𝐗𝐈

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5 giugno 2007 - Malfoy&Smith Manor

Il cielo estivo è limpido, le giornate sono decisamente più calde e l'atmosfera è piacevole.
In Inghilterra, la sera si percepisce un venticello piacevole, mentre i raggi mattutini abbracciano i passanti asciugando il gelo invernale impresso nelle loro ossa.
I fiori sono sbocciati, gli uccellini cinguettano e le lucciole si muovono luminose appena la Luna spunta in cielo. L'imbrunire bussa alle loro porte, il sole cala molto lentamente, rendendo il cielo rossastro.
Quest'oggi non si è felici solo per questo clima così piacevole, ma anche perché è il giorno di Draco Malfoy, ovvero il suo compleanno.
Una giornata in cui Esme si impegna al massimo in modo tale da farla vivere al meglio al compagno. Deve essere tutto perfetto.

«Dove diavolo sono finiti i piatti in ceramica?» tuona la giovane donna bruna, camminando a passo svelto per il giardino della villa e osservando i tavoli del buffet che sta organizzando.
Uomini ed elfi sono stati pagati e incaricati per aiutarla a sistemare ogni cosa ed è attenta anche ai minimi dettagli.
Le lanterne costeggiano i rami degli alberi, le tovaglie color crema sono adagiate sotto delle posate in argento, i centro tavola sono colmi di fiori freschi e le migliori portate sono state cucinate deliziosamente.
Draco non riesce a fermala e nemmeno ci prova, concentrandosi sul bambino e sapendo che se provasse a dirle di stare più quieta lei inizierebbe ad urlare sempre di più. Esme è una persona piuttosto turbolenta e ormai il marito ha imparato a starsi zitto prima di far scatenare l'inferno.

«Gli invitati arriveranno fra un'ora e deve essere tutto impeccabile!»
Dobby, che ormai ha imparato a conoscerla al meglio, le si avvicina con lo sguardo corrucciato e i pugni posati sui propri fianchi: «Signora Esme, si sta agitando molto inutilmente».
«Oggi è la festa di mio marito e-»
«E i suoi piatti in ceramica sono già posati sul tavolo. Non si agiti!»
Sospira e si strofina una mano contro la fronte, annuendo e facendosi scappare un leggero mugolio: «Scusami Dobby, lo sai quanto ci tengo a Draco e poi quest'anno è il primo compleanno con il bambino».
«Lei ha sempre organizzato delle belle feste, Dobby lo può confermare»
Esme gli posa una carezza sulla testa e gli mostra un gentile sorriso, ringraziandolo per la pazienza che ha ogni singolo anno nell'aiutarla a sistemare ogni cosa.

Passa tra i tavoli e controlla ogni minimo dettaglio, accertandosi che sia tutto impeccabile. Manca davvero poco all'inizio della festa e non vede l'ora di dedicare al marito una stupenda serata.
«Questa fatina ha smesso di stressarsi?»
Non appena si volta, davanti a sé si proietta una scena a dir poco celestiale: Draco indossa un completo elegantissimo nero e tra le braccia ha il piccolo Scorpius vestito con una camicetta bianca, un pantalone scuro e un papillon verde.
Esme spalanca gli occhi per la meraviglia e si avvicina ai due con un sorriso tirato da un angolo all'altro del viso. Le ciocche bionde del compagno sono leggermente alzate e si porta dietro una scia di colonia estremamente impregnante.
Le iridi scure della giovane sono perse mentre osserva quei due e le guance si colorano di rosso non appena riceve un bacio da quell'uomo così bello e ben vestito.
«Oh...siete bellissimi» sospira ancora incantata, per poi rivolgersi al bambino e sbaciucchiargli la guanciotta morbida.
Per la barba di Merlino, il figlio sembra un angelo venuto dal cielo.

«E questa donna già bellissima non vuole prepararsi?» le domanda con una piccola risatina, accorgendosi che lo sta osservando ancora meravigliata.
Annuisce alle sue parole con un piccolo sorriso e gli stampa un bacino, per poi darne un altro ancora al figlio e scappare a cambiarsi prima che sia troppo tardi.
Si dirige in camera da letto e con l'aiuto di qualche incantesimo si veste, si trucca e sistema i capelli perfettamente.
Indossa un vestito verde incantevole: delle bretelle delicate che sorreggono uno scollo a cuore, per poi scendere in una gonna lunga e morbida piena di sofisticati ricami.
I capelli sono legati in un morbido chignon e un paio di ciocche brune sono lasciate ricadere sul proprio volto tondeggiante.
Il solito profumo alla cannella, la solita collana in smeraldo ed infine un paio di tacchi del medesimo colore dell'abito. Dire che è stupenda è sul serio riduttivo.

PUREBLOOD || She deserves betterWhere stories live. Discover now