𝐋𝐗𝐗𝐕

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Non c'è niente di più bello e piacevole che leggere qualcosa sotto l'ombra di un gazebo, con il sole che illumina i fiori sbocciati e una tazza di spremuta all'arancia fresca tra le mani.
Ed è così che passa quel pomeriggio di luglio, in totale tranquillità, mentre la moglie è fuori con il figlio per fare delle compere.
La sera dovranno recarsi alla festa di compleanno di Harry e lei ha ben pensato di prendersi un vestito nuovo e fare due passi nel centro di Londra con il figlioletto come adorava fare, e il marito si è mostrato molto contento del suo sentirsi meglio, del suo essersi ripresa ciò che apparteneva alla sua quotidianità.

Sfoglia il vecchio diario che ha in mano e corruga la fronte nel leggere tutti quegli incantesimi per lui nuovi ed estremamente particolari.
Draco ha compreso che non può agire di nuovo con le vesti dell'omicida mascherato e per compiere l'ultimo atto di vendetta deve rifarsi a qualcosa di più subdolo e meno evidente, qualcosa che possa sicuramente non destare sospetti, dopodiché si sentirà libero e non farà più nulla, se lo è promesso e sa bene che questa promessa la manterrà.
E poi, una volta ucciso Lucius si è liberato di tutti coloro che hanno fatto del male alla sua Esme, quindi non dovrà sul serio preoccuparsi più di nulla.

Nel leggere quelle pagine nota la bravura ma anche la follia del nonno di Esme, che aveva personalmente inventato ed esperimentato quel tipo di maledizioni. È qualcosa che non si trova nemmeno nei libri più segreti e proibiti di qualche biblioteca, è pura magia nera e demoniaca.
Trova davvero di tutto tra le quelle pagine e riconosce la grande astuzia della nonna di Esme, che per quanto era più posata era palese il suo interessa e la sua capacità in tutto ciò che è occulto.
Offerte, riti, pozioni maledette, tutto incredibilmente affascinante.
Ma deve trovare qualcosa di adatto, che faccia pensare ad una morte naturale e indolore, non gli interessa della difficoltà di quegli incantesimi, sa di essere un mago eccellente, e vede che vi è ogni singola istruzione data in maniera minuziosissima.

Le pupille si fermano su un rito in particolare, sembra perfetto, corruga la fronte e lo rilegge più e più volte con attenzione: "Per morte naturale e improvvisa", ecco il suo titolo.
Probabilmente è il più complesso tra quelli letti, pieno di sacrifici e di complessi incantesimi da ripetere in varie lingue antiche, ma è letteralmente ciò di cui aveva bisogno.

"La vittima colpita morirà nella notte, il cuore si fermerà e non vi saranno tracce magiche alla fine dell'incantesimo. La morte apparirà come data da cause naturali."

E continua a leggere curioso, anche qualche appunto scritto frettolosamente dalla donna e dall'uomo.

"Non è reversibile.
Attenzione alle offerte"

E poi ancora altre parole strane e misteriose.

"Magia demoniaca, attenzione alla presenza maligna!"

Un sorriso compiaciuto si dipinge sul volto di Draco e sembra fremere dal desiderio di compiere quel rito immediatamente, ma purtroppo non gli è possibile, deve procurarsi gli ingredienti giusti e trovare il giorno adatto per farlo e il luogo consono.
Deve organizzarsi per bene, non deve agire in maniera poco prudente e questo perché la maledizione deve andare a buon fine e comprende anche la difficoltà nel fare quel genere di magia.
Finalmente si sente contento per la prima volta dopo due anni, leggero, libero.
Deve solo trovare il modo di essere libero per qualche ora una sera e prendere ogni ingrediente per svolgere alla perfezione il rito.
Poi sarà tutto finito, non dovrà più mentirle né preoccuparsi e né avere quel mostro di Lucius Malfoy ad intralciare le loro vite.

Si alza dalla poltroncina in vimini e ritorna dentro casa, mette al suo posto il diario e va a farsi una doccia, a breve torneranno a casa moglie e figlio e devono prepararsi per la festa. Sa già che potrà godersela.
L'acqua calda passa per il suo corpo e sorride mentre si rilassa sotto quel getto estremamente piacevole, che bagna la pelle mentre il vapore lo avvolge completamente.
Quando esce dal bagno, però, sente delle voci famigliari parlare con tono alto ed euforico.
«Draco, Draco, devo farti vedere il nuovo vestito!»
A quanto pare, mentre lui era sotto la doccia, i due son tornarti a casa e lei già non vede l'ora di indossare quel bellissimo abito.
Adesso che si è ripresa non solo psicologicamente, ma soprattutto fisicamente, è più convinta di voler sfoggiare qualche bellissimo vestitino.

PUREBLOOD || She deserves betterUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum