𝐋𝐈𝐕

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Un soffio caldo esce dalle narici di Harry, che osserva l'atmosfera invernale fuori la finestra della propria cucina.
«Tutto bene, tesoro?» mormora Ginny mentre si avvicina piano al marito, posa una mano sulla sua schiena e bacia la sua spalla.
«Sono molto preoccupato, a dire il vero» sospira «Draco ultimamente è molto strano e al Ministero stanno sparendo un sacco di documenti di Esme»
La donna avvolge le braccia al petto e corruga la fronte, sentendosi altrettanto scossa, riconosce, infatti, la gravità della situazione e vorrebbe essere più d'aiuto.
Purtroppo non lavorando in quel postaccio non può fare molto, ma cerca almeno di supportare il compagno al meglio.

«Ho il sospetto che alcuni funzionari c'entrino qualcosa, o meglio... è scontato, ecco» riprende a parlare il moro «E poi, ricordi quella cena che abbiamo fatto qualche mese fa?»
Lei annuisce e lui continua: «In quel posto ho sentito qualcuno parlare in maniera sospetta».
Ginny lo osserva e rimane un attimo a pensare a qualche idea utile per aiutarlo, magari le potrebbe venire in mente qualcosa di utile.
Infatti, dopo un po' ecco che lo guarda complice: «Prova ad entrare di nuovo lì. Entra di nascosto dentro e cerca qualcosa, magari fatti aiutare da Ron ed Hermione».
Harry accenna un sorrisetto, soffocando anche una risata, e si volta verso la moglie: «Lo sai che ti amo, vero?».
«Stai facendo solo metà del tuo dovere» lo prende in giro, beccandosi poi un bacio sulle labbra.

Anche se può sembrare una stupida bravata, forse la donna ha sul serio ragione ed è la cosa migliore da fare. Sa bene che dovrà stare attento, che potrebbe essere rischioso, ma è un'idea tanto folle quanto giusta.
Bisogna anche ammettere che c'è ben poco da fare, che ormai le ha provate tutte assieme ai suoi amici e nulla è stato efficace.
Le lettere, i reclami, le discussioni con alcuni funzionari, non sono serviti e adesso devono riversarsi in questo stratagemma quasi infantile.
Purtroppo la questione "Esme" si fa sempre più difficile.
E così fa, segue il consiglio della moglie.

Ha avvisato i suoi due amici di ciò che è stato pensato e assieme elaborano un veloce e pratico piano per potersi addentrare in quella villa maestosa.
Sanno che è abbastanza rischioso e, soprattutto, son ben consapevoli che se venissero scoperti potrebbero avere una bella denuncia.
Ma non possono permettersi di esitare e non tentare questa opzione.
La loro amica è ancora in carcere a marcire, mentre Draco iniziano a vederlo fin troppo distaccato e strano.
Cerca anche di evitare quei tre e sembra che voglia cambiare la sua quotidianità.
Sospettano che ci sia qualcosa di fin troppo insolito e che potrebbe minare all'uscita di Esme da Azkaban.

«Se non troviamo niente potrei esplodere» mormora con un sospiro Ron, poco prima di entrare in quella dimora.
Teme di non trovare nulla e nessuno, di andare lì e uscire a mani vuote.
«Cerchiamo di essere positivi, io ho la sensazione che qui vi sia qualcuno di sospetto» risponde Harry.
Hermione annuisce e incrocia le braccia al petto, volendo credere nelle parole dell'amico.
E poi, ormai, non hanno molto su cui sperare e ogni cosa potrebbe essere buona per aiutare Esme. Magari lì ci sarà qualcosa che farà svoltare tutto.

Si materializzano fuori il grande cancello di quella maestosa villa e si guardano attorno furtivi.
Utilizzano un incantesimo di invisibilità insegnato dalle zie di Esme durante il loro ultimo anno a scuola così da non farsi scoprire e son pronti.
Per fortuna hanno avuto delle dritte da donne così abili in qualsiasi tipo di magia.
Si addentrano silenziosi e si guardano attorno.
Tutto è estremamente quieto, le luci dell'ingresso e della cucina sono accese eppure non vi è nessuno.
Devono stare attenti a non fare alcun rumore o sbattersi da qualche parte.
Il respiro si blocca nella loro gola e nemmeno fiatano per paura di essere scoperti e di far fallire quel piano.
Un passo dopo l'altro, cauti, senza respirare, ad occhi spalancati.

La coppia segue Harry verso il seminterrato in cui era finito mesi prima, supponendo – o meglio, augurandosi – che in quella tarda ora ci siano di nuovo quelle persone sospette.
Percorrono un lungo cammino e i loro cuori sembrano aver cessato di battere per l'ansia di fare troppo rumore.
Ancora altri passi, lenti e decisi, le iridi vagano per il corridoio con le palpebre ben aperte.
Ed ecco che sono arrivati proprio lì, l'occhialuto punta un dito contro la porta che ben si ricorda e notano un leggero luccichio provenire dal bordo inferiore di essa.
C'è qualcuno lì dentro.
Odono delle voci e cercano di fare molta attenzione.
L'ansia sembra inghiottire i loro corpi e si augurano di essere giunti non invano, sperando che possano sentire qualcosa di interessante; sarebbe davvero una delusione non scoprire nulla quest'oggi.
Eppure Harry sente che quel piano andrà a buon fine, che riusciranno questa volta a combinare qualcosa.
Sarà forse stata la fiducia trasmessa dalla moglie o il semplice presentimento, questo non lo sa, ma ha sensazione che qualcosa deve succedere.

PUREBLOOD || She deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora