Una vita per distruggerti //cole sprouse

What about us[5]

Metto sul tavolo la tazza piena di caffè proprio nel momento in cui si apre la porta della camera di mio fratello.
Appena entra e come prendere un colpo da quanto è cambiato in questi tre anni: è più alto, più magro e con i soliti capelli biondi messi perfettamente.
-E quindi sei tornato-commenta alzando le sopracciglia e guardandomi da testa a piedi. Potrei dire che sembra schifato.

Alzo le spalle e mi stringo nelle spalle:-Sì, sono tornato.
Sbuffa e si siede proprio al posto dove ho messo la tazza fumante, la guarda per qualche secondo per poi alzarsi e portare con se l'oggetto caldo. Si avvicina al lavandino e senza aspettare altro verso il contenuto dentro e apre l'acqua, appoggia la tazza e mi guarda con occhi freddi.
-Pensavi che l'avrei bevuta sul serio?-mi domanda mentre mi si avvicina.
-Che c'era di male?
-Di male c'è che l'hai fatta tu-mi risponde prendendo la mia maglietta e racchiudendola in un suo pugno-Pensi che berrò mai, di mia spontanea volontà, una cosa fatta da un drogato? Chissà cosa potrebbe contenere.

Richiudo la bocca e abbasso lo sguardo. È cambiato anche caratterialmente: adesso mi odia del tutto, prima non si sarebbe permesso di toccarmi.
Mi scuote per richiamare la mia attenzione su di lui:-Devi andartene, io e mia madre non ti vogliamo.
Metto una mano sul suo pugno e una scossa mi riscuote, come anche per lui. Noi siamo fratelli gemelli e lo saremo per sempre.
-Voglio riconquistarvi, dammi questa possibilità-dico abbassando le mani sui miei fianchi-Sono diverso da quello che ero prima, dammi l'opportunità di dimostrartelo.
Mi guarda con occhi di puro odio.
Scuote la testa e si allontana velocemente da me.
-Felix-lo richiamo prima che esca dalla stanza-Datti la possibilità di riavere tuo fratello. Perché è questo che sono...
Non si ferma e continua per la sua strada, lasciandomi lì, ma tanto so che mi ha ascoltato. Felix non è una cattiva persona, anzi è la persona più buona del pianeta, quindi, quando se la sentirà, mi darà l'opportunità di riconquistarlo.

Mi risiedo al mio posto e prendo la mia tazza nelle mani e ci soffio sopra. Oggi sarà il mio primo giorno di scuola, dovrò affrontare tutti quegli sguardi che non sanno farsi gli affari propri.
Abbasso la tazza e torno a guardare il libro che sto leggendo in questo periodo che è anche l'ultimo regalo che ho ricevuto da Tamara.