𝐗𝐗𝐗𝐈

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Quel weekend a Brighton è finito troppo presto per i loro gusti.
La parte bella di tornare a casa, però, è rivedere il loro amato Scorpius; non riescono a stargli lontano.
Si materializzano presso casa di Jasper e Mary e bussano alla loro porta, contenti anche di rivedere quei due nonni. Sentono qualche rumore, delle risatine e poi vengono accolti dalla madre di Esme.
«Oh, cari, eccovi!» esclama con un sorriso gentile, abbracciando entrambi e invitandoli poi ad accomodarsi in casa.
Entrano dentro e seguono il vociare che proviene dal salotto, intuendo che l'uomo e il nipote si trovino lì.

«Di nuovo, di nuovo!» batte la mani il bambino, attirato dalla bacchetta di Jasper che lo intrattiene facendo qualche fuoco d'artificio sul soffitto.
Guarda lo spettacolo incantato e gli occhioni chiari luccicano come se fossero due stelle.
«E ora ecco un bel drago!» con un effetto magico crea uno di quegli animali incantati, fatto solo di luci e abbastanza grande da avvolgere il bambino e farlo roteare attorno a lui.
Scorpius lancia un urletto contento e continua a ridere e gioire stupefatto.
Esme e Draco sussultano per via di quel caos, ma rimangono piacevolmente stupidi da quel piccolo show. Vedono come Jasper tiene molto al nipote e vedono quanto sia bravo a renderlo felice.

«Non badateci, fanno sempre i matti» ridacchia Mary ma con dolcezza, andando a recuperare dalla cucina un vassoio che aveva precedentemente preparato per il piccolo.
Una bella merenda è quello che ci vuole nel bel mezzo del pomeriggio. Nel frattempo i genitori si avvicinano a lui e immediatamente balza in piedi, contento di vederli.
«Mamma, papà!» esclama facendosi abbracciare da entrambi e sorridendo felice.
«Eccolo il mio bellissimo fagiolino» mugola Esme, dando poi un grande bacio al figlioletto, su quella guanciotta morbida.
«Ed ecco qui la super merendina merenduccia del mio magico nipote!»
La nonna raggiunge il salotto con un grande piatto in mano, colmo di cose buone da fargli assaggiare: un bicchiere di succo alla pesca, dei biscottini alle mandorle e un paio di tramezzini al prosciutto.

Quei due genitori non hanno da dire nulla, sanno bene che il figlio sta estremamente bene con quei nonni, e si rendono conto che lo viziano anche un po' troppo.
«Mamma, non è trop-»
«Esme Smith, zitta! Niente è troppo per il mio fagiolino» si siede vicino Scorpius sul tappeto e poggia sul tavolino il vassoio «Deve crescere forte come i suoi nonni»
Draco si copre la bocca con il dorso della mano, preso da innumerevoli risate, e non si permette di dire mezza parola. Mary posa un bacio sul capo del nipote e lascia che lui mangi tutto quello che vuole, coccolandolo nel frattempo con qualche carezza sulla schiena.

La coppia si va a sedere sul divano vicino Jasper e osserva la donna più grande alle prese con Scorpius, che teneramente afferra quel piccolo panino triangolare con le sue paffute manine. Lo addenta, muove i piedini coperti da delle calze colorate, e osserva la nonna con tenerezza, grato per tutto l'affetto che gli dà.
«Ci siamo divertiti a fare qualche incantesimo, sapete?» domanda la mamma di Esme con un sorrisetto soddisfatto.
«E siamo andati spesso al parco!» continua Jasper.
«Sono venute a trovarci Ginevra e Suzanne ieri, e hanno cucinato una cena buonissima. Vero, fagiolino?»
Il bambino annuisce e mangia un biscotto, venendo poi pulito sulla boccuccia da Mary.
«Anzi, ci hanno chiesto di vederci tutti insieme una di queste sere, sarebbero contente di passare del tempo con voi»
«Magari, purtroppo siamo stati troppo impegnati con il lavoro» storce la bocca Esme, dispiaciuta per tutto ciò che hanno sempre da fare.
«Possiamo liberarci da lavoro settimana prossima, così stiamo tutti assieme» propone Draco, volendo a sua volta rivedere quelle due zie così carine «E possiamo anche invitare Andromeda»

Si accordano su una possibile cena di famiglia e il piccolo nel frattempo ha anche finito la sua merenda, segno che è il momento di poter tornare a casa.
Devono anche sistemare un po' di cose, preparare la cena, quindi è bene non fare troppo tardi. Prendono il figlio per mano e lo sentono mugolare scontento, volendo stare qualche altro minuto con i nonni.
«Dai, piccolino, domani starai di nuovo con loro» lo rassicura Esme, sorridendogli e vedendolo subito abbracciare i nonni teneramente.
Li saluta per bene e dopo che anche la coppia si è congedata sono pronti ad andare via. Si materializzano presso la loro dimora e sospirano leggermente stanchi.
Sono stati in vacanza, certo, ma avrebbero voluto riposarsi per altro tempo.

PUREBLOOD || She deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora