𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]

[Κεφάλαιο 37]

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5 febbraio 1993

«Mr Jackson, la neve.» affermò Kimberly con aria incantata vedendo la neve attraverso le finestre.
Il mese di Gennaio e Febbraio, erano i mesi veri e propri dell'inverno americano. Con tanto di neve e piccole nevicate, come se fossero provenienti dai film di Natale con alla base una storia d'amore.
«Che meraviglia.» affermò Michael, sorridendo tra sé e sé sognando ad occhi aperti.

Kimberly lo guardò storto, come se fosse la persona più strana del mondo.
Non stimava per niente il suo capo, era a lavorare da lui solo per guadagnare i soldi. La paga era buona, e non ci fosse stata questa ottimissima paga. Kimberly non avrebbe mai accettato il lavoro.

Al contrario di Kimberly irascibile e crudele, Iris era una ragazza gentile e dolce. Molto affettuosa con il prossimo. In quei tempi che era a lavorare da Mr Jackson, si rese conto di provare dei forti sentimenti verso il suo capo.
A volte lo guardava con uno sguardo perso, con quella piccola speranza che Mr Jackson ricambiasse i sentimenti.
"È fidanzato, e tu non sei alla sua altezza" le ricordava spesso Kimberly, in lei si creò una bolla di insicurezza, soffriva molto a causa della sua stessa persona.
E se fosse stata una celebrità? Oppure proprio come Sandie Vrachnos? Le cose sarebbero cambiate? Probabilmente no.

Michael uscì imbottito di sciarpa, cappellino, guanti caldi, con un giubbino color rosso accesso che sembra avesse indossato il piumone del suo letto.
Aveva voglia di giocare con la neve.
Così prese un po' di neve tra le mani e iniziò a formare una palla, poco dopo ne prese una manciata di neve per creare una grande palla.
Quella piccola unì insieme alla grande, creando un piccolo pupazzo di neve.
Nonostante Natale fosse già passato, adorava fare quella decorazione iconica con la neve.

Vide poi un piccolo e sottile bastone, lo afferrò cominciando a scrivere sulla neve.
Scrisse in un carattere elegante Starlet, e accanto & Peter Pan , con un cuore affianco.
«Starlet & Peter Pan.» lèsse ad alta voce.

La sua voce era dolce e piena d'amore, guardò la scritta bianca e pensò a Sandie, a quando fosse candida, una persona intesa d'amore.
Sospirò, le era mancata la sua stellina.

Michael dopo un mezz'ora, tornò dentro e vide Iris seduta sul divano a fissare un punto fisso.
«Iris.» disse togliendo il cappello.
Iris si sbiancò, si alzò da divano e si girò verso di lui.
«M-mi dispiace, io stavo facendo solamente un piccolo break, vi prego non pensate male.» lui accenno un sorriso.
«Un break ci vuole, ti va di andare un po' fuori?» la cameriera sorrise a trentadue denti prima di mettere un cappotto e sciarpa.

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«Guarda che meraviglia, ho sempre amato la neve.» parlò il ragazzo con occhi sognanti, si chinò per prendere un pezzo di neve e giocarci.
Iris lo guardò con il cuore a mille, stava passeggiando con il ragazzo di cui era tanto innamorata, la cosa la eccitava parecchio.
«Sai, quando ero piccolo e c'era la neve io e i miei fratelli facevamo le battaglie a palle di neve. Eravamo molto forti a giocare.» ridacchiò tra sé e sé «Dio, che ricordi.» mormorò «Sono uno dei piccoli ricordi che ho della mia infanzia. Almeno ci sono quelli belli, anche quando mio padre tornava da lavoro con una scatola piena di ciambelle, lì potevo sentire un minimo di affetto nei nostri riguardi e anche di me. Poi il denaro lo ha accecato.» Iris lo guardò poi con aria triste, aveva gli occhi lucidi, sapeva cosa avesse passato nella sua infanzia. E d'istinto lo abbracciò.
«Iris.» la chiamò Michael sorpreso.
A quel punto la ragazza scoppiò a piangere, Michael intuì che probabilmente l'aveva fatta intristire, si sentì in colpa, e non poté fare a meno che abbracciare la ragazza.