History[4]

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-Hai visto, i tuoi social stanno avendo successo e siamo solo al terzo giorno di scuola-enfatizza il mio fratellastro mentre entriamo a scuola.
Fin da quando ero piccolo non ho mai badato molto al cellulare o ai social network, non mi interessavano granché, mi piaceva fare altro.
Il cellulare che ho è di marca, grazie a mio padre, è l'ultimo modello uscito, ma io non lo uso spesso e da quanto è grande mi sembra anche un peso, di cui farei volentieri a meno.
Apro l'armadietto e riempio lo zaino con i libri che dovrò utilizzate oggi.

-Non credi che sia ora che la gente noti che sei molto più bello di Felix?-mi chiede mentre ci incamminiamo verso la mia classe.
-Non m'interessa-gli rispondo.
-E non ti interessa nemmeno di ciò che pensa Allison?-domanda fermandosi.
Mi giro e lo vedo alzare un sopracciglio.

L'altra sera, quando sono tornato a casa, ha voluto sapere ogni singolo dettaglio su quello che è successo tra me e Allison

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L'altra sera, quando sono tornato a casa, ha voluto sapere ogni singolo dettaglio su quello che è successo tra me e Allison. Ovviamente, non sono riuscito a dirgli la verità: mi reputerebbe un mostro dopo. E non voglio che l'unico amico che ho pensi questo.
-Non m'interessa-gli ripeto per poi tornare a camminare verso la mia classe.
Cerco di entrare in classe, ma vado a sbattere con un'altra persona che sta uscendo dalla classe.
La ragazza dai capelli marroni.
-Stai bene?-le chiedo.
Senza aspettare altro alza i suoi grandi occhi castani verso i miei.

Senza aspettare altro alza i suoi grandi occhi castani verso i miei

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-Sto bene-risponde ed è strano sentire la sua voce.
Guarda alle mie spalle e il secondo dopo non è più al mio fianco, ma sta camminando per il corridoio, da sola.
Guardo all'interno della classe e vedo un banco diverso dagli altri a causa degli oggetti che ci stanno sopra. Quella ragazza è venuta in anticipo e si è già preparata per la lezione. Dove sono le sue amiche?

-Che maleducata-sbuffa Ryan-È stata lei ad andarti contro e non ti chiede nemmeno scusa. E poi, chi si crede di essere. Mi sta così antipatica.

Lo guardo e prima che riesca a dire qualcosa la campanella suona e Ryan non se lo fa ripetere due volte.
Entro in classe e lascio la mia cartella sul mio banco, intanto aspetto che rientri una persona in particolare.
Entrano tutti i miei compagni tra cui anche il mio compagno di banco che, contro ogni mia aspettativa, mi saluta.
Finalmente entra anche la bionda con a seguito il suo gruppetto di amiche. Appena mi vede il suo sorriso si allarga solo di più. Cerco di avvicinarmi, ma il professore entra in classe.
Mi siedo al mio posto titubante.
-Ragazzi oggi dovrete fare un lavoro a gruppi-ci informa e tutti incominciano a borbottare-Gruppi composti solo da due persone.
Il borbottio si intensifica solo di più e, il povero professore, deve rincorrere, ancora una volta, a sbattere la sua mano sulla cattedra.
Alzo la mano e quando il prof mi dà il consenso con la testa, parlo:-Se per lei va bene, io vorrei stare con Allison.
-Certo, perché no-acconsente.
Poco dopo tutti fanno come da esempio e alzano la mano per dire con chi vogliono stare in gruppo. Mi vado a sedere di fianco alla ragazza che mi sta sorridendo sorniona.
Appena mi sono seduto posa la sua mano sulla mia gamba e la stringe.

-Lo sapevo che, alla fine, saresti tornato-afferma stringendo la presa.
Prendo la sua mano e gliela sposto sulla sua di gamba, cercando di essere più delicato possibile.
-Sono qui perché ti devo chiedere un favore-la informo e lei continua a sorridere-Non devi dire a nessuno del mio passato.
-Va bene, non dirò a nessuno di cosa ti è successo-accetta-Ma, tutto ha un prezzo.
Sembrava troppo bello se lo avesse fatto senza ricevere niente in cambio, ma questa qui è una serpe di ragazza.
-Dimmi ciò che vuoi-acconsento, non sapendo cos'altro fare.
Mio padre, tre anni fa, ha fatto di tutto per non fare finire la mia storia sul giornale e di conseguenza in televisione. Mi ha protetto come meglio poteva e ci è riuscito alla grande, nessuno sapeva cosa mi era capitato.
Allison, senza perdere altro tempo, alza l'indice della sua mano e lo fa finire sulle sue labbra.
-Vuoi un bacio?
-Si.

Fa ricadere la sua mano sul banco per poi prender un foglio e la penna

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Fa ricadere la sua mano sul banco per poi prender un foglio e la penna.
-Vieni a casa mia, questo pomeriggio-mi ordina e poi scrive la via e il suo numero di telefono-Ci divertiremo molto insieme.

Questa ragazza è pazza, ed è innamorata di una persona che non esisterà mai più.
Le ho fatto così tanto male...
Il resto della lezione la dobbiamo trascorrere a fare quella ricerca e, ogni due per tre, Allison cerca di toccarmi e io, ogni singola volta, dovevo respingerla.
A pranzo resto con Ryan, ma non gli dico niente di ciò che è successo: probabilmente avrebbe fatto di tutto per venire con me. E non mi sembra che tra Allison e Ryan scorri buon sangue.
Il resto della giornata scolastica la passo immerso nel disegno, anche se dovrei studiare, ma è tutto inutile, non capirò mai niente.
Appena la campanella segna la fine delle lezioni esco dalla classe e vengo riaccompagnato a casa da Ryan.
Entro in casa che è completamente vuoto. Mamma, o Hannah per me, è al lavoro e tornerà stasera tardi. Felix tornerà tra qualche minuto.

Metto su l'acqua a bollire e intanto accendo la televisione.
Sono così stanco, la mia vita non era certamente così in riformatorio, tutta la mia vita era notevolmente più tranquilla in quel periodo.
Sabato devo andare a trovare Tamara, mi manca troppo.
-Sono a casa-urla la voce di mio fratello e poco dopo sento richiudersi la porta.
Non posso dirgli che questo pomeriggio andrò a casa della ragazza che ama, anche se non vorrei mentigli.

Entra in cucina e senza nemmeno degnarmi di uno sguardo apre il frigorifero.
-Sto preparando la pasta-lo informo.
-Bene-dice per poi prendere un pacchetto di hamburger.
-Quelli saranno il secondo?-chiedo per curiosità.
-Cosa? Certo che no, è quello che mangerò io.
-Non mangi la pasta?

Alza la testa nella mia direzione e mi guarda, ancora una volta, con sguardo di puro odio

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Alza la testa nella mia direzione e mi guarda, ancora una volta, con sguardo di puro odio.
-Io non mangio le cose fatte da te.

Una vita per distruggerti //cole sprouseWhere stories live. Discover now