Take over[2]🐯

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20 aprile.

È ora, tra qualche secondo raggiungerò il campo e questa volta anche io ci sarò. Anche io giocherò e mi farò valere contro la stessa squadra che l'altra volta ci ha sconfitti per pochi punti.
Questa volta siamo più carichi e, questa volta, non vogliamo per nessuna ragione al mondo perdere.
In questa partita sarò contro la squadra di Shawn e mi chiedo se lui ci sarà; se ci sarà gli farò vedere contro chi si è messo e chi potrebbe avere per nemico se continua a intrufolarsi nella mia vita. Questa sera, vincerò.

Sto per entrare nel campo da calcio, ma vengo spinto e vado a sbattere contro la parete.
-Ma che problemi hai?-sbotto rivolto alla persona che mi ha spinto.
Alzo la testa e riconosco quello che doveva essere il fidanzato di Shawn, se non sbaglio si chiama con un nome che si avvicina molto al nome caramello. Cammello?
Giuro, non mi ricordo, odio la mia memoria a breve termine, mi fa sempre fare brutte figure nei momenti sbagliati.
Il ragazzo delle mia stessa stazza si avventa contro di me, alzando un pugno e mirando al mio viso, ma io riesco a sfilarmi al momento giusto dalla sua traiettoria e il suo pugno va' a finire contro il muro. Questo non avrà fatto molto bene, eppure non ci mette molto a girarsi e con l'altra mano cercare di colpirmi, ma ancora una volta riesco a schivarlo.

Quando posso lo spingo a mia volta e finisce nello stesso punto dove ero finito io.
-Non so cosa vuoi da me...
-Mi hai rubato il ragazzo-sputa e, di nuovo, cerca di colpirmi del tutto inutilmente, perché mi levo in tempo e lui finisce contro l'altro muro.
-Senti, Carlo, è stato lui a baciarmi, a me Shawn non piace, sono etero, amo Chiara-lo informo, mentre i miei compagni di squadra ci raggiungono e si fermano a osservare la scena.
-Che succede?-interviene Martin.
-Non ti credo-urla il ragazzo-Hai baciato il mio ragazzo!
Oddio.
Mi giro verso Martin che per un breve secondo resta serio per poi scoppiare a ridere e aggrapparsi alle spalle di Liam che, a sua volta, è scoppiato a ridere. Tutti stanno ridendo e anche a me vien da ridere, ma per l'imbarazzo.
-Ragazzo-dice Martin, mentre si asciuga le lacrime che gli sono spuntate agli angoli degli occhi-Ti posso assicurare che a Peter piace molto la sua ragazza.
Martin ci passa accanto e continua a scuotere la testa, poco dopo anche gli altri fanno lo stesso, ma senza prima lasciare un commento sulla mia storia d'amore con Chiara.
Quando ormai sono tutti in campo e rimango solo con un Cristian confuso e abbastanza deluso, appoggiato al muro a testa bassa. Immagino non sia bello credere in un amore, vero solo da una parte.
-Mi dispiace-dico riavvicinandomi a lui-Comunque sia, questo ti fa capire che meriti di meglio.
Scuote la testa e sospira:-Lui era il mio meglio.

Si avvicinano degli schiamazzi e quando alzo la testo vedo a pochi metri la squadra di calcio dell'altra scuola, tutti elettrizzati.
Carlo si stacca dal muro e, a testa bassa, se ne va. Mi dispiace così tanto anche se non lo conosco.
Ricevo una spallata e quando punto gli occhi sulla persona che è stato a farlo riconosco gli occhi di Shawn che sta entrando in campo.

Ricevo una spallata e quando punto gli occhi sulla persona che è stato a farlo riconosco gli occhi di Shawn che sta entrando in campo

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Questa sera gli farò pagare tutto il male che ha fatto. Per me, per il suo ex, per Chiara e tutte le altre persone.
Questa sera darò il meglio di me, questa sera farò vedere quanto valgo quando mi arrabbio.
Entro in campo, raggiungo i miei compagni e incomincio a riscaldarmi.
Oggi, più che mai, non mi limiterò, userò ogni singola energia che ho in corpo per farlo fuori una volta tutti. Questa sera la mi squadra vincerà.






