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1° aprile 2010 – Ministero della Magia

I polmoni di Esme si riempiono di aria, prende un respiro profondo, eppure finisce per bloccarsi in gola. Le mani vengono strofinate contro le proprie cosce e stringe gli occhi per poter rimanere lucida, calma. È in anticipo nell'ufficio del marito, prima di dover presentarsi davanti la corte del Wizengamot.
Entrambi sono scossi da quella denuncia, increduli per quanto sembri surreale.
Non sembrano normali le parole pronunciate in quella lettera e sembra un grosso scherzo assurdo. Si parla di eventi accaduti troppi anni addietro, per giunta eventi che sono serviti per salvare il mondo magico.
Esme non è una criminale, ma sembra che vogliano farla passare per un pericolo incombente, come qualcuno di pericoloso per la società.

«Io non so che pensare, Draco...» deglutisce e va immediatamente a stringerlo, afferrando la sua camicia e sbuffando contro il suo petto.
Le parole non riescono ad uscire dalle labbra e non sa nemmeno cosa dirà davanti alla corte e cosa si sentirà dire. Per fortuna il marito sarà lì con lei, a prendere le sue parti, ma spera sia sufficiente per poter scampare chissà quale pena.
Non sa nemmeno cosa immaginarsi vista già la situazione a dir poco assurda.
«Non lo so nemmeno io, ma spero non sia una pena troppo grave» storce le labbra e accarezza i suoi capelli, mentre la guarda perso, smarrito nei suoi pensieri e nelle sue preoccupazioni «Hai salvato tutti noi, fatina...tu sei nata per questo, tu sei la nostra salvatrice»
Posa la fronte contro quella della moglie e prende un grosso respiro, tenendo gli occhi chiusi per qualche istante: «Non voglio che tu perda il tuo lavoro Esme, ma-».
«Ma è quello che succederà, lo so...»
Draco si stacca leggermente dal suo volto e poi accarezza le sue guance, sentendosi fin troppo rammaricato: «Non volevo tutto questo, tu non lo meriti».
«Promettimi solo che mi starai vicino, qualsiasi cosa accada»
«Certo che lo farò» le sorride per rassicurarla e le posa un bacio sulle labbra «Cercherò di esporre la mia posizione al meglio, mostrerò ogni documento e-»
«E non so se sarà abbastanza e lo sai anche tu. Hanno in mente qualcosa o non avrei ricevuto tale denuncia»

E le parole di Esme sono vere.
Se fosse stata un'accusa normale, giustificata, avrebbero trovato facilmente una via d'uscita, ma sembra che qualcosa non stia andando, che vogliano incastrarla. Ed è palese, ne sono consapevoli, ma cercano di sperare in qualche conseguenza non troppo grave.

«Dalla tua parte hai le prove, però. Hai la lettera di Silente, hai le prove per aver sconfitto il Signore Oscuro. Insomma, hai tutto»
Draco strofina un palmo della mano contro l'altro e sbuffa, sentendosi ogni minuto più agitato.
La pelle sembra arricciarsi per lo spavento, la bocca è secca, la fronte gronda di sudore.
Odia quando la moglie è vittima di momenti negativi, quando soffre.
Non è normale l'accanimento nei suoi confronti e sembra che quel mondo magico ce l'abbia con lei, nonostante sia colei che è riuscita a proteggere chiunque.
La sua mente è affollata da preoccupazioni, vorrebbe entrare dentro quella corte e urlare a gran voce di lasciar stare la sua Esme. Lei non merita quel trattamento.

Anche la giovane donna teme il processo.
Si siede su una comoda sedia davanti la scrivania e si stringe nelle sue stesse spalle.
«Le mie Antenate avevano ragione...» mormora abbassando lo sguardo e strofinando una mano contro il proprio braccio, così da scaricare l'agitazione «Forse questo sarà il mio dolore»
«Se il tuo dolore è solo la perdita del lavoro, amore mio, mi dispiace dirtelo ma sarei ben contento così» si avvicina alla moglie e si mette seduto al suo fianco, afferrando le sue mani e cercando di farsi forza a vicenda.
«Vorrei tornare indietro, Draco, quando tutto andava bene»
Gli occhi di lei si chiudono e si sente frustrata, colma di troppi pensieri.
Quel periodo difficile si sta prolungando per troppo ed è incredula per tutte le pessime situazioni che continuano a susseguirsi.

Finirà mai tutto ciò? Potrà smetterla di preoccuparsi?
Lo spera, eppure sa bene che dovrà patire ancora altro.
Esme merita di meglio, merita di più, ma sembra che il mondo non voglia capirlo.

PUREBLOOD || She deserves betterTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon