[CAPITOLO 40]

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[E ti vorrei amare ma sbaglio sempre
E mi vengono i brividi, brividi, brividi.]
-Mahmood & Blanco

BEVERLY HILLS, LOS ANGELES

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BEVERLY HILLS, LOS ANGELES

25 dicemenbre 1991



Narratore esterno

Il giorno di Natale si aprì con il sole abbaiante che attraversava le finestre, Sandie stava dormendo beatamente, nel suo letto, con la testa affondata nel cuscino.
Lei, stava dormendo con il dolore sull'occhio sinistro.
Aveva un grosso livido intorno, procurato da una sola persona.
Antonio.
Egli pian pian, stava mostrando alla piccola Sandie la sua vera natura.
Una natura buia e malvagia.
Il giorno prima della partenza della ragazza, Antonio bussò al citofono del suo appartamento. Pregandole di scendere.
Ella, ingenuamente, scese e lo trovò davanti a se con un mazzo di rose in mano.
In quel momento Sandie capì che lui si pentì del brutto gesto fatto nei giorni precedenti, e fecero pace.

L'uomo la portò a mangiare fuori, e andarono a casa di quest'ultimo, dove lui voleva consumare un ennesimo rapporto sessuale.
Sandie era stanca di farlo in continuazione, e nel mentre stavano andando oltre, la ragazza lo fermò. Dicendo, che non aveva voglia.
L'uomo andò su tutte le furie, con la scusa che non la vedeva da vari giorni e che voleva sentirti amato.
Ma Sandie non si fece abbattere.
Nonostante ebbe un po' di paura, lo affrontò, con testa alta e decisa.
«Non possiamo fare sesso ogni volta che ci vediamo, ci sono altre cose da fare oltre a scopare. Non trovi?» rispose lei con tono calmo, ma la sua espressione diceva il contrario.
Quell'instante in lui, cresceva una rabbia incontrollabile.
Andò fuori controllo con la ragione.
Ma non lo fece vedere davanti a lei.
Altrimenti sarebbe scappata.
«Sandie.» la chiamò.
«Si?» domandò lei con tono dolce e calmo, ma ricevette come risposta, uno schiaffo.
Un altro.
La guancia della ragazza divenne subito rossa e pulsante.
Si mise la mano sulla guancia colpita, e guardò l'uomo con occhi spalancati.
«Avevi detto che non lo avresti fatto mai più.» mormorò lei affannata.
Ma a quel punto, l'uomo la prese tra le braccia, stringendola forte a se.
«A-Antonio ...» mormorò lei spaventata.
«Sta zitta.» ordinò.
«Mi abbracci dopo avermi dato uno schiaffo, non sei normale.» dopo quella risposta, Antonio le diede un altro schiaffo facendo gemere dal dolore la ragazza.
«Ti ho detto che non devi parlarmi in quel tono!» esclamò furioso.
«E tu non hai diritto di trattarmi così! Sono una donna, ed esigo rispetto! Menomale che domani parto e torno dalla mia famiglia!» a quel punto la rabbia dell'uomo si moltiplicò a dismisura.
La prese e la fece cadere a terra, la ragazza dalla paura provò a fuggire, ma Antonio la bloccò in tempo.
«Tu non vai da nessuna parte brutta puttana.» quando udì quella parola, in Sandie sentì un forte senso di tristezza e amarezza.
Cominciò a picchiarla in modo feroce, dandole un pugno in piena faccia, formando così quel livido sull'occhio destro.
I graffi sopra alle sopracciglia, la stava massacrando.
«Antonio! Ti prego! Smettila!» esclamò.
«Non smetterò finché non mi dirai che non parti più!» disse prendendole il viso dando poi l'ennesimo schiaffo.
«Basta!» bottò lei cercando di liberarsi, ma invano.
Antonio era un uomo molto robusto e forte da poterlo scansare.
Non voglio morire.
Non voglio.
Erano queste le parole che pensava mentre stava vivendo quel momento.
Pensò che se non fosse fuggita, e lasciarlo andare. Sarebbe morta.
Sia psicologicamente che fisicamente.
Doveva andare via.
E subito.
Fino a che Antonio, non prese dalla tasca un preservativo.
Sandie, capì tutto.
«No ... no ti prego, ti scongiuro.» supplicò con voce Piccola mentre i graffi prendevano sangue.
«Per me, il no non esiste, figuriamoci detto da te. Non vale un cazzo! Proprio come te!» le sfilò i pantaloni insieme agli slip della ragazza.
«No! NON FARLO! ANTONIO TI PREGO! TI PREGO!» ma successe.
La violentò.
Fu rude e violento.
La fece male mentre consumava quel maledetto rapporto sessuale.
Lei urlava.
E lui godeva.
Un immagina così brutta e oscura.
Da far venire i brividi.
Sandie si sentì indignata, sporca, e piccola.
Indifesa da quel sopruso, Sandie non fece nulla, si fece violentare.
Con le lacrime agli occhi.
Li chiuse.
Mentre le lacrime scendevano verso il suo viso.
Antonio, la guardò.
E si fermò, guardando la ragazza di come stava vivendo quell'azione con tanta dignità.
Si rese conto, di star facendo un grande errore.
Uscì piano piano, a quel punto Sandie, diede un forte calcio in mezzo alle gambe.
Si rimise tutto e scappò via.
Scappò con il dolore.
Con l'occhio nero.
Con i graffi.
Quell'uomo divenne un pericolo per lei, e per la sua salute.
E proprio grazie a quel momento che realizzò di doverlo lasciare.
A malincuore, doveva pur farlo.
Perché in fondo al suo cuore.
Lo amava.

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