bleeding out[2]🐯

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20 giugno.

Lascio il fianco di Kevin per andare verso la ragazza che è appena arrivata, mano nella mano con il suo ragazzo.
-A dopo-sento dire da lui per poi darle un leggero bacio sulle labbra e abbondare il suo fianco.
Enea mi si avvicina e mi sorride leggermente prima di superarmi e andare verso i miei amici.
Mi avvicino a Allison che mi sta guardando e aspettando.
-Come stai?-mi chiede quando sono al suo fianco.
-Sto, grazie-le rispondo, imbarazzato-Ti volevo ringraziare per quello che hai fatto sotto la foto di Felix.
-Mi stai ringraziato perché ti ho difeso?-domanda e sembra confusa, annuisco, nega con la testa e sorride leggermente per poi mettere la sua mano sul mio braccio-Non devi ringraziarmi, ho solo scritto quello che pensavo.
Sorrido, Allison è proprio una ragazza speciale e sono davvero fortunato ad averla al mio fianco.

Allison Thord, che lei voglia o meno è molto importante nella nostra scuola, e infatti tutti l'hanno ascoltata alla lettera quando ha scritto quel piccolo poemetto in mia difesa

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Allison Thord, che lei voglia o meno è molto importante nella nostra scuola, e infatti tutti l'hanno ascoltata alla lettera quando ha scritto quel piccolo poemetto in mia difesa. Nessuno ha più scritto cose brutte sul mio conto, o hanno smesso di scriverle per lo meno. È tutto grazie all'intervento di Allison e dei miei amici che ho ringraziato, poco prima che lei arrivasse.
Ammetto che non mi ha fatto bene vedere quei commenti, ma non importava granché, la cosa che ha fatto più male è senz'altro la foto: non me lo aspettavo. Sì so che gli innamorati mettono foto insieme, ma non me l'aspettavo così presto.
E non pensavo che Chiara si potesse già trovare così bene con un altro ragazzo, ma a quanto pare l'ho sottovalutata.

-Oh, no-brontola Allison, alzo gli occhi e vedo che sta guardando oltre le mie spalle.
Mi giro curioso e vedo la ragazza che stavo pensando, mentre cammina nella mia direzione: è distrutta, lo vedo e non pensavo di trovarla in queste condizioni. I miei amici la guardano e si domandano cosa ci faccia qui.
Purtroppo Chiara, da quando ci siamo lasciati, non fa più parte del nostro gruppo perché i ragazzi hanno preferito così, ma da quanto ne so sì sente ancora con Thomas che è il suo migliore amico in fin dei conti. Guardo Thomas che ha cambiato colore della pelle, è diventato un lenzuolo bianco appena uscito dalla lavatrice, non ci vuole un genio per capire che è stato lui a dirgli che oggi ci saremo tutti ritrovati nel parco; vorrei andare là e rassicurarlo.

Torno a guardare la ragazza che continua a camminare verso di me, fregandosene altamente delle occhiatacce di Ginevra e Martina. Faccio per raggiungerla, ma la mano di Allison si posa sul mio braccio, fermandomi.
Mi giro e incontro i suoi occhi marroni:-Vuoi davvero andare da lei? Se vuoi posso andarci io e dirle di andarsene.
È impressionante come Allison riesca sempre a pensare a me, al mio bene, ed è per questo che le voglio bene.
-No, c'è la posso fare, ma grazie-le rispondo, mentre la sua mano si stacca dal mio braccio e ricade lungo il suo fianco.
-Smettila di ringraziarmi-mi rimprovera dolcemente-Ogni cosa che faccio per te è perché lo voglio, per prima, io.
È incredibile che ogni cosa che dice mi riesca a fare sorridere.

Mi allontano e vado incontro alla ragazza che appena mi nota andargli incontro si rilassa un po'. Pensava che non lo facessi?
-Ciao-la saluto quando siamo a due passi lontani.
-Ciao-ripete più timidamente. Guarda alle mie spalle e abbassa lo sguardo, imbarazzata.
Mi giro e noto che tutti ci stanno guardando curiosi, torno a guardarla e le dico di seguirmi. Probabilmente mi vorrà parlare, in privato e non sotto occhi che la giudicano.
Vorrei tanto risparmiarle questa sofferenza, vorrei fare tutto ciò che è nelle mie capacità per riuscirle a dare tutta la tranquillità che le serve; il problema è che non so come.

