𝐗𝐋𝐈𝐈𝐈

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La visita di Dobby presso il Manor ha dato una certa energia a Draco e Scorpius, soprattutto al primo che non aveva la forza nemmeno di mangiare decentemente nell'ultimo periodo.
Oltretutto, le visite dell'elfo in quella casa sono aumentate, ha cercato anche di dare buoni consigli all'uomo e così, come lui, anche il trio Grifondoro si è fatto molto presente per aiutarlo a trovare qualcosa per Esme.
Si stanno impegnando molto per investigare e cercare qualcosa che possa scagionarla o quantomeno diminuire la sua pena.
Sembra molto difficile, quasi impossibile, e ogni volta che richiedono qualche documentazione o inviano delle raccomandate ad altri piani ministeriali non hanno mai risposta.
Sembra come se fossero invisibili, come se tutto ciò che richiedono e mandano non sia mai giunto a destinazione.

Draco per un mese intero si è dedicato anima e corpo per poterla andare a trovare, ha cercato ovunque qualcosa che potesse dargli il permesso di fare una visita ad Azkaban.
Sa che tirarla fuori da lì è fin troppo complicato, allora vuole quantomeno vederla per qualche minuto.
Oggi è il dodici luglio, fa caldo, si suda, ma niente è più pesante che affrontare le giornate senza la propria compagna. Vuole recarsi direttamente dal Ministro in persona, stanco di attendere qualche lettera o risposta.
Esme è in carcere da aprile, sono passati tre mesi, e vuole vederla.
Non è mai stato così tanto separato dalla sua amata, senza la possibilità nemmeno di mandarsi una singola lettera o materializzarsi di nascosto.
Poi si preoccupa molto per la sua situazione, vuole sapere come sta, come la stanno trattando, non è certo in un bel posto.

Si sistema la cravatta, ha lo sguardo corrucciato in un'espressione severa, ed è pronto ad affrontare il signor Howard e farsi sentire, pretendendo una visita ad Azkaban.
Cammina deciso, con la sua cartellina stretta in mano piena di documenti, andando verso il suo ufficio.
Non ha intenzione di lasciar correre, non ha intenzione di ignorare ciò che sta succedendo e vuole avere polso, essere determinato come ha sempre insegnato Esme.
"Non avere paura, non scegliere mai qualcosa che non vorresti nella vita", questa frase la pronunciò Esme molti anni addietro e ancora adesso lo sprona a fare del suo meglio.
Un tempo, grazie a queste parole, riuscì a farsi coraggio a Villa Malfoy e a proteggere lei e il trio, adesso lo stimola a lavorare per la sua donna e cercare di scagionarla, di proteggerla.
Adesso è il suo momento di fare qualcosa, Esme va salvata a tutti i costi da quel postaccio.

Bussa alla porta del Ministro e attende che lo faccia accomodare.
Una volta dentro, l'uomo lo accoglie con un sorriso cordiale e si alza dalla propria scrivania, stringendo la sua mano saldamente: «Buongiorno, signor Malfoy, a cosa devo la sua visita?».
Howard è una persona molto carismatica, mostrandosi sempre alla mano ma allo stesso tempo trasmettendo una certa autorità.
Insomma, una figura che sa essere attualmente rilevante in un Ministero pieno di confusione.
«Salve, sono venuto qui per discutere riguardo alcuni permessi ministeriali» afferma Draco, serio e composto.
Malfoy ha un certo fascino e un rigore di cui è sempre stato noto: lo sguardo penetrante, l'aria da nobile e la voce pacata e pregnante. Non è una persona facilmente manipolabile adesso, e quel suo portamento rigido lo rende impenetrabile.
Un ottimo occlumante e anche un ottimo direttore: non c'è veste migliore per Malfoy che ai piani alti.

«Mi dica, c'è qualcosa che non le torna?» domanda il Ministro, tenendo lo sguardo fisso su di lui per ascoltarlo.
«Secondo le riforme ministeriali, signor Howard, determinati livelli dell'istituzione possono richiedere di operare e visitare presso la prigione di Azkaban. In quanto direttore del secondo livello pretendo di fare visita ad un detenuto, o meglio...ad una detenuta»
L'uomo annuisce alle sue parole e corruga leggermente la fronte, invitando Draco a sedersi vicino la scrivania.
«Lei sa che non è possibile fare visite abituali a determinati detenuti, vero? So già a chi si riferisce, alla signora Smith, ma non le posso dire che sia possibile entrare»
«Vorrei sottolineare che l'incarcerazione della signora Smith è stata immediata, con una singola convocazione presso il Wizengamot, quindi con una pratica totalmente differente dalle solite che si sono avute qui al Ministero»
«Nuove leggi e procedure, lo sa. Soprattutto per quanto riguarda crimini indicibili»
«Le nostre leggi garantiscono che i funzionari del ministero possano richiedere uno specifico e limitato numero di visite presso Azkaban»
Draco sembra irremovibile, non vuole uscire da lì finché non gli sarà dato modo di andare a trovare la moglie.

PUREBLOOD || She deserves betterWhere stories live. Discover now