Thunder[3]

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Entro nel bar pieno di gente, mi tolgo il cappotto e cerco la figura di mio fratello gemello. Appena lo trovo mi vado a sedere al suo fianco, cogliendolo di sorpresa.

-Sono arrivato-spezzo il silenzio sedendomi di fronte a lui.
-Già, vedo.
Non mi piace la risposta, ma non ribatto, devo stare tranquillo e vedere se le cose si possono riaggiustare. Felix è una testa calda per colpa dei suoi amici di merda, ma sono felice dei passi che sta facendo per venirmi incontro. Per riacquistare quel legame che avevamo e che abbiamo perso, un po' per colpa di tutti e due.

-Dormito poco?-mi chiede dopo qualche secondo.
Inconsapevolmente mi viene da sorridere ricordando la serata di ieri: io e Megan siamo stati svegli fino a tardi a guardare delle commedie a dir poco squallide e imitarle a nostra volta, è stata una serata particolare, ma senz'altro bella. Ho dormito poche ore, ma non importa.
Prima che possa rispondere una donna sui vent'anni ci viene a chiedere cosa vogliamo ordinare, e quando ci vede entrambi sbianca.
-Wow-dice poi di compre la bocca con la mano-Scusatemi, è solo che è difficile incontrare dei gemelli così simili.
-Non si preoccupi-la rassicura mio fratello sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi-Ci può portare due caffè latte?
I due si mettono d'accordo e io mi accorgo, che per quanto Felix vorrebbe una vita senza di me, purtroppo non può averla perché si sentirà sempre solo: noi siamo fratelli, per di più gemelli. Ci mancheremmo sempre, ci cercheremo sempre e anche se litigheremo mille volte cercheremo sempre di tornare come prima. Siamo fratelli, e questo legame non si può spezzare, è la cosa più forte al mondo.

-Ti ho scritto perché vorrei che tu tornassi a casa-dice quando la cameriera se n'è andata.

-Ti ho scritto perché vorrei che tu tornassi a casa-dice quando la cameriera se n'è andata

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-Perché dovrei?
-Mamma ha bisogno di te, ti cerca-mi risponde e mi si stringe il cuore. Mi cerca davvero?-E poi io ho bisogno di te, non c'è la faccio più. Ho bisogno di mio fratello.
Come posso dire di no?
Certo, mi dispiace abbandonare quella casa, mio padre e Ryan. Ma loro, in fin dei conti sono felici e hanno tutto ciò che desiderano, invece mio fratello ha bisogno di me ed è quella casa mia. Mia madre e Felix hanno bisogno di me nella loro vita. Io ho bisogno di loro per migliorarmi, per ritornare a essere quel bambino spensierato e felice.
Devo tornare e tornerò.

-Tornerò-accetto senza perdere altro tempo.
-Bene.
-Ma tu dovrai fare una cosa per me, o almeno voglio che tu ci prova-lo informo e lui alza i suoi occhi verdi verso i miei-Devi dare una possibilità a nostro padre.
Abbassa lo sguardo e apre la bocca diverse volte, ma non esce mai nulla.

-Ti chiedo solo questo: voglio che tu ci provi-gli ripeto allungandomi nella sua direzione

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-Ti chiedo solo questo: voglio che tu ci provi-gli ripeto allungandomi nella sua direzione.
Viene salvato dalla cameriera che ci porta le nostre ordinazioni e questa volta sono io a doverla ringraziare visto che Felix sembra aver perso la lingua.

-A papà manchi, parla sempre di te...
-Allora perché non si è fatto vedere?-sputa acido fulminandomi con lo sguardo-Lui dov'era in questi tre anni? Dov'era quando io avevo più bisogno di lui? Dov'era quando mamma aveva le sue crisi? Perché non era lì a proteggermi, o ad aiutarmi? Dove cazzo era?

È forte il rancore che ha per nostro padre, così tanto che mi fa male. E per quanto vorrei non posso nemmeno dargli nemmeno la colpa. Purtroppo è vero, mio padre poteva essere più presente nella sua vita, ha sbagliato e Felix l'ha preso come un abbandono.
-Oh, sì, io lo so dov'era-si risponde da solo guardandomi con occhi pieni di rabbia-Era a crearsi una famiglia perfetta, dimenticandosi di me o mamma. Dimenticandosi di te!
Scuoto la testa.
-È venuto a trovarmi almeno due volte a settimana, quando poteva anche di più-Lo informo-Non si è mai dimenticato di me, non mi ha mai lasciato...
La mia non è una accusa nei suoi confronti, però è così. Felix mi ha lasciato quando io avevo più bisogno di lui, ma non gliene dò una colpa.

-Probabilmente avrà cercato di stare con te ma te, conoscendoti, non gli avrai dato nessuna la possibilità di parlarti-dico portando la mia attenzione sul caffè fumante-Dagli una possibilità, ti prego.
Il silenzio si fa spazio al nostro tavolo e io non oso alzare lo sguardo su di lui. Bevo solo il mio caffè, niente di più.
Mio padre ci vuole davvero bene, e non lo metterò mai in dubbio. È un bravo papà e io gli voglio un bene dell'anima, come anche Felix se solo lo perdonasse.
-D'accordo-sospira sconfitto e io rialzo gli occhi sulla sua figura-Gli darò questa possibilità, ma solo una. E. ti prego, non chiedermi, nel prossimo futuro, di essere amico di quel perdente.
-Ryan?-chiedo non capendo e lui annuisce.
Alzo gli occhi al soffitto, scuotendo la testa.
Non pretendo niente, ma mi piacerebbe che diventassero amici. O che almeno Felix non odiasse così tanto Ryan, che alla fine è una brava persona.

...

Mentre sistemo la mia valigia con tutti i miei vestiti nuovi, un Liam disperato continua a piangere, mentre stringe il pupazzo di pikachu.
Ho fatto la mia scelta di tornare a casa e quando l'ho detto a mio padre mi ha ripetuto che questa casa è sempre aperta, per me. Invece, Ryan mi ha chiesto se ne sono sicuro almeno un centinaio di volte.
L'ho detto anche ai miei amici che sono stati d'accordo con me, con la mia scelta, tranne Liam che non vuole rinunciare a tutto questo lusso.

La porta si apre e qualche secondo dopo sentiamo che qualcuno sta salendo le scale.
Aspettavamo qualcuno?
Mi giro verso Ryan e lui semplicemente alza le spalle.
Tutti ci giriamo e quando vediamo spuntare la testa di Chiara tutti si ammutoliscono. Il viso della ragazza non prospetta niente di buono .
Appena fa l'ultimo scalino, non si guarda nemmeno in giro e viene nella mia direzione. Sono pronto allo schiaffo o a difendermi, ma invece mette le sue mani sulle mie guance e fa combaciare le nostre labbra.

 Sono pronto allo schiaffo o a difendermi, ma invece mette le sue mani sulle mie guance e fa combaciare le nostre labbra

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Non me lo aspettavo, ma non ci metto molto a ricambiare.
-Okay, credo che sia ora di andare-ordina Kevin e tutti sono d'accordo.
Chiara si separa qualche secondo dopo con le guance rosse e le labbra piene dal bacio appassionato che c'è appena stato tra di noi.

Ritira le mani dal mio viso e mi guarda tutta seria.
-A che devo tutto questo?
-A farti capire che tu sei solo mio, e non ti lascerò andare così facilmente-mi risponde piegando le sue labbra all'insù.
Le sorrido e questa volta sono io a prendere l'iniziativa, baciandola.

Una vita per distruggerti //cole sprouseWhere stories live. Discover now