[CAPITOLO 42]

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LAS VEGAS, NEVADA

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LAS VEGAS, NEVADA

31 dicembre 1991

Sandie

Per Natale Ethan e Milly decisero di regalarmi il capodanno a Las Vegas, famosa per essere la capitale del divertimento, dello shopping e del gioco d'azzardo.
Il giorno 29 Dicembre, io Ethan, Thomas e Milly partimmo per Las Vegas, e appena giunti alla città, vedemmo di quanta potenza, luminosità e bellezza regnava in essa.
Era piena di monumenti famosi che richiamavano le rispettive città, la torre Eiffel per Parigi, la statua della libertà per New York, la ruota panoramica per Londra, e così via.
Era qualcosa di magico.
Ero andata a Las Vegas, ma ero troppo piccola per ricordarlo, forse Nicole non era ancora nata.

Andammo ad alloggiare al Caesars Palace Hotel, uno degli hotel più cari della città, dotato di 3.349 stanze divise in 5 torri: Augustus, Centurion, Forum, Palace, e Roman.
L'hotel aveva uno stile che richiama visibilmente l'Impero Romano, tuttavia al suo interno non tutto era dedicato esclusivamente all'Impero Romano, erano presenti diversi ristoranti, alcuni molto famosi come per esempio il Restaurant Guy Savoy, 808, Bradley Ogden, Empress Court, Hyakumi, Mesa Grill.
All'interno dell'edificio era particolarmente famoso il Forum Shops, un insieme di negozi situati in edifici in stile romano che offrivano vari tipi di prodotti ai clienti.
Ovviamente, era immancabile il casino, nella quale nei giorni precedenti eravamo stati in vari casino della città e dell'hotel.
Fu pazzesco.
Non ero mai stata in un casino prima d'ora.
E a dire la verità, fu una bella esperienza.
Andavamo tutte le sere, ma dopo un po' io e Milly ci scocciavamo, così lasciavamo i ragazzi a giocare, mentre io e lei andavamo in discoteca a ballare.
La mattina ci svegliavamo con calma per poi vestirci per andare a fare colazione. C'era di tutto e di più, dolci di ogni tipo, mi veniva l'acquolina in bocca tra la bontà che c'era in quel tavolo lungo pieno di paradiso.
Prendevo sempre i pancake, oppure qualche pezzo di torta al cioccolato, insieme qualche spremuta darancia.
Milly sempre, ed esclusivamente la frutta con caffè.
Mentre Ethan e Thomas caffè e ciambelle, per stare sul classico.
Dopo la colazione in quei giorni andavamo a visitare la città.
Che dire.
Un vero e proprio monumento mondiale.
Pieno di luminosità e meraviglie di ogni tipo.
Andammo l'acquario del Mandalay Bay, aveva una struttura enorme, capace di ospitare migliaia di specie marine, diverse delle quali a rischio estinzione, c'erano gli squali, i piranha, tartarughe, coccodrilli, polpi giganti eccetera. Insomma, un'esperienza da provare assolutamente. Fu bellissimo.
Poi il Freemont Street era una tappa obbligatoria. Lunga questa strada, infatti, che furono sorti i primi casinò, i primi club, e sono stati girati i primi film. Insomma, forzando un po' il concetto, si potrebbe dire che Freemont Street era il "centro storico" della città. E, proprio come avveniva ai centri storici di una certa rilevanza, le autorità cittadine, in sinergia coi privati, avevano provveduto a rinverdirne i fasti.
Freemont Street Experience aveva una copertura a volta costellata da migliaia di led che ogni ora, generalmente dalle sei di sera in poi, si animavano dando vita a uno spettacolo di luci e suoni della durata di sei minuti circa.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now