Losing your memory[3]

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È la seconda volta che mi ritrovo in queste situazioni. Dovrei imparare qualcosa da tutto questo? No?
I miei amici, veri, me lo avevano detto di star attento, ma io sono un deficiente che se non sbaglia in prima persona non impara.
Qualcosa mi dice che non sarò fortunato come la scorsa volta, o che non ci sarà un Martin che salterà fuori per salvarmi. Questa volta sono in balia degli eventi e nessuno potrà salvarmi. Devo salvarmi da solo per colpa delle mie scelte sbagliate.

Ci siamo spostati, adesso non siamo più nel didietro di quel bar, adesso ci troviamo in un parco vuoto che nemmeno conosco.
La testa mi scoppia e vedo tutto ondeggiare, se provassi a tirare un pugno a uno di loro probabilmente prenderei in pieno un palo di ferro, facendomi del male da solo...

-Perché?-chiedo.
Troverò un modo per cavarmela, c'è sempre un modo.
Una persona che passi da queste parti a salvarmi il culo? Martin, non sarebbe un brutto momento per le tue ramanzine.
-Non ti ricordi di noi?-chiede Stefan che sembra abbia recuperato l'uso della parola da quando è uscito dal locale.
Scuoto la testa, non mi ricordo per niente i loro visi, ma probabilmente loro conosco il mio e ancora molto bene.
-Ma è ovvio che tu non lo ricordi-sbotta Stefan per poi girare su se stesso-Infondo noi eravamo solo degli sfigati, non eravamo di certo al tuo livello.
Il ragazzo dalla pelle olivastra mi si avvicina pericolosamente, ma viene riportato indietro da Oscar.
-Calmo, Ste, tutto a suo tempo-lo rimprovera Nicolas mettendogli una mano sulla spalla.

-Calmo, Ste, tutto a suo tempo-lo rimprovera Nicolas mettendogli una mano sulla spalla

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Mi va bene anche Ryan.
Ma che qualcuno mi salvi da questo branco di pazzi.

-Non ti ricordi di noi perché ci hai conosciuti prima di essere rinchiuso in quel manicomio-mi spiega Matteo, che si è notevolmente più calmato, adesso sembra serio addirittura-A tutti ci hai conosciuto in momenti diversi, ma ognuno di noi aveva lo stesso scopo.
-Esatto-riprende parola Oscar-Tutti noi volevamo essere popolari come lo eri tu a quel tempo, e avevamo fatto di tutto per entrare nella tua cerchia, ovviamente non riuscendoci, ma non ti sei farmaco solo a questo.
-Hai dovuto deriderci pubblicamente rovinandoci la vita a tutti e quattro-sbotta Nicolas stringendo i pugni e serrando la mascella.

-Hai dovuto deriderci pubblicamente rovinandoci la vita a tutti e quattro-sbotta Nicolas stringendo i pugni e serrando la mascella

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-Hai sparso la voce che puzzavo-mi fa ricordare Nicolas. Non mi ricordo di averlo fatto, ma non lo metto in dubbio. Tre anni fa ero proprio una carogna.
-Io che avevo i pidocchi-continua Stefan.
-Io che mi facevo la pipì addosso-mi informa, Matteo, senza nemmeno guardarmi in faccia.
-E io, come se fosse possibile, che ero gay-conclude, la loro lista, Oscar.

Adesso capisco tutto questo e, molto probabilmente, me lo merito pure. Gli ho distrutti socialmente, saranno stati bullizzati per colpa mia. Sono stato una persona orrenda nei loro confronti. Non ho nessuna scusa. E se anche provassi a chiedergli scusa a che cosa servirebbe?
Vedo nei loro occhi che sono stati segnati per colpa mia. Volevano solo essere accettati a quei tempi e io, da buono stronzo che ero, gli ho rinnegato questa cosa.
-Mi disp...-incomincio a dire, ma vengo fermato perché ricevo un pugno diritto verso la mascella che mi fa perdere quel poco equilibrio che avevo.

Cado sull'erba e appena alzo lo sguardo vedo Stefan torreggiare su di me. Non servono a niente le scuse quando la rabbia è così grande da contrastare la ragione.
-Adesso noi ti faremo del male, come tu lo hai fatto a noi. E sai come?-mi chiede il ragazzo che mi ha tirato un pugno.
Pochi secondi dopo sento la mia voce, ma non ho aperto bocca, la seguo e arrivo a vedere che Matteo sta tenendo in mano un registratore dove io sto dicendo tutte quelle cose su Allison e Chiara...
Oddio.
Cerco di alzarmi in piedi, ma ogni singola volta, Stefan si preoccupa di farmi ritornare con il sedere ben per terra. È tutto inutile, in queste condizioni non riesco a controbattere, a farmi valere come dovrei.

L'hanno fatto apposta è una parte di me si chiede da quanto pianificano tutto questo. Da quanto si portano dentro tutto questo rancore?
-Li invieremo, con il tuo cellulare, alle tue due amichette e scriveremo qualcosa ai tuoi amici-mi informa Oscar estraendo dalla sua tasca dei pantaloni il mio cellulare-Rimarrai solo, non avrai più nessuno: tutti ti eviteranno e ti odieranno.

 Da quanto si portano dentro tutto questo rancore?-Li invieremo, con il tuo cellulare, alle tue due amichette  e scriveremo qualcosa ai tuoi amici-mi informa Oscar estraendo dalla sua tasca dei pantaloni il mio cellulare-Rimarrai solo, non avrai p...

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Non ci posso credere.
Loro sono notevolmente più cattivi di Felix o Allison, forse perché loro mi odiano davvero e vogliono solo vedermi soffrire.
-E chissà, forse, mi porterò a letto Chiara così da farti vedere quanto sono gay-afferma Oscar sfoderando un ghigno.
-Non devi toccarla-ringhio e cerco di alzarmi. Non posso permettere che mi facciano questo.
Nicolas appena sono in piedi mi tira una ginocchiata al mio basso ventre facendomi piegate in due.
No, no, no...

Mi stanno per distruggere la nuova vita che stavo cercando di crearmi, distruggeranno tutto e la colpa è mia.
-Bravo piangi come le femminucce-mi prende in giro Nicolas, ridendola subito dopo seguito dai suoi amici. L'unico che sembra non essere molto d'accordo è Matteo che se ne sta in disparte e a testa bassa.
-Ma, aspetta, non ci limiteremo a questo, no, ti faremo scomparire: faremo in modo che possono venire a conoscenza che tu sei caduto sulla brutta strada-mi informa Oscar.
-S.scomparire?-chiedo non capendo.
-Esatto, scomparire, ma tutto dopo averti pestato-mi risponde Nicolas per poi venirmi incontro e spintonarmi così forte da farmi cadere a terra e, dopo quello, tirarmi un calcio alla pancia che mi fa perdere il fiato.

-Dì addio alla tua vita quotidiana, perché non sarà più la stessa-ghigna Oscar tirandomi a sua volta un calcio.
-Dì addio ai tuoi amici.
-A tua madre.
-A tuo padre.
-A tuo fratello.
-Al tuo fratellastro.
-Ai tuoi amici.
-A Chiara.
Continuano a darmi calci e non si risparmiano. L'unico che resta in disparte è Matteo....
Vorrei dire o fare qualcosa, ma è impossibile.
Non so dire se mi merito tutto questo, io non lo so. Ho rovinato così tanto le loro vite?
Mi dispiace se gli ho fatto del male.
Mi dispiace per tutto ciò che succederà d'ora in poi e su come la mia vita cambierà, la vita delle persone a cui voglio bene cambierà e la colpa è mia. La colpa è sempre mia e delle mie scelte sbagliate.

Una vita per distruggerti //cole sprouseحيث تعيش القصص. اكتشف الآن