𝐗𝐗𝐗𝐕𝐈𝐈

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⚠️⚫: Attenzione, sono presenti scene violente!

Gocce d'acqua risuonano in un assordante ticchettio, come se delle lancette di un fastidioso orologio si muovessero in una stanza vuota.
Tic e Tac, Tic e Tac.
In maniera snervante, ripetitiva.
Una ad una colano ad una distanza di tempo ben precisa e giungono sulla fronte di Esme insistentemente, facendola sentire frastornata e nervosa.
Mugola mentre è arricciata contro la parete e cerca di dimenarsi con le proprie gambe, scuotendo la testa e sperando che quella sensazione nauseante dell'acqua si possa interrompere.

Emilio Salgari e Mary Shelley un tempo parlarono di questa terribile tortura babbana, nata in Cina e destinata a provocare danni psicofisici alla persona che subisce questo scempio.
Questa terrificante idea con l'aiuto della magia dà modo alla donna di non poter scampare da quel cadere ripetitivo dell'acqua, che viene mosso tramite un incantesimo.
Stringe gli occhi sotto la benda che li ricopre e cerca di sfogare la sua frustrazione con dei gemiti colmi di dolore.
Non è la prima volta che attuano quel genere di tortura, da quando è giunta tra le mura di Azkaban non fa altro che soffrire.
Prima di mettere piede nella propria cella, le guardie le hanno spiegato come si sarebbe svolta la sua permanenza in carcere visto che lei è ritenuta da tutti una strega unica.
Per via delle sue capacità merita un trattamento speciale, fatto appositamente per tenerla debole e priva di energia.
Agli altri maghi basta sequestrare la loro bacchetta, per lei ci vuole ben altro.

La parte peggiore è che ogni singolo gesto doloroso non è mai portato al punto di farla morire proprio per via del suo marchio, che porterebbe le persone che hanno attuato quel piano a morire con una sofferenza maggiore.
La portano allo stremo, facendola semplicemente star male e volendo far collassare il suo corpo su sé stesso.
La mancanza di cibo, di luce, di aria e di condizioni igieniche decenti sono solo una parte delle atrocità che sta subendo.
Il tutto è stato messo in atto molto in fretta proprio perché una persona come Esme è difficile da indebolire.
La sua magia e la sua forza sono così grandi che si ha bisogno di stratagemmi per farla soffrire al meglio.

Bisogna ammetterlo: è stato un terrificante piano progettato alquanto bene.
Non è una punizione, ma è la loro vendetta contro una donna così importante e di rilevanza nel mondo magico.

Sono passati pochi giorni dal suo ingresso in quella cella, eppure le sembra passata un'eternità.
Le hanno fasciato completamente le mani, legandole e bendando le dita, così saldamente da non darle modo nemmeno di poterle muovere di un singolo millimetro.
Una benda è legata sui suoi occhi e non ha modo di vedere nulla, nemmeno la luce fioca trapelare dalla lanterna del corridoio.
Sul suo collo è inciso il suo numero da detenuta, accompagnato da un paio di rune: Nauthiz e Uruz affiancano il codice 124.
Appare anche assurdo il significato simbolico delle rune, la prima indica sofferenza, oppressione, incapacità di agire ed indica una prova davvero difficile da superare: è l'oscurità che segue la luce.
La seconda, invece, è stata accidentalmente disegnata rovesciata e ciò fortifica un certo simbolismo, in quanto sarebbe rappresentativa di violenza, insensibilità, abuso e la cattiva salute; rabbia e frustrazione sono delle emozioni dominanti e ci si sente stanchi e spaventati.
Non le è permesso nulla, solo vivere e ciò non le è molto di gradimento.

Un forte rumore di serratura rimbomba nella sua celletta stretta e si rannicchia temendo il peggio per sé, sapendo che non le aspettano certo carezze e baci.
«È arrivato il momento della penitenza, Smith»
Trema da capo a piedi quando sente quelle parole provenire dalla classica guardia spregevole, ormai conoscendo bene cosa accade ogni volta che riceve quel comunicato.
Ormai sono circa sette giorni che subisce pene infernali.
Viene fatta alzare bruscamente e continua a piangere come una bambina, venendo trascinata via in un posto che nemmeno vede, che lei nemmeno conosce.
L'acqua ha finalmente smesso di scorrere sulla sua fronte, ma adesso le aspetta qualcosa di peggiore.

PUREBLOOD || She deserves betterWhere stories live. Discover now