[Κεφάλαιο 16]

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BEVERLY HILLS L

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BEVERLY HILLS L.A

17 Aprile 1992



Michael non era a Neverland, ma nella sua casa a Beverly Hills, proprio nella zona dove abitava Sandie.
Egli stava sistemando la cravatta, spruzzò ben quattro volte il suo profumo preferito per tutto il collo e anche sul torace, mettendo poi il suo iconico cappello di fedora.
Era pronto per uscire, poiché aveva del lavoro da fare nei dintorni.
Andò poi in camera per vedere se Sandie stava dormendo, ed era lì, nel letto, che dormiva come un angelo. Si sedette sul letto per guardare il volto riposato e affondato sul morbido cuscino bianco latte della sua stellina.

Rimase incollato, a guardare la sua amata Sandie dormire seneramente, poi vide che una grossa ciocca di capelli si mosse coprendo mezzo volto della tenera fanciulla.
Sorrise, e con delicatezza, attento a non farla svegliare, la spostò. Ma Sandie appena sentì il contatto di Michael si svegliò.
Si stiracchiò aprendo gli occhi, mettendo a fuoco la vista.
«Mhmm ....» mugugnò stropicciando gli occhi «Buongiorno amore.» disse la ragazza con tono assonato.
«Perdonami, non ti volevo svegliare.» mormorò il moro con tono dispiaciuto, ma lei aprì le braccia in segno di venire da lei.
Lui l'abbraccio dandole un tenero bacio mattiniero, poggiando la mano sulla sua guancia.
«Mhm, prima o poi dovevo svegliarmi.» disse tra i baci, sentì che era profumato, vestito, così penso che doveva uscire.
«Dove vai amore?» domandò lei scendendo sul collo, lui sospirò di piacere.
«D-Devo incontrarmi con un regista di un videoclip che sto girando.»
«Interessante.» sussurrò, le labbra di Sandie si direzionarono verso la mandibola, baciandola e andando poi verso il lobo dell'orecchio mordendolo, gli sfuggì uno gemito «E di che canzone si tratta?» domandò lei con tono provocante, mentre la sua mano scendeva dentro ai suoi pantaloni.
«I-In the closet.» lei si fermò subito, cambiando totalmente espressione.
Divenne seria e glaciale.
«Ah.» disse sistemandosi con il lenzuolo bianco «E ... ci sarà anche Naomi Campbell?» domandò con curiosità accompagnato con un tono freddo.
«Nel videoclip intendi?» annuì «Beh, si.» i suoi nervi si gonfiarono per la gelosia, lei si stese di nuovo sul letto girando la testa di lato «Ehi, gelosona.» le diede delle piccole pacche sulle spalle, ma Sandie non dava segni, non rispondeva.
«Sandie.» la chiamò «È solo un videoclip.» raccomandò, ma i suoi tormenti e insicurezze tornarono nella sua mente.

Naomi è una dea, è la musa di Versace, lo bacia con gli occhi.
Chissà se sono veramente quella giusta per lui, e se sono in grado di renderlo felice.

Sandie si rese conto di essere troppo gelosia, avrebbe voluto essere più sciolta. Ma sembra che da quando le capitò l'esperienza con Diego, il sequestro e il suo tradimento, non volle in alcun modo che capitasse di nuovo la voglia avere di nuovo lo stesso dolore e la stessa delusione. Non da Michael, perché sapeva che non avrebbe retto.
«Amore.» la fece girare dalla sua parte per guardarla «Non devi essere gelosa.» ella abbassò lo sguardo.
«I-Io ... io non sono così.» affermò poi la ragazza con tono triste.
«Così come?» domandò lui.
«Apprensiva, io non sono così. È solo che io.» si bloccò con un nodo alla gola, la sua espressione si fece ancora più triste.
«È solo che?» la incitò il moro per continuare a parlare.
«Non voglio perderti.» disse con la tristezza annodata nella sua voce, sorprendendolo con un abbraccio, egli la consolò. Stringendola tra le sue braccia, coccolandola con amore.
Capiva il suo stato d'animo, il terrore di perdere la persona che ami di più al mondo, la delusione su quella persona e quindi rimarginare di nuovo quella ferita, quel dolore che era stato marchiato nel cuore.
Quell'uomo era stato capace di distruggere un anima così dolce e pura come quella Sandie, di farla diventare ancora più insicura. Capí, e comprese ancora di più che Sandie aveva ancora bisogno di lui.
«Non potrai mai perdermi.» lei lo strinse ancora.
«M-Michael.» lo chiamò per scambiare i loro bellissimi scambi di sguardi, egli negli occhi di Sandie vide paura, e tristezza.
La paura per lui, per loro due e per lei «Non posso stare senza di te. Non posso Michael, non posso ti prego.»
«Siamo in due.» lei lo guardò perplessa «Perché neanche io posso stare senza di te, senza colei che mi genera una felicità e un senso d'amore mai provato nella mia vita.
Non posso stare senza colei che mi ha migliorato la vita, e che mi da la forza di andare avanti contro le mie peripezie.
Direi che entrambi non possiamo stare nessuno senza l'altro per riassumere il concetto. E poi Sandie. Io amo solo te. Solo ed esclusivamente te, il mio cuore appartiene a te, è tra le tue dolci mani. Nessuno te lo toglierà, nessuno. Nemmeno se sarà la donna più bella del mondo, perché per me tu lo sei, ho gli occhi solo per te, tu hai tutto Sandie. E mi accontento così, io sono un tipo che ama le cose semplici, genuine. Come te. Ti ho amata sin dal principio, e continuerò a farlo.
Non essere insicura di te stessa, perché tu sei una delle donne più determinate e forti che abbia mai conosciuto. Con delle qualità eccezionali, e non perché sei tu, e perché sei la mia ragazza. Ma perché guardò la realtà. Tu sei così Sandie. Hai delle qualità che tutte le donne dovrebbero avere, e se le avessero, il mondo sarebbe un posto migliore.» i due si baciarono con amore, tenendosi sempre a stretto tra di loro, i loro corpi erano uniti, divennero di nuovo come una curva in stile artistico del periodo art nouveau, quelle curve di cui richiamavano la natura.
«A volte ... penso di non essere abbastanza per te.» confessò la ragazza, lui scosse la testa.
«Non dire mai una cosa come questa, tu sei molto di più di quello che pensi.»
«Ma io-»
«Basta con questa insicurezza, è il momento di farti capire chi è Sandie Vrachnos.» la fece alzare dal letto portandola nel bagno dove c'era un grande ed enorme specchio, la mise davanti ad esso, e lui era dietro di lei «Cosa vedi?» domandò il cantante con tono serio, lei si guardò e non rispose «Sandie.» la chiamò «Cosa vedi?»
«Vedo ... vedo me riflessa sullo specchio. Una me che mai mi aspettavo di conoscere, una me molto insicura, n-non bella e che non vale niente.» spiegò con tristezza.
«Sbagliato!» esclamò Michael schioccando le dita «Ed è proprio qui che ti sbagli, sul fatto di non valere. Perché vedi, se tu non valessi niente io non starei con te. Non sono stupido Sandie, anche se la gente mi descrive come uno stupido ritardato, io non lo sono davvero. Io in te vedo molti valori. E una bellezza unica, perciò, ora, guardati bene allo specchio. Dì che sei bella, e dì che tu vali.»
«Michael non c'è la faccio.»
«Dillo Sandie,» le circondò il ventre con le braccia «Ti prego, fallo per me, e per te sopratttuto. Non voglio più vederti così.» voleva in qualche modo farla uscire dal quel guscio che le aveva creato quell'uomo senza cuore e sentimenti durante il sequestro. Doveva riuscirci, era quella la sua missione. Ridare a Sandie la sicurezza che le era stata tolta ingiustamente. Non sarebbe stato un lavoro facile, ma per lei avrebbe dato anche la vita pur di vederla felice.
«I-io, i-io sono.» cominciò a parlare la ragazza «Io- io, io sono bella.»
«Brava Sandie, continua, dì che sei bella e che vali.» incitò ancora il ragazzo.
Lei sospirò e riprese.
«I-io sono bella e-e ... e- e valgo. Valgo molto.» sorrise soddisfatto.
«Brava amore. Ancora. Dillo fino a quando non ti sarai convinta.» allora lei continuò.
«Io sono bella, e valgo molto. Io sono bella e valgo molto. Io sono bella, e valgo molto. Io sono bella e valgo molto. Io sono bella e valgo molto.» poi si bloccò, e Michael la fece girare per abbracciarla di nuovo.
«Va bene così Sandie, è già un primo passo. Brava amore mio, bravissima.» lei, tra le braccia del suo amato si lasciò sfuggire una lacrima.
«Ti chiedo scusa se sono una scocciatura.»
«Non lo sei per niente, io farei di tutto pur di vederti sempre con il sorriso. E più sicura di te stessa. Perché solo con la sicurezza si possono raggiungere vari obiettivi nella vita ricordalo.» annuì «Promettimi che farai questo esercizio tutti i giorni. Guardati allo specchio, dicendo le parole che ti ho detto. E se ti viene in mente altro, meglio ancora. Promettimelo Sandie.» ella fece un piccolo sorriso.
«Te lo prometto.» lui le diede un bacio sulla fronte «Ti amo.» disse poi.
«Mai quando ti amo io.» rispose.
«Impossibile.» bottò la ragazza giocherellando con un riccciolino, riprendendo a baciarsi.
«Tornerò a casa verso l'ora di pranzo.»
«Io devo tornare da Nicole oggi Michael.» mormorò con tono dispiaciuto.
«Avremo altre occasioni per stare insieme, tranquilla.» disse massaggiandole i fianchi andando fino al sedere «Non sai quanto ti voglio.» sussurrò con tono provocante.
«Anch'io.» disse la ragazza mordendo senza farlo male il labbro inferiore del moro.
Sorrise maliziosamente.
«Dopo, quando tornerò.» la avvertì, ma la mora si lamentò facendo dei versi «Sshh, dopo amore, dopo.» disse toccandole i seni coperti dalla maglia. Lei gemette.
«Amo quando mi tocchi.» mormorò «È così piacevole, ho sempre sognato che tu-» si interruppe, lui interruppe, entrambi si interruppero.
Egli si morse il labbro, pensando a quello che aveva sognato la sua amata.
Le sue dita percorsero il collo.
«Che cosa hai sognato su di me?» lei sospirò di piacere «Dimmelo Sandie.» obiettò. Le sue guance si colorirono di rosso. Fino a poi a parlare.
«Che mi toccavi, che facevamo l'amore, che ci baciavamo, che divertivamo.» confessò Sandie con un lieve tono di imbarazzo.
«Che combinazione, anche io ho sognato le stesse cose su di te amore mio.»
«Ah si?» domandò sorpresa, annuì.
«Si, e credimi. Faccio ancora fatica che questi sogni si sono realizzati. E che li stiamo praticando.» si baciarono a stampo, e Michael guardò l'orologio.
«È tardi Sandie, devo andare.» disse andando verso l'ingresso della villa.
«Michael!» lo chiamò dalla riva delle scale.
«Si?» si girò verso di lei.
«Ti amo.» lui mandò un bacio all'aria.
«Io di più mia amata stellina.»

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now