiamo e perché non dovrei farlo visto che i poliziotti sono venuti l'altra volta a fare le fotografie alle mie parti intime? Perché devo stare zitto?!» urlò il moro in preda alla furia.
«Te lo sconsiglio vivamente, se vuoi uscire in questa situazione devi seguire le nostre istruzioni. Lo capisci?» Michael sospirò in segno di arresa, infondo erano i suoi avvocati e si fidava di loro.
«D'accordo.» rispose «Anche se comunque la trovo un'idea che non condivido.» Cooper sospirò irritato, il cantante dal nervosismo giocherellò con la penna tra le dita muovendola tra i lati su e giù «Voglio che tutto questo finisca. Io non ce la faccio più, e solo con il vostro aiuto potete aiutarmi, ve ne prego. Non c'è la farei psicologicamente ad affrontare un processo.» supplicò.
«Allora segui le nostre istruzioni, fai quest'apparizione pubblica e vedrai che probabilmente la gente comprenderà la tua innocenza. Perciò ascoltarci Michael. Non essere così testardo.» lui annuì con il capo in segno di accordo, anche se aveva un brutto presentimento, come se tutta questa situazione non sarebbe finita bene.

Nel frattempo le testimonianze continuarono a dismisura, come se piovessero dal cielo.
Pearce, il procuratore della città decise di abbandonare l'incarico quando scoprì che alcuni investigatori e persone di alto rango che lavoravano con lui, offrivano cifre enormi ai testimoni pur di raccontare ciò che avevano visto, anche se erano bugie.
Pensò quindi che il suo lavoro fu solo una perdita di tempo e corrotto dai soldi.
Rimase disgustato da quel comportamento, non gli piacevano affatto le situazioni corrotte, anzi, le odiava.
Da quel momento era dalla parte di Michael, capí che quelle persone che aveva testimoniato erano solo dei grandi bugiardi, e di quanto fosse crudele testimoniare contro ad una persona che aveva dato tanta bontà a certa gente.
Il colpo decisivo fu il mandato di perquisizione diretto al cantante per fotografare le parti intime, era assolutamente contrario, ma fu obbligato a farlo.

Pearce era in macchina con la sua compagna, ella fumava una sigaretta, i suoi capelli erano volteggiati dalla brezza del vento invernale.
«Me ne dai una?» chiese l'uomo con tono neutro e profondo, fermando la macchina.
La donna gli diede la sigaretta, lui la posò tra le labbra.
«Hannah, per favore, me la puoi accendere?» lei accese l'accendino puntando la fiamma sulla punta della sigaretta, fino a che non si accese del tutto ispirando il fumo dentro ai suoi polmoni «Grazie amore.» disse il procuratore con dolcezza dandole un piccolo bacio a stampo sulle labbra.
Riprese a guidare tranquillamente, ogni tanto gli amanti si davano qualche carezza o carezza.
Fino a che un camion, che guidava ad alta velocità come un flash, li travolse in pieno, dopo di che per i due amanti ci fu il buio più totale.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now