𝐗𝐗𝐗

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«Dannazione, sei spettacolare»
Draco ansima contro la bocca della moglie e si baciano frettolosi nell'ascensore dell'albergo.
Dopo aver finito la bottiglia di vino al ristorante e aver pagato di fretta e furia, non aspettano altro tempo per recarsi nella loro camera da letto lussuosa, si sentono estremamente vogliosi di assaporarsi e toccarsi.
Le mani di lui accarezzano le guance di Esme e lei stringe il colletto della sua camicia mentre si fa trasportare dai suoi umidi baci.

Escono da quella cabina e la bruna lo tira per mano, ridacchiando e non vedendo l'ora di entrare in stanza.
Sono più allegri per via dell'alcol, ma abbastanza lucidi per poter dedicarsi a loro stessi.
«Avanti, sbrigati ad aprire la porta» continua a sghignazzare lei, mentre tira una manica della sua camicia e lo invita ad infilare la chiave nella serratura.
Una volta dentro, le luci si accendono automaticamente e lei avvolge il suo collo con le braccia.
Sembrano avere molta fretta, e lui riprende a baciarla di nuovo, facendo incontrare le loro lingue e scambiandosi anche qualche morso.
Afferra i suoi fianchi e camminano verso il letto, volendo subito privarsi dei loro indumenti.
«Oh, Drac-» non finisce la frase che sta per cadere inciampando sui suoi stessi tacchi, ma viene sorretta dal marito, che però non può trattenere le risate.
Le loro guance sono leggermente arrossate e si scambiano non pochi sguardi complici.
«Che mi volevi dire, piccola?»
«Che ti amo, ecco cosa» accenna un sorrisetto e nel frattempo stacca ogni bottone, uno ad uno, volendo vederlo nudo «E che sei davvero sexy»
«Anch'io ti amo e anche tu sei sexy» conclude il suo lavoro sfilandosi completamente l'indumento e lo butta via.

«Per la barba di Merlino, sei mozzafiato, Draco» mugola facendogli spalancare gli occhi e facendogli notare quanto sia vogliosa, quanto lo stia ammirando.
Non gli lascia il tempo di rispondere che si alza sulle punte e richiede di essere baciata, con foga, sempre di più. Tocca il suo petto, lo graffia anche e riceve uno schiaffo sul sedere come ricompensa per tutte quelle piacevoli attenzioni.
Finiscono finalmente contro il materasso e lei allaccia le gambe attorno ai suoi fianchi, avvicinandolo a sé e percependo la sua bocca donarle baci lussuriosi lungo il collo e la scollatura. Sospira pesantemente e si morde il labbro inferiore, rilassata, desiderosa.
Draco si mette dritto con la schiena e le sfila il vestito aderente, dando modo alla propria vista di ammirare l'ennesima lingerie mozzafiato, questa volta di colore blu elettrico, composta da un reggiseno a fascia e un tanga in pizzo.

«Magari ti lascio questo bel completo» afferma malizioso, spostando con un dito lo slip e strofinando lentamente contro la sua parte intima.
«Basta che mi scopi, Draco»
«Non stai apprezzando i miei complimenti, signorina» si avvicina alla sua bocca e poi porta due dita dentro di essa, che vengono succhiate e leccate con fare sensuale «Non dovresti, sai?»
La voce di lui è bassa e calda, la mano viene abbassata e infilata al di sotto del suo intimo, sfregando il suo clitoride con quell'indice e quel medio precedentemente lubrificati da Esme.
Riprendono a baciarsi con passione e lei geme flebile, con le mani che tastano le sue spalle larghe e scendono anche a stringere le sue braccia.
Draco scende a baciare il suo seno, il suo ventre, ma vuole baciare una delle parti del suo corpo che più lo fa impazzire: le sue cosce.
Le stringe, le morde, ci passa la lingua sopra e lascia dei segni visibili su di esse.
Si sente sempre più eccitato, ciò lo si può notare dal suo membro gonfio e ben visibile da sotto i suoi pantaloni, cosa che lo porta a volere di più da quel momento travolgente.

Il giovane uomo afferra saldamente i suoi fianchi e la fa voltare, facendola sussultare per lo stupore. La tira a sé e la fa mettere a carponi, volendo ammirare il suo sedere tondo e sodo.
Un sedere alto, pieno, pronto per essere colpito dalla sua mano più volte.
Ecco che il primo schiaffo si posa su di esso e poi un altro ancora; non può farne proprio a meno.
Con la mano sinistra le sposta lateralmente il tanga mentre con la destra si presta a toccare la sua entrata umida e stuzzicarla facendo entrare e uscire un singolo dito.
«Oh... di più, non così» si lamenta lei, ricevendo come piacevole penitenza uno schiaffo ancora più forte.
Esme stringe le coperte con le proprie mani e sente improvvisamente ben due dita affondare prepotentemente dentro di lei. Si lascia scappare un gemito acuto e ne pronuncia altri a ritmo dei movimenti della sua mano. Uno dopo l'altro, come le spinte di lui dentro di lei, come quelle dita che la penetrano, forte, velocemente.

PUREBLOOD || She deserves betterWhere stories live. Discover now