[Κεφάλαιο 63]

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27 Gennaio 1994

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27 Gennaio 1994



Quella notte Michael fece molta fatica a dormire, il sonno non gli venne in alcun modo, era nervoso e non riusciva a stare fermo, più si girava dai lati del letto più non riusciva a prendere sonno.
Mise una mano sulla fronte in segno di afflizione.
Voleva in tutti modi dormire ma era troppo in ansia per quello che sarebbe accaduto il giorno dopo.
Sarebbe stato il giorno della "fine" delle accuse, Michael e i suoi avvocati avrebbero incontrato i Chandler per il colpo finale, prendere i soldi di Jackson e mettere la parola fine su quella tremenda situazione che lo aveva prosciugato e fatto a pezzi come il vetro di uno specchio.
Non sapeva se aveva preso la scelta giusta, avrebbe voluto praticare un'altra molto più sicura, ma se era l'unica soluzione da uscire e per non finire in un aula di tribunale così sia.
Avrebbe preso anche la peggiore delle decisioni pur di bloccare il suo inferno e riprendere la sua vita, optava molto il suo futuro.

Il cantante si alzò dal letto, si massaggiò gli occhi emanando un pesante sospiro.
Provò a leggere un libro di saggezza con la speranza che gli venisse sonno, ma avvenne il contrario, Michael completò la lettura del libro che aveva interrotto mesi fa.
Non rimanendo contento della lettura optò per il disegno, prese un libro per avere come base, un foglio bianco e una matita, guardò l'orario erano le quattro e un quarto del mattino.
I suoi occhi marroni posarono sul foglio giocherellando con la matita, fino a poi a disegnare un cerchio, non fece dei disegni precisi ma dei piccoli scarabocchi, nel foglio se gli veniva una frase in mente la scriveva per non perderla, provò a disegnare una spiaggia, ma il disegno gli venne male tant'è che strappò il disegno a pezzi aumentando il suo nervosismo.

Accese la tv, con la speranza di guardare qualcosa per accogliere il sonno negli occhi.
Trasmettevano film che aveva visto più volte oppure le notizie del giorno, dicevano sempre le solite notizie, si parlava ormai solo di politica e di morte. Sospirò affranto.
Fino a che non trasmisero la notizia della lavorazione di un nuovo cartone animato della Disney che sarebbe uscito due anni dopo, "Il gobbo di Notre Dame" il telegiornale fece vedere i primi schizzi dei disegni, e del cartone, mostrando solo una piccola parte.
Gli occhi di Michael erano puntati sulla figura del protagonista, Quasimodo, il gobbo campanaro, i capelli erano di un rosso tenue, vestito con una maglia verde e pantaloni beige. Michael sapeva perfettamente la storia del personaggio, avendo letto il romanzo originale di Victor Hugo "Notre dame de Paris" visto più volte il famoso musical dalle sue parti, adorava la storia in particolare quel personaggio, in qualche modo lo rispecchiava, e ne era eccitato che la Disney stesse creando un cartone di quel personaggio con la rispettiva storia.
Dai disegni della Disney sembrava un personaggio molto dolce, pieno di tenerezza e amore, lo schizzo rappresentava Quasimodo parlare con tre statue a forma di gargouille, molto caratteristiche e importante proprio della cattedrale di Notre Dame. Michael, non vedeva l'ora di vederlo, magari con il suo futuro figlio in braccio.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now