[CAPITOLO 19]

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BEVERLY HILLS, LOS ANGELES

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BEVERLY HILLS, LOS ANGELES


31 dicembre 1990


Sandie

Da quando iniziò il periodo natalizio che Los Angeles divenne di una bellezza mozzafiato.
Adoravo il Natale e il suo periodo, lo trovavo così magico.
In realtà sarei dovuta andare in Grecia a passare il Natale, ma alla fine io e mia sorella convincemmo i miei a venire in America.
Non fu facile, ma ci riuscimmo.
Parlando del periodo, adoravo passeggiare tutta incappucciata tra cappello, guanti, sciarpe e giacche invernali lunghe fino alla caviglia per le strade, e i negozi di Los Angeles.
Mi sentivo in un film romantico con lo spirito natalizio.

Niente da dire che sia la vigilia che il Natale, lo passammo con i nostri genitori.
Non fu diciamo così diventerete, e ... rilassante. Anzi, ci fu tanta tensione in casa nostra. Ma Dio mio, Natale era il giorno in cui dimenticavamo ogni momento brutto successo durante l'anno. E invece no, anzi, nostra madre non faceva altro che ricordare tutto quello che era successo. Beh, fu un disastro. A salvare quei due giorni furono lo scarto dei regali.
Mamma e papà regalarono a Nicole una borsa di Armani, la sua marca preferita, e a me invece un vestito brillantinato argentato firmato Versace. Inutile dire che mi commossi, non avevo mai avuto un capo di Versace, e quello fu il mio primo vestito, non tanto per la marca, ma perché lo disegnò proprio Gianni Versace, il mio stilista preferito. Da poco vedevo ogni una sua sfilata, furono meravigliose, tutte quelle modelle passeggiando sulla passerella con il loro portamento così fine era tutto da ammirare. Nonostante il rapporto un po' burrascoso che stava creando in quel periodo, i genitori erano gli unici essere umani a stupire i figli.

Era il giorno di Capodanno, ed io e mia sorella decidemmo di andare in un bar a fare l'ultimo aperitivo dell'anno. La sera saremmo andate a festeggiare con Ethan a Neverland. Michael insistette così tanto a venire che alla fine accettammo.
Lei ordino un mojito, ed io una semplice Coca Cola.
«Dai! Almeno un drink!» sbottò mia sorella.
«Ti ricordo che stasera berremmo champagne a volontà.» l'avvertii.
«E allora? Ah ho capito, ti vuoi conservare per stasera. Non mi dispiacerebbe che ti ubriacassi visto che tu non bevi mai.» ridacchiai.
«Sono astemia, è diverso.» puntualizzai.
«Ma daii! Oggi è capodanno ed è l'ultimo giorno dell'anno! Un drink non fa male.» insisté mia sorella, ma io scossi la testa.
«No, ti ho detto che berrò, ma non in questo momento, lo farò stasera. Promesso.»
«Promesso?» annuii con il sorriso.
«Promesso.» ribadii.
Dio mio, quando insiste su una cosa diventa insopportabile.
«Ma guarda chi si vede!» disse una voce a me conosciuta, mi girai e vidi Ethan e Milly a braccetto.
«Oddio CIAO!» esclamò Nicole eccitata di vedere i nostri amici.
«Ma ciao bellezze. Vedo che state già sbocciando prima della grande festa.»
«Quale festa?» ci guardammo con occhi spaventati, Michael non aveva invitato Milly e sopratutto non la conosceva. Dovevano inventare una scusa al più presto.
«Ehm ... è una festa privata. I nostri genitori hanno organizzato una piccola festa niente di che, durerà poco perché poi Ethan deve tornare a casa per la mezzanotte per festeggiare con i suoi genitori.» mentí Nicole inventando una scusa.
Ma che razza di scusa è!? Dio mio aiutami tu
«Oh capisco, ma se volete dopo la mezzanotte andiamo per le strade di Los Angeles a fare baldoria. Che ne dite?» non potevano venire.
«Poi ti faremo sapere se saremo vivi o morti, sai c'è una persona che beve molto in questo piccolo gruppo.» disse Ethan facendo riferimento a mia sorella.
«Vai a fanculo tesoro.» ridemmo alla sua risposta.
«Eh va bene magari ci vediamo più tardi bellezze. A dopo.» disse Ethan salutandosi.
«A dopo.» ricambiammo io e mia sorella e se ne andarono. Ridacchiai divertita e mi mangiai una pizzetta che era accompagnata con la bevanda di mia sorella.
«Non hai notato?» mi domandò lei.
«Cosa?» domandai bevendo un sorso di Coca.
«Milly, era così attaccata ad Ethan. E se fosse innamorata di lui?» risi a quel pettegolezzo.
«Ma andiamo! Sono solo amici, e poi Ethan è bisessuale.»
«E che cazzo c'entra? Può avere la possibilità di innamorarsi di lei. Anche se fino ad ora è stato solo con uomini, può succedere che potrebbe innamorarsi di una donna.»
«Beh ... questo è vero. Però si, l'ho notato questo, non si stava staccando da lui nemmeno per un minuto.» affermai riflettendo.
Se così fosse, Ethan sarebbe un fidanzato perfetto per Milly, lei è così dolce e paziente, lo stesso Ethan lo era. Sarebbero stata una coppia stupenda con tanto amore. Ma infondo che ne sapevo, era solo una ipotesi.
«Se così fosse-»
«Andiamo Adelfì non concludiamo l'anno con i gossip, lo sai che li odio. Ora adesso godiamoci questo momento insieme. Brindiamo a quest'ultimo giorno dell'anno 1990, e che il 1991 possa essere un anno pieno di sorprese e benessere.» disse alzando il bicchiere.
«Sono d'accordo, al 1991!» facemmo schioccare i bicchieri dicendo un "Brindisi" e bevemmo.
Amavo stare con mia sorella, era la mia metà, il mio cuore, avevo la migliore sorella minore del mondo.
E nel frattempo che mi godevo la mia Coca Cola, pensai alla serata che mi sarebbe aspettata successivamente. Mi aspettavo un capodanno divertente, e pieno di allegria.
Ma non avrei mai pensato di affrontare uno dei capodanni più intensi della mia vita.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now