[CAPITOLO 48]

193 21 71
                                    



MILANO, ITALIA

Oops! Bu görüntü içerik kurallarımıza uymuyor. Yayımlamaya devam etmek için görüntüyü kaldırmayı ya da başka bir görüntü yüklemeyi deneyin.




MILANO, ITALIA

20 Gennaio 1992


Tredicesimo giorno


Sandie

Caro diario,
L'inferno è tornato.
Come mi aspettavo, era solo periodi momentanei.
Ho scoperto che Antonio mi tradiva con una ragazza, me lo ha detto lui chi è.
È una sua collega di lavoro, si chiama Marta, e a quanto dice, lo soddisfa di più in ambito sessuale, e come bellezza è pari alla brillantezza del sole.
Sono andata in tutte le furie, gli ho urlato contro, ho fatto la pazza, gli dicevo "Tu sei malato! Non puoi farmi questo! Non me lo merito! Se non ti sono abbastanza allora perché non mi lasci andare?" Lui si è messo a ridere, mi guardava come se fossi un idiota e mi ha risposto "Tesoro mio, forse ti devo rinchiudere in un centro di cura" insomma, in parole povere mi ha dato della pazza.
L'ho guardato allibita, mentre lui diceva "Mi sto preoccupando seriamente, forse, devo chiamare un dottore" si avvicina verso di me per toccarmi ma io lo respingo dicendogli "Non toccarmi, mi fai schifo." e poi boom, uno schiaffo in piena guancia. Rispetto agli altri schiaffi che mi aveva dato quello era più forte di tutti.
"Chi ti credi di essere? Non sei nessuno per dire determinate cose. E per quanto riguarda, ti sto tradendo con una mia collega di lavoro, si chiama Marta, e credimi. È la donna più bella che io conosca, in confronto a lei tu sei una formica. Pensavi davvero che ti amassi? Io non ti amo neanche un po'. Zero spaccato, anzi, io ti odio Sandie, mi viene da vomitare solo a guardarti. Guardati come ti sei ridotta, come una pezza attorcigliata, ti avverto che tu non farai una bella fine in questa vita"
Brutte queste parole vero?
Ed io le ricordo perfettamente nonostante siano passati sette giorni.
Io risposi "Allora se mi odi, perché non mi lasci andare?" Lui sai cosa ha risposto "Perché l'unica cosa che sai fare nella vita, è scopare da Dio." quella frase fu un colpo al cuore.
Mi sentivo indignata come donna, praticamente con quella frase ha spazzato via ogni mio valore. Non che il sesso non lo sia, però ... è davvero brutto sentirlo da un uomo crudele come Antonio.
Ma non finisce qui caro diario, perché poi, dopo quella frase, sono io a tirargli lo schiaffo, uno schiaffo così forte che si è sentito per tutta Milano.
Peggiorai la situazione di brutto, perché poi mi prese per le spalle facendomi girare, mi trappo la maglia ed io tremavo dalla paura, sentii il rumore della cintura.
E feci due più due.
Voleva darmi una lezione.
"Conta." mi disse ed io stetti zitta, dopo qualche secondo la cintura sfiorò violentemente la mia pelle, gemendo dal dolore.
"Uno" contai gemendo, e lui continuò fino a venti frustate riempiendomi la schiena di sangue e di linee.
Paradossalmente, dopo quella tortura, Antonio mi curò la schiena, mettendomi una pomata, e delle garze.
Ora sto molto meglio, ma ho ancora dei dolori molto forti.
Da sola sto cercando di mettermi creme e pomate, ma quando proprio non ce la faccio ed Antonio è in casa, lui mi da una mano.
Mi ha spezzato la schiena quel giorno.
Come mi ha spezzato il cuore.
E se veramente ho bisogno di un centro di cura?
Se veramente se sono pazza caro diario?
Ormai, sono una donna finita.
Sono una donna che non ha più niente.
Antonio mi ha tolto tutto.
Mi ha tolto orgoglio, dignità, e quella briciola di autostima che avevo.
Come ha potuto farmi questo?
Dopo tutto quello che ho fatto per lui.
Dopo l'amore che gli ho donato.
Ho cercato di fargli credere di nuovo nell'amore.
Ho cercato di farlo sentire amato.
Di non farlo sentire solo.
Di farlo sentire bellissimo.
Di farlo sentire sopratutto fortunato di avere una donna che lo ama profondamente.
Dove ho sbagliato caro diario?
Forse, è stato l'amore a sbagliare.
Sono io che ho sbagliato.
Faccio schifo.
Si, faccio schifo.
Ora tu dirai il contrario, ma si, faccio schifo. Completamente.
O caro diario, quando finirà tutto questo inferno?
Spero presto, perché io sono così stanca di soffrire.
Per quanto riguarda la tesi, ho appena finito di scrivere un capitolo di ben quindici pagine.
Quando tornerò in America sarà tutto più facile continuare questo lavoro che mi consente poi alla laurea, avrò il professore di fianco che mi darà consigli e qualche aiuto.
Ti giuro, non vedo l'ora di tornare in America.
Se sopravviverò.
Io intanto scrivo su questo diario, con la speranza che un giorno, qualcuno possa leggere questi momenti atroci che ho passato con un uomo che credevo mi amasse.
Invece non mi ama.
Mi ha tradito.
Mi picchia.
E questo mi ha aperto gli occhi caro diario.
Perché un uomo che ti picchia, non ti ama.
E questo, l'ho capito in quel giorno.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin