[CAPITOLO 39]

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MILANO, ITALIA

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MILANO, ITALIA

18 dicembre 1991

Sandie

Natale era alle porte, e Milano aveva una ricca atmosfera natalizia, avevano messo decorazioni  natalizie per tutta la città,  per i negozi. Per la piazza di fronte al duomo avevamo messo un pupazzo di neve e una slitta con babbo natale e la renna.
Tutto luminoso.
Era fantastico, io e Annalisa facemmo tante foto quando misero quelle decorazioni.

Rispetto a due mesi fa, mi ripresi, andai avanti con la mia vita.
Ero felice e serena da quando mi misi con Antonio.
Tutto stava andando rose e fiori, Antonio era il mio tipo di uomo. Mi degnava di attenzioni, di baci, abbracci, e tanto sesso.
Praticammo un po' dopo la prima volta, divenne una vera droga per noi, ed ogni volta che ci vedevamo non poteva mancare il momento pieno di passione e lussuria.
Imparai tante cose sul mondo del sesso, non solo che era un mondo stupendo, ma aveva anche i suoi lati negativi.
Come le malattie sessuali, come HIV, AIDS, e una presunta gravidanza improvvisa.
Io e Antonio eravamo persone molto attenti a praticare il sesso, anche se confesso, una volta, presi dalla passione lo facemmo senza le precauzioni, ma per fortuna, mi venne il ciclo due giorni dopo. Perciò, pericolo scampato.

Ero con Annalisa a passeggiare tra le strade di Milano per fare gli ultimi regali di Natale, dovevo farlo ad Ethan e a Milly, poiché ci saremmo organizzati per Capodanno insieme.
Sarei tornata in America il 21 dicembre e tornata a Milano il 6 gennaio.
Così da stare più tempo con la mia famiglia per festeggiare il Natale, e vedere i miei amici per passare i nostri classici momenti divertenti e piacevoli.
«Allora, che regalo vorresti fare ai tuoi amici?» domandò Annalisa passeggiando a braccetto con me.
«Mhm ... non saprei An.» ormai avevo imparato l'italiano, facevo qualche errore, ma lo sapevo parlare. Antonio in quei mesi mi aiutò molto con la lingua.
Avevo un accento sbagliato, ma non mi dispiaceva, l'importante era la comprensione delle parole alla persona cui mi riferivo.
«Insomma, non sai i loro gusti? Che ne so, libri, cose di marca.» disse lei citando qualche esempio.
«Ad Ethan piacciono molto le cose di marca, vorrei vedere se da Versace ha messo i saldi.» lei ridacchiò.
«Tesoro mio, ci sono gli outlet.» affermò con il sorriso.
«E cosa sono?» domandai curiosa.
«Sono dei negozi che hanno tutta roba di marca, con dei prezzi veramente ottimi. Vendono tutto, da Armani fino a Versace. Li potrai trovare qualcosa che piacerà ai tuoi amici.» mi piacque molto l'idea «E poi, ne conosco uno in particolare, sta qua nelle zone, mi conosce da quando sono piccola e mi tratta da Dio con i prezzi, è un mio amico, ma anche di papà, è davvero una bravissima persona. Quindi, ti permetterò di risparmiare tesoro bello. 'Namo va.» disse prendendomi per mano riprendendo a camminare.
«Dai An, seriamente vuoi-»
«Niente questioni Sandie Vrachnos! Non con me, chiaro?» ridemmo come due ragazzine di quattordici anni, Annalisa era una persona fantastica nel vero senso della parola.
Le volevo un bene indescrivibile, in questi mesi trascorsi insieme a lei mi sentii spensierata, e felice. Come lo ero anche in America prima di conoscere Michael.
E mi resi conto, di quanto fosse normale la mia vita prima di conoscere quel ragazzo dal talento divino.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now