want you back[3]🐙

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Mi siedo al suo fianco e mi metto ad osservare davanti a noi: il giardino della nostra scuola, mentre ancora dei fiocchi di neve cadono. Dovrebbe avvicinarsi l'estate, ma qui non sembra che il tempo lo abbia capito.
Ormai dalla uscita a quattro sono passati tre giorni e le cose, contrariamente a quanto avevo sperato, sono solo peggiorate per una persona in particolare e adesso sono qui per aiutarlo.
Kevin, il suo migliore amico, mi ha confidato che non l'aveva mai visto così giù di morale e nemmeno io avevo mai notato in questa situazione. Liam è il solito ragazzo che vedi con il sorriso raggiante ed è pronto sempre a fare sorridere l'altra persona, indipendentemente da chi sia. Lui è il ragazzo d'oro, che non ti giudica per il tuo passato, ma ti accetta.
Vederlo di questo umore, anche se cerca di nasconderlo, sta facendo preoccupare tutti.

-Hey-richiamo la sua attenzione, perché sembra che non mi abbia notato.
-Sto bene-parla, senza nemmeno guardarmi in faccia-Ho solo bisogno di aria fresca, va' pure dagli altri, vi raggiungo tra qualche minuto.

-Sto bene-parla, senza nemmeno guardarmi in faccia-Ho solo bisogno di aria fresca, va' pure dagli altri, vi raggiungo tra qualche minuto

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-Credi di risolvere qualcosa chiudendoti in te stesso?-domando.
Kevin, è il suo migliore amico, e non è riuscito a tirarlo su di morale, ma ha capito che tutto si riconduce a Ginevra. Alla fine, ho rinunciato a fare la pausa pranzo e l'ho raggiunto. Certo non sono uno dei suoi amici, che lo conoscono da più tempo, ma ciò nonostante voglio aiutarlo come meglio posso, come lui ha fatto per me nel momento del bisogno. Se posso aiutarlo, anche di poco, lo farò ben volentieri.
-Io sto bene-ripete con più durezza.
-Liam, guardami negli occhi quando parli.
Anche io ci sono passato. Anche io sono stato rifiutato e anche io so cosa si prova in questo momento. Certo, ognuno ha il suo carattere e ognuno reagisce in modo diverso: io ho fatto di tutto per non pensare a Linda e Martina mi ha aiutato standomi accanto. So quanto è importante avere un amico in quel momento e io voglio essere quell'amico per Liam, se me lo permetterà.
Gira la testa nella mia direzione e punta i suoi occhi di un azzurro incredibile nella mia direzione.

Gira la testa nella mia direzione e punta i suoi occhi di un azzurro incredibile nella mia direzione

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-Come stai, Liam?-gli chiedo, con più dolcezza.
Sbatte più volte gli occhi per poi abbassarli:-Sto bene...
-A me non sembra-gli rivelo, mentre continua a non guardami.
Liam ascolta sempre le altre persone quando ne hanno bisogno e incredibilmente riesce a farle sempre sorridere: è un talento più unico che raro.
-Non gli piaccio-sussurra, ma lo sento benissimo-Vuole che rimaniamo amici.
-Ha detto proprio queste parole?-domando, per sicurezza-Che rimarrete sempre e solo amici?
Scuote lentamente la testa:-Ha detto che in questo momento ha bisogno di un amico.
Immagino lui e Ginevra, immagino l'imbarazzo di quella ragazza di solo quindi anni e che, per di più, non ha mai avuto un fidanzato.
-Non è una fine, allora-parlo facendo puntare i suoi due occhi azzurri nei miei, ha gli occhi lucidi-Sai, Ginevra non ha mai avuto amici, tanto meno un fidanzato e per lei, tutto questo, è nuovo-lo informo allargando le braccia-Non ti ha detto che non vuole avere un fidanzato, ti ha detto che in questo momento vuole solo una persona che le resti affianco nel bene e nel male. Ha bisogno di un vero amico e chissà che un giorno quell'amicizia possa diventare qualcosa in più.
Dagli occhi di Liam scompaiono le lacrime e un mezzo sorriso si fa spazio sul suo viso.
-Sono stato un vero stupido a non capirla-parla portandosi una mano nei capelli e tornando a sorridere, finalmente.
-Non è troppo tardi-lo incoraggio sorridendogli.
Annuisce e si alza dalla panchina:-Vado.
Mi guarda per qualche secondo per poi ritrovarmi in un suo abbraccio totalmente inaspettato, che però ricambio molto volentieri.
-Grazie-sussurra, per poi allontanarsi da me ed entrare a scuola.

Mi alzo dal mio posto e punto la mia attenzione verso il cielo da dove scendono gli ultimi fiocchi. Sono felice di aver trovato le parole giuste per aiutare il mio amico.
Entro a scuola e mi dirigo verso la mensa. Appena entro inquadro Ginevra intenta a parlare con Liam su un tavolo a parte. Sono una bella coppia devono solo provarsi a capire.
Vado al tavolo dove si trovano Andrew e Allison, che sono tornati nuovamente amici, e altre ragazze che non conosco, e mi siedo con loro. Oggi Martin sta male e, per questo, è a casa. Thomas e Chiara stanno ripassando per una verifica imminente; Kevin è in classe sua per studiare per l'interrogazione che ha scoperto di avere solo un'ora fa.
-Finalmente, pensavo non arrivassi più-mi elogia il mio amico, mentre mi passa il suo vassoio dove si trovano le ultime cose da mangiare-Ho scoperte cose che non sapevo nemmeno esistessero.
Non lo invidio per niente, povero Andrew è circondato da ragazze che non fanno a meno di parlare delle nuove mode o gossip.

Alzo la testa e vedo avvicinarsi al tavolo in cui sono seduto mio fratello, con il suo migliore amico e un altro ragazzo che dovrebbe far parte del suo solito gruppo, ma non lo conosco.
-Peter, devo parlarti-dichiara mio fratello appena ci raggiunge e mi guarda con insistenza.
Mi alzo dal mio posto e insieme a mio fratello ci allontaniamo da tutti. Quest'ultimo mi racconta che nostro padre ha scoperto chi, nella sua agenzia, fa parte della mafia e ha provveduto a rimuoverli anche se ha dovuto perderci molto.
-Ma c'è la farà-parla-Con i soldi lo aiuterà sua moglie.
-Quindi è tutto finito?-domando speranzoso-Posso tornare a casa?
-Devi aver pazienza ancora un po', devono rinchiudere quella pazza e tu sarai un tassello fondamentale per questo perché dovrai trovare le prove.
-Come?
Felix, a quel punto estrae dalla sua felpa un registratore. Alza le sopracciglia e io capisco, anche senza che me lo dica, cosa devo fare. Prendo nelle mie mani l'oggetto: dovrò far confessare a Rachele tutto ciò che mi ha fatto.
-E poi, tutto finirà-sospiro e non posso fare a meno di sorridere lievemente.
-E dopo potrai tornare a casa.

Gli sorrido e poi, insieme, torniamo al tavolo dove noto che quel ragazzo di cui non so il nome ha preso il mio posto in mezzo a Allison e Andrew. E adesso chi è questo?
Appena mi vede si alza, continuando a sorridere alla ragazza bionda.
-Ci vediamo in giro, Allison Thord-la saluta sfoderando un bel sorriso.
Guardo Allison che accenna a un sorriso per poi abbassare gli occhi. Non ci credo, Allison è, per la prima volta, in imbarazzo ...

 Non ci credo, Allison è, per la prima volta, in imbarazzo

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Una vita per distruggerti //cole sprouseWhere stories live. Discover now