[CAPITOLO 11]

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[NOTA AUTRICE IMPORTANTE⚠️: da questo capitolo in poi la storia si distenderà in prima persona, in un capitolo verrà svolto dal punto di vista di Sandie, e in un altro di Michael. Alternando così il pensiero dei due protagonisti. Spero che vi piaccia lo stesso. Detto questo, buona lettura bimbe❤️]




 Detto questo, buona lettura bimbe❤️]

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[Pasqua, 15 Aprile 1990]

ATENE

Sandie

Era passata una settimana da quando io e Nicole partimmo per la Grecia, dopo che rimandai la partenza con un giorno di ritardo.
Mia sorella mi raccontò la telefonata con nostra madre, in cui le diceva il rimando della partenza. Non la prese bene, ma dovevo immaginarmelo, me lo potevo aspettare da lei.  Classico di mia madre, quando si tratta di noi il suo motto era "voglio voi e subito" a quanto pare fecero una brutta discussione tramite telefono, e Nicole, conoscendola, era una persona che quando perdeva la pazienza dovevi solo scappare via lontano. Cosa fece? La mandò a fanculo attaccandole il telefono in faccia.

Quella sera tornai a casa alle 11 di sera, e venni accolta con un applauso sarcastico da mia sorella.
«Complimenti, lo sai che ho litigato con mamma per colpa tua?!» domandò furibonda mentre posavo la borsa sul tavolo, in quel momento pensai subito che Nicole avesse parlato con mamma e che avevano fatto discussione. Da una parte mi dispiaceva, ma dall'altra non mi interessava.
«Mi dispiace, ma ho avuto le mie ragioni.» giustificai togliendomi il cappotto.
«Le tue ragioni un corno! Adesso mi spieghi cosa cazzo ti è preso, e sopratutto dove sei stata per tutto questo tempo!» disse Nicole rossa dalla rabbia, cacciai un sospiro posando il cappotto sull'appendiabiti.
«Se te lo dicessi, non mi crederesti e mi prenderesti per pazza.» mormorai con tono neutro posando il mio sguardo su di lei. Come avrebbe reagito che ero andata da Michael Jackson? Mi avrebbe riso in faccia, era palese no?
«Tu sei già pazza di tuo, fammi indovinare. Ethan ha litigato di nuovo con i genitori?» volevo rispondere di sì perché infondo era vero, ma ero stanca di mentire, doveva sapere come erano realmente le cose.
«Si, ma non sono andata da lui.» risposi andando a sedere sul divano con un aria triste. Sentii Nicole venire verso di me, e mi guardò con aria preoccupata.
«Ehi ... cosa è successo?» domandò con un tono addolcito.
Dio mio, come faccio a dirglielo?
«Non mi crederesti ... non mi crederesti.» sussurrai con gli occhi lucidi. Avevo paura, troppa paura, per me era troppo importante questa situazione.
«Adelfì dimmi cosa è successo.» ribadì lei di nuovo. Basta, non potevo nascondere la verità per molto. Doveva saperlo, infondo era mia sorella e aveva il diritto di sapere la verità.
«Non posso più nasconderti niente.» confessai con tono tremante, lei mi guardò con aria interrogativa.
«Cosa mi stai nascondendo?» domandò Nicole con voce greve, così presi un bel respiro incominciando poi a parlare.
«Hai presente il dottor Klein? Il dermatologo nella quale lavoro? Ecco lui è un dermatologo molto famoso qui in America, perché diciamo che ha pazienti importanti come Elisabeth Taylor e ... Michael Jackson.»
«Quindi lavori per un dermatologo di VIP?» mi interruppe subito.
«Fammi finire.» battei con tono pieno di ansia «Non solo, io ho conosciuto uno di questi Vip che ho citato, ed è ....» presi una pausa, ma poi Nicole mi fece un gesto ad incitare a continuare il discorso «Michael Jackson, io ho conosciuto Michael Jackson. E sono diventata sua amica in questo periodo.» ci fu un momento di silenzio, ma poi, come mi aspettavo, Nicole cacciò una fragorosa risata.
«Oh si! Questa è bella, Sandie che è amica del re del pop! HAHAHAHAHAHAH! Inventate una più credibile Sandie!» esclamò ridendo come una pazza scatenata, ci rimasi male alla sua reazione, ma infondo c'era da aspettarselo. Anche io avrei reagito così, mhm .... diciamo.
«Ti giuro che è vero, vuoi una dimostrazione?» chiesi con tono di sfida, lei smise di ridere.
«Si, dammi una dimostrazione, perché io in questo momento non ti credo.» bottò lei incrociando le braccia.
«Bene, allora guarda qua.» presi le L.A Gear Unstoppable, la linea di scarpe che aveva rilasciato Michael. Me le aveva regalate come regalo di gratitudine e per Pasqua, erano un prototipo. Mancavano due settimane all'uscita ufficiale delle scarpe in edizione limitata. E in più c'era un bigliettino all'interno.
Lo presi e lo lessi ad alta voce:
"Dio ti Benedica ogni giorno, se le persone fossero come te, il mondo sarebbe un posto migliore. Grazie mille.
Michael."
Nicole vedendo quelle scarpe e sentendo il dolce bigliettino spalancò gli occhi incredula,  mentre io ripensai a quel momento.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now