Imagination.[4]

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L'ho cercata per tutta la scuola l'altro giorno, non trovandola. In classe, per le lezioni, è tornata e aveva gli occhi rossi a causa del pianto, ho cercato di parlarle ma era tutto inutile: non mi ascoltava e il professore mi richiamava ogni singola volta.
Ogni giorno ci ho provato a parlarle, ma è stato tutto inutile. A ogni singolo intervallo scompariva per poi ricomparire in classe e ignorarmi. Mi sembra di essere tornato a com'eravamo prima.
Contro ogni mia previsione non mi piace questo fatto che non mi parli, che mi ignori.

E per di più, qualche volta mi capita di pensarla, di pensare alla confessione, non smentita, della sua ex migliore amica. Io piaccio a Chiara e questa cosa mi rende felice.
Mi immagino di stare con lei, come due fidanzati, la vedo mentre mi abbraccia facendosi piccola, così piccola da proteggere. La vedo tenermi la mano e tenermela stretta.
Mi immagino cento giornate trascorse in sua compagnia, tutte felici. Ma, soprattutto, immagino di far combaciare le mie labbra con le sue.
Delle mani schioccano proprio a un palmo dal mio viso, sbatto più volte gli occhi e riporto la mia attenzione su Martina che mi guarda pensierosa.
-Cosa ti succede? E non dirmi "niente" perché non ci credo nemmeno un po'-afferma mettendo giù le carte che tiene nelle sue mani.

-Cosa ti succede? E non dirmi "niente" perché non ci credo nemmeno un po'-afferma mettendo giù le carte che tiene nelle sue mani

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Abbasso a mia volta le carte e la guardo non sapendo se dirglielo o meno.
Non ne ho parlato con nessuno di tutto ciò che mi sta capitando a causa di quella ragazza dai lunghi capelli marroni e dallo sguardo sempre triste, che vorrei tanto cambiare e rendere felice. Mi piacerebbe renderla felice, vederla felice.
I miei amici non toccano mai l'argomento pensando che a me non interessi più parlarne, ma non è così. Per niente.
Sospiro e abbasso le carte.

-Mi sono avvicinato a una ragazza-decreto infine e subito posso notare lo sguardo di Martina cambiare-All'inizio volevo avvicinarmi per curiosità, ma man mano che l'ho conosciuta ho capito che era una persona completamente diversa da ciò che pensavo.
È inevitabile non pensare al suo sorriso, di quel pomeriggio al centro commerciale. Quando sorride è davvero bellissima e vorrei tanto che lo facesse più spesso.
-Mi ha aiutato molte volte a farmi capire chi sono, o chi vorrei essere-affermo guardando le mie mani-Ma, adesso, a causa di un pettegolezzo ho scoperto, prima del previsto, che lei ha una cotta per me...
-E a te lei piace?-sbotta senza giri di parole la ragazza seduta al mio tavolo.
-È questo il punto: io non lo so. Non ho avuto molte storie nella mia vita e lei è molto diversa dalle altre ragazze che ho avuto, potrei dire l'opposto-spiego, mentre penso a mettere a confronto Rachele e Chiara. Sono proprio diverse in tutto e per tutto-Come faccio a sapere che non le farò del male? Io non voglio farle del male.
-Peter, questa è già una risposta-dice Martina, con un'estrema dolcezza.
Alzo lo sguardo e la vedo con occhi lucidi.

Lascia tranquillamente che le lacrime le rigano il viso

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Lascia tranquillamente che le lacrime le rigano il viso. Perché sta piangendo per me?

Pochi secondi dopo abbandona il suo posto sulla sedia e mi si avvicina, sedendosi sulle mie gambe, mi abbraccia stretta e intrufola la testa nell'incavo del mio collo.
-Non mi lasciare-sussurra stringendosi a me. Ricambio il suo abbraccio e la tengo stretta a me.
Non posso restare indifferente, per quanto faccia fatica a crederci a me piace quella ragazza. Sì, è l'opposto di ogni ragazza con cui sono stata: e per questo è la più giusta.
Non so come andranno le cose, ma so che ho bisogno di lei in questo momento. Non la voglio perdere e se un giorno questi sentimenti diventeranno qualcosa di più, ben venga. Chiara può aiutarmi sul serio a cambiarmi, a rendermi la persona che vorrei essere.

Le devo parlare, la devo fermare, e dirgli tutto ciò che penso. Non posso lasciare andare proprio adesso che ha più bisogno di me.
Io voglio renderla felice, come meglio posso. Io voglio cambiare, essere migliore, per lei.
Martina si allontana e io prendo occasione di asciugarle le lacrime che si trovano ancora sulle sue guance.
-Me la dovrai fare conoscere-dice-E solo io potrò dire se è la ragazza fatta per te, okay?
Le sistemo i capelli dietro le spalle e Martina si lascia andare a quel contatto.
Annuisco:-Mi sembra giusto.

-Non mi lascerai?-mi chiede nuovamente mentre mi sistema i capelli senza smettermi di guardarmi negli occhi

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-Non mi lascerai?-mi chiede nuovamente mentre mi sistema i capelli senza smettermi di guardarmi negli occhi.
-Mai, non temere, tu verrai sempre prima di tutti-le rispondo sinceramente-E adesso fammi uno dei tuoi sorrisi più belli.
Non se lo fa ripetere di volte e mi sorride come solo lei sa fare.

Non se lo fa ripetere di volte e mi sorride come solo lei sa fare

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Non perdo altro tempo e la stringo nuovamente a me. Martina, che mi ha sempre accettato per come sono, prima di molti altri. Non potrei mai metterla al secondo piano. Lei verrà sempre prima di tutti.

Una vita per distruggerti //cole sprouseWhere stories live. Discover now