...





Al fischio iniziò a correre verso la porta avversaria, corro più forte che posso: schivo i miei avversari e non perdo la palla nemmeno per un secondo. Voglio vincere.

Sono già stato richiamato più volte dal coach perché non passo la palla ai miei compagni, ma in questo momento non posso perdere tempo. Io voglio vincere, io devo vincere.
Shawn, è lento nel capire i miei movimenti, e comunque riesco a schivarlo. Sono veloce, sono forte.
Sto per tirare in porta, ma vengo sbattuto a terra e così risento il fischio dell'arbitro.
-Fallo-sento urlare.
-Hey, hey, Peter-mi richiama la voce di Kevin, apro gli occhi e sbatto più volte gli occhi per focalizzare bene il suo viso-Riesci a giocare?
-C.ccerto-borbotto e il mio amico mi porge la mano per alzarmi.
Appena sono in piedi mi incomincia a girare la testa e mi devo appoggiare, per qualche secondo, al braccio di Kevin. Cavolo, devo riprendermi, ho superato di peggio di questa botta.
-Chi è stato?-gli chiedo.
-Il difensore-mi risponde indicandomi con un cenno della testa il ragazzo che mi dà le spalle, il quadruplo delle mie. Adesso capisco tutto, ma quello lì non potrebbe fare rugby?

Scuoto la testa e cerco di ripigliarmi, mi si avvicina il coach che mi chiede se riesco a tirare. Ovviamente sì. Gliela farò pagare a quello lì e a Shawn, ma chi si credono di essere?!
Posiziono la palla a qualche metro dalla porta, mentre i componenti dell'altra squadra si allineano per fare in modo che la palla non entri in porta.
Intanto che l'arbitro è concentrato a fare chissà che cosa, la mia attenzione finisce su Shawn che mi sorride raggiante.
-Tira-mi incoraggia.

La mia squadra sta vincendo di qualche punto, quindi credo che nessuno sarà contrario se faccio una piccola cosa che a me piacerà a dir poco

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La mia squadra sta vincendo di qualche punto, quindi credo che nessuno sarà contrario se faccio una piccola cosa che a me piacerà a dir poco.
Finalmente, l'arbitro fischia e io mi preparo a tirare con tutte le mie forze: ma non verso la porta, ma verso il ragazzo. Tiro e, come presumevo, nessuno si aspettava questa mossa e Shawn riceve la pallonata proprio dove volevo: al basso ventre.
-Cartellino rosso, cartellino rosso-ripete urlando l'arbitro e io non perdo nemmeno tempo a inventare bugie per giustificarmi.
Il ragazzo che ho colpito si accascia a terra, mi giro verso gli spalti e vedo molti esultare, guardo i miei compagni alcuni sono delusi, mentre i miei amici mi vengono incontro e si complimentano con me.
-Tu sei, tu sei, oh, non ho nemmeno le parole giuste per descriverti-sbotta il coach che ci ha raggiunto-Sai, che ci saranno delle ripercussioni?
-Ma prof, io ho solo sbagliato la mira, può capitare-mi giustifico mettendo in mostra le mie doti d'attore.
L'uomo per tutta risposta si sbatte la mano in faccia e raggiunge l'arbitro che sta vedendo come sta il malcapitato.
Comunque vada la partita non m'importa e, sinceramente, quello che volevo fare l'ho fatto. Adesso, la partita, è in mano ai miei amici e sono sicuro che c'è la faranno perfettamente.

Esco dal campo e vengo raggiunto da mio fratello:-Tu sei incredibilmente stupido.
-Lo so, lo sai. Dimmi qualcosa che non so-affermo, superandolo per andare verso gli spogliatoi nella scuola e cambiarmi.
-Ti ammiro-urla e mi viene spontaneo sorridere leggermente.
Lo so.

Una vita per distruggerti //cole sprouseWhere stories live. Discover now