[Κεφάλαιο 6]

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25 marzo 1992

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25 marzo 1992

BEVERLY HILLS, L.A

Era una semplice sabato di tarda mattinata, e Sandie era andata a fare la spesa per il pranzo al supermercato.
Nicole quel giorno era dalle sue amiche a studiare per un esame importante, in quanto era la fine della sessione, quindi, preferì studiare con le ragazze poiché si concentrava meglio studiare in compagnia piuttosto che da sola.

Sandie mentre stava scegliendo il tipo di pasta da acquistare, pensava costantemente a quella strana e brusca telefonata che aveva avuto con Ethan qualche giorno prima.
Sospirò infastidita, cominciò a sentire la stanchezza e lo stress di tante situazioni messe insieme, Ethan, la laurea, il processo di Diego e Michael, che nel frattempo non si era ancora fatto vivo.
Trattenne una crisi di tensione, non voleva farsi vedere davanti a tante persone il suo stato d'animo.
Così prese un pacco di penne e andò verso la salumeria.

Una volta tornata a casa Sandie posò gli alimenti che aveva comprato dentro ai mobili.
Tranne un pacco di panini, e un sacchetto argentato che conteneva il prosciutto crudo.
Dopo aver posato la roba per bene, Sandie prese un coltello dal cassetto, poi aprì la busta dei panini per tirarne fuori uno.
Così, lo tagliò in mezzo fino ad aprirlo in due, la ragazza si lasciò mangiare qualche pezzo di mollica, il suo punto debole per quanto riguarda i panini, un gesto che faceva fin da piccola.
Aprì il sacchetto del prosciutto crudo e né mangiò una fettina, mise due fette dentro al panino fino a che non sentì il telefono squillare.

A quel punto Sandie prese il telefono appoggiato sul tavolo del living room, e premette il bottone verde per rispondere.
«Pronto?» domandò lei con tono gentile.
«Sandie.» si sbiancò sentendo una voce a lei tanto cara.
Quella di Michael.
«Ah, ciao Michael.» rispose lei con tono freddo.
«So che sei arrabbiata che non ti ho telefonato in questi giorni, ma credimi. Ho avuto molto da fare in questi giorni per poco non riuscivo neanche a respirare. Credimi ti prego.» la sua voce sembrava dire la verità, e piena di dispiacere.
Ma lei sentiva che c'era sotto qualcosa, per esempio, il bacio che si erano dati in biblioteca quella notte. Aveva paura che quel gesto lo aveva allontanato una seconda volta.
«C'entra il bacio vero?» domandò lei schietta.
«Pardon?» domandò lui, lei sbuffò.
«Dimmi la verità, c'entra il bacio non è vero?» lui ridacchiò nervosamente.
«Ma che cazzo dici?» lei spalancò gli occhi.
«Sii serio Michael.» le vene della ragazza stavano bollendo dalla rabbia.
Voleva sapere la verità, voleva sapere se lui fosse sincero, non voleva che lui mentisse. Non da Michael.
«Sono serio, e Sandie, se potessi tornerei indietro solamente per rivivere quel bacio.» lei a quella risposta si calmò lentamente.
«Non mi stai mentendo vero?»
«Secondo te sono una persona che mente? Andiamo Sandie, avrei voluto che quel bacio non fosse mai terminato. Avrei voluto che le nostre labbra non si fossero mai staccate, avrei voluto tenerti ancora tra le mie braccia ancora per un po'. Ecco, questa è la verità, in quel memento avrei voluto averti con me per sempre.» gli occhi di Sandie si lacrimarono formando dei piccoli brillantini, il suo cuore batteva all'impazzata.
Il sentimento e il calore che provava per lui aumentava e aumentava di giorno in giorno, come una corsa di maratona.
«Dio Michael ero così preoccupata. Pensavo che ...» non c'è la fece, la tensione era troppo alta che gli occhi lasciarono cadere le lacrime.
«Non ti ho smesso di pensare nemmeno per un secondo stellina.» sorrise «Allor, pensavi che?» domandò lui facendole continuare la domanda.
«Che quel bacio dell'altra volta ti avrebbe allontanato da me di nuovo.» mormorò con tono piccolo e innocente, asciugando le lacrime.
«Oh, quel bacio.» fece una pausa «Il bacio più bello della mia vita.» lei sorrise con le guance rosse «Sandie, ti ho telefonato principalmente per dirti una cosa importante.» comunicò il cantante con tono serio.
«Oh, dimmi Michael.» disse lei andando verso la cucina componendo il panino, mantenendo il telefono poggiando sull'orecchio e con la spalla alzata.
«Elisabeth, stasera mi ha invitato a casa sua a cena, e ho pensato di invitarti. Lei non lo sa, ma le farebbe molto piacere di vederti dopo tanto mesi. E poi, come tu hai notato, ha un debole per te.» sorrise alla richiesta del ragazzo.
«Accetto ben volentieri il tuo invito, e poi non vedo Liz da un sacco di tempo.» il cantante sorrise contento dall'altro capo del telefono.
«Sono così contento che verrai, e Elisabeth sarà molto felice di questa sorpresa, allora ti passo a prendere alle otto. Va bene?»
«Va bene bimbo.» affermò lei mangiando un morso del panino.
«Sandie.» la chiamò.
«Si?»
«Nulla, ti voglio tanto bene, non vedo l'ora di vederti.»
«Anch'io Michael.» attaccarono entrambi la chiamata. Sandie continuò a mangiare il suo panino, felice e contenta di intraprendere una serata con Michael e Elisabeth, un'amica che non vedeva da tanto tempo.
Ma c'era Michael, nel suo ufficio, con le mani che coprivano il viso completamente triste.
Sospirò con aria affranta, come se fosse stato sconfitto da qualcosa.
«Anche questa volta non sono riuscito a dirglielo.»



𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now