𝐂𝐗𝐈

915 39 9
                                    

Potete leggere questo capitolo ascoltando l'ultima canzone aggiunta nella playlist Spotify di PUREBLOOD (trovate il link in bacheca, su ig o nella cartella drive in bio) - la canzone è "Je te lasserai des mots" di Patrick Watson

Se i libri potessero parlare,
racconterebbero di due giovani amici
pronti per innamorarsi.

Se i fiori potessero parlare,
racconterebbero di due giovani
sbocciati assieme.

L'amore può mutare, ma non distruggersi.
Tutto si trasforma, è la natura.
Esme e Draco ne sono l'esempio, vi sono stati momenti davvero duri per loro, hanno temuto di perdersi, hanno temuto sia la vita che la morte, ma nessuna delle due è stata capace di separarli.
Potremmo azzardare a dire che il loro amore è invidiabile, che esistono rare coppie così unite, a sfiorare la perfezione.
Imperfetti e perfetti così come sono.

A colmare quell'amore vi è Scorpius, una piccola stella brillante che ha segnato le loro vite; illumina il buio dei loro cuori, rallegra i loro animi, e così puro e dolce colma ogni vuoto.
Non hanno avuto bisogno di generare un bambino per avere un figlio, si è genitori quando si ama abbastanza e si decide di prendersi cura di questa nuova creatura. Un figlio è semplicemente una scelta, la più grande e importante di tutte, ma rimane tale.

Mamma è colei che ti stringe al petto quando piangi, che si preoccupa fin troppo per la tua salute quando non ne hai bisogno, che ti strappa un riso facendoti il solletico; mamma non è colei che ti porta in grembo.
Papà è colui che ti aiuta a fare i primi passi, che ti prepara una zuppa calda quando hai la tosse, che ti legge una favola per farti addormentare; papà non è colui che dona il suo seme.
Mamma è Esme, papà è Draco.

Scorpius è felice di essere il loro figlio, anche se a momenti può risultare noioso per un bambino vivace come lui, che vuole sempre più libertà e vuole scoprire il mondo circostante.
Due persone che ripongono in lui non solo fiducia, ma anche aspettative e preoccupazioni, ma va bene così.
Lui si sente amato, quando è al sicuro e ne è consapevole, e sa di potersi fidare ciecamente della sua famiglia. Può raccontare e dialogare a cuore aperto, loro ascolteranno e cercheranno sempre di comprenderlo.
Deve solo sopportare una madre troppo apprensiva e un padre abbastanza esigente, ognuno ha i suoi difetti.

Oggi è domenica, precisamente una bella domenica di maggio ed è un grande giorno per Scorpius, ci saranno gli ultimi allenamenti prima della partita ufficiale di baseball dei bambini.
Varie scuole di Charleston si sfidano per un campionato e il piccolo non vede l'ora di mostrare le sue doti da battitore. Si è dedicato molto a questo sport, si è tenuto in forma e assieme al suo amichetto Marcus si è ben informato sul gioco, sulle partite dei grandi giocatori per apprendere al meglio alcune tecniche. Sembra innamorato di questa attività.
Forse sarà una delle cose che più gli mancherà una volta finite le elementari e arrivato ad Hogwarts.

«Mamma, andiamo o facciamo tardi! Oggi ci sono le ultime prove e non posso mancare» sbuffa mentre Esme finisce di preparare il suo zainetto con qualche colpo di magia.
«Fagiolino, non uscirai senza la maglietta di ricambio, l'acqua e un po' di frutta, se ti viene un calo di pressione come farai?»
Il bambino rotea gli occhi al cielo e si posa contro il frigorifero con le braccia incrociate al petto: «Non chiamarmi in quella maniera bruttissima».
«Ma da piccolino ti piaceva, fagiolino» mugola poco contenta di quella risposta sgarbata e gli lascia un bacio sulla testa bionda.
«Ero un bambino piccolo, adesso sono grande, mamma»

A lei viene da ridacchiare quando fa così, lo sa che sta crescendo ma proprio non riesce a smettere di strapazzarselo tutto, e poi quel soprannome è così carino e le ricorda un sacco i suoi primi momenti da neonato, in cui sembrava davvero un minuscolo fagiolo.
Draco ha appena finito di farsi la doccia e si è vestito pronto per andare con loro, visto che vuole anche lui assistere a quegli ultimi allenamenti.
Ogni tanto, quando possono, rimangono ad attendere sugli spalti il figlio, per dargli il loro supporto e ammirarlo mentre, crescendo crescendo, raggiunge i suoi obiettivi desiderati.

PUREBLOOD || She deserves betterWhere stories live. Discover now