Ci sediamo su una panchina, lontano dalla dalla vista di tutti. Chiara mi si siede accanto però a una distanza che non avevamo mai avuto, e questo mi ferisce, ma lo accetto.
-Peter, mi, mi dispiace-balbetta senza nemmeno guardarmi in faccia-Non sapevo che Felix avrebbe messo quella foto, non lo immaginavo.
-Non ti devi scusare-la fermo.
-Invece sì-ribatte chiudendo gli occhi-Io non ti voglio fare del male, però l'ho fatto-afferma stringendo ancora di più a pugno la sua mano che tiene sulle gambe-Quando questa mattina ho visto la foto e tutti quei brutti commenti, ho litigato con Felix. Non doveva metterla.
-Okay-dico abbassando lo sguardo a mia volta-Tranquilla, non m'interessa.

-Non è vero-ribatte puntando i suoi occhi castani nei miei, per la prima volta-So come sei fatto

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-Non è vero-ribatte puntando i suoi occhi castani nei miei, per la prima volta-So come sei fatto. Fai finta che tutto ti scivoli addosso, ma non è così, tu ci rimugino all'infinito sopra e ti fa male che pensino che tu sia ancora quel ragazzo sbandato.
Lo guardo fino a quando ci riesco poi punto la mia attenzione sugli alberi davanti a me. Chiara mi conosce più di quanto io pensassi, ma non dovrei stupirmi, lei mi amava tanto tempo fa.
Ed eccomi, di nuovo il cuore mi fa male, mi distrugge quello che mi ha fatto mio fratello, quello che pensa ancora la gente di me e la distanza che mi divide dalla persona che amo. Sono distratto, ma c'è la farò. Insomma e solo una fase della mia vita, prima o poi giungerà al termine.
Prima o poi smetterò di provare tutto questo dolore.

All'improvviso la mano di Chiara finisce sulla mia, delicata e che emana un calore intenso:-Però tu non sei più quel ragazzo. È come ha scritto Allison io mi sento fortunata ad averti incontrato nella mia vita, tu mi hai reso migliore. Tu mi hai reso felice.
Punto la mia attenzione nei suoi occhi e mi viene voglia di abbracciarla e stringerla a me, come tanto tempo fa, ma non posso. Non potrò mai più.
Sfilo la mia mano dalla sua. Non voglio che mi tocchi, il suo tocco scotta sulla mia pelle. Mi fa male, mi distrugge.
-Perché sei qui?-le domando serio-Solo per dirmi questo?-continuo, ma questa volta mi alzo, voglio starle il più lontano possibile-Bene, ho ascoltato, ma adesso fatti dire una cosa da me.
Lei mi guarda con i suoi grandi occhi e mi osserva attenta.
-Non ti deve più fregare di come sto, tu hai scelto Felix, tu hai scelto di essere la sua ragazza e amare lui-dichiaro mentre il cuore mi fa male-Goditi il tuo fidanzamento con lui, non pensare a me, pensa a essere felice. E non fregartene se mi farà male vederti felice con un'altra persona perché è normale, io ti amavo-scuoto la testa, non posso mentirgli-Io ti amo, ed è normale che in questo momento che ci stia male, ma non importa, passerà, o almeno così dicono; voglio solo che tu ti concentri su Felix, voglio che tu sia felice-sospiro e continuo-Io mi ricomporrò ogni volta che mi farai del male, te lo prometto. Diventerò più forte e chissà prima o poi riuscirò a dimenticarti, a lasciarti andare, a farmene una ragione che la nostra relazione è giunta al termine.

I suoi occhi sono tornati lucidi e non capisce che mi fa solo più male così.
Questo è il nostro addio. Le sto dicendo che prima o poi smetterò di amarla, le sto dicendo di essere felice con il ragazzo che ha scelto.
La sto lasciando andare.
-E se un giorno ci rincontreremo per strada e capiremo di amarci ancora, va bene, accadrà. Torneremo insieme, ma per adesso le nostre strade si dividono-parlo immaginandomi un futuro-Quindi, ti prego, di non pensare più a me, di goderti Felix, di essere felice, mentre a me ci penseranno i miei amici ad aiutarmi. Non sono solo, non lo sono più da molto tempo. Me la saprò cavare.

Una vita per distruggerti //cole sprouseWhere stories live. Discover now