CAPITOLO 46

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CAPITOLO 46
Non mi aspettavo che Justin ieri avesse accettato l'invito di mio fratello e invece, l'ha fatto, e adesso mi trovo già pronta ad aspettare che arrivi, Allie non ci sarà, ancora non capisco il motivo per cui non c'è mai, sembra che inventi scuse una dopo l'altra, ma ha detto che aveva una cena con i suoi genitori, non so.
Indosso un vestitino verde con dei fiori piccoli di colore bianchi, una cintura nera di pelle in vita e i capelli sono sciolti e scendono lungo la mia spalla, ancora non me la sono sentita di indossare il vestitino che mi aveva regalato, lo indosserò qualche altra volta.
Sono già pronta da circa mezz'ora, anche se loro dovrebbero arrivare tra venti minuti, ma non riuscivo a starmene con le mani in mano.
Mi trovo in camera mia quando ad un certo punto sento suonare il campanello, decido di alzarmi dalla sedia per andare ad aprire ma dalla voce di mia madre mi accorgo che già ci avesse pensato lei, sarà arrivato Marcus, ma appena entro in cucina capisco di aver sbagliato, era Justin.
Lui si presenta a mia madre e quando mi vede sorride, era davvero bello, come sempre tra l'altro.
"Lei è mia figlia Chloe." dice mia madre.
"Già ci siamo presentati." Le risponde.
Arriva anche Kate e si salutano.
"Signora ho portato una torta per voi dove la posso mettere?"
Non ci credo che stia succedendo davvero, se è un sogno svegliatemi, la cosa positiva è che quando dovrò presentarlo come mio fidanzato dovrò evitare le presentazioni.
Naturalmente scherzo.
Mia madre aiuta Justin a posare la torta in frigorifero.
"Io finisco di cucinare, Chloe perché non porti a vedere la casa al nostro ospite?"
Perfetto, non poteva andare peggio di così.
Gli faccio segno di seguirmi e lui lo fa, faccio segno a Kate di venire con me, ma lei non lo fa, che bello vedere che lui mi ascolta e la mia sorellina no, poi gliene dirò quattro.
Lo porto a vedere il salone e lui sembra molto attento a guardare i quadri, quasi come se li stesse studiando, in realtà non so nemmeno da chi siano stati fatti.
Poi passiamo alla camera dei miei genitori, la vecchia camera di Marcus e la camera di Kate, e dopo un po' arriviamo alla mia.
"E così questa è la tua camera."
Dice lui entrando e camminando avanti e indietro esplorandola.
"Si è così."
Vedo che si ferma anche qui a guardare le pareti, ma questo non era un quadro, era una foto.
"È tuo padre?" Mi domanda ed io annuisco.
"Sembra simpatico."
Per un attimo mentre continuava a girovagare per la mia stanza, non posso fare a meno di vedere quanto gli stesse bene quella camicia, gli stava alla perfezione.
"Chi lo avrebbe detto che Marcus fosse tuo fratello." Dice interrompendo i miei pensieri.
"Dove l'hai conosciuto?"
Gli domando.
"Ad una festa in spiaggia alla mia vecchia casa."
Non sapevo che Marcus andasse a divertirsi, pensavo che passasse tutto il giorno con la sua amata Allie, ma non è così a quanto pare.
Ad un tratto si siede sul mio letto, e mi guarda subito negli occhi.
"È comodo!"
Esclama lui sorridendo.
Poi si morde il labbro ed io distolgo lo sguardo pensando a quanto desidererei baciarlo.
"Sarebbe davvero bello starsene su questo letto con una bella ragazza."
Sapevo che scherzava, ma allo stesso tempo un brivido lungo la schiena mi assale.
"Perché non te la trovi?"
Gli domando, e capendo subito che fosse una domanda dettata dalla gelosia, mi porto una mano avanti alla bocca.
Lui si avvicina alla mia mano, sono completamente persa nei suoi occhi quando in pochi secondi toglie la mano dalla mia bocca
"L'ho già trovata" mi dice sussurrando.
Avvicina le sue labbra alle mie e quando lui indietreggia tenendomi per i fianchi e continuando a baciarmi, capisco che voleva andare sul mio letto.
Avevo tantissima voglia di lui, anche se in questi giorni ci siamo avvicinati, a livello fisico non siamo ancora stati insieme da dopo quella volta nel fienile, e sento che sia io, che lui non vediamo l'ora che accada.
Ma per quanto lo desideri non posso fare finta di non sapere che in cucina c'è mia madre con mia sorella e che a momenti arriverà Marcus.
"Justin fermo." Gli dico io staccandomi.
"Cosa?" Mi domanda con un'aria da finto tonto.
"Sai che non possiamo."
Lui, che era rimasto seduto sul mio letto, continua a guardarmi, fin quando poi non si stende del tutto sbuffando, e non so perché ma vederlo sdraiato sul mio letto mi fa sorridere, e lui se ne accorge.
Ecco che sentiamo il campanello, adesso sarà sicuramente Marcus.
"Eccomi già siete tutti qui!"
Esclama entrando.
"Noi abitiamo qui sei tu quello in ritardo."
Scherzo dandogli un bacio sulla guancia in modo del tutto naturale dimenticando che ci fosse anche Justin, infatti dopo questo gesto faccio finta di niente, e gli altri si salutano tra di loro.
Mia madre porta il cibo a tavola, e chi poteva mai stare seduto vicino a me? Justin.
Lui e mio fratello sono molto in confidenza, mi domando se lui sia al corrente di quello che combina, perché se lo fosse, non credo che lo inviterebbe a casa nostra.
"Che lavoro fai Justin?"
Gli domanda mia madre.
"Sono proprietario di un bar."
"Quì sei da solo?" Mia madre continua a fargli domande, e l'unica cosa che so di lui è che detesta rispondere, ma vedo che a mia madre risponde molto volentieri.
"Si, sono da solo quì."
Non so nemmeno se ha una famiglia, se è in buoni rapporti con loro, non so nulla.
Mentre continuiamo a cenare e mentre mia madre continua a fargli tantissime domande, io non posso non notare quante volte lui si giri verso di me nonostante si trovasse al mio fianco.
"Chloe ma cos'hai? Ti vedo un po' pensierosa"
Mi domanda mia madre, cavolo ovvio che sono pensierosa, non vedo l'ora che finisca questa serata.
"Nulla mamma, sono solo un po' stanca."
Questa è la prima cosa che mi viene in mente, non potevo mica dire che non ne potevo più di quella situazione a tavola, anche se non stava succedendo nulla di spiacevole, ma ero molto a disagio.
A un certo punto Justin prende il suo telefono in mano, ed io che non riesco a farmi i fatti miei, non posso fare a meno di sbirciare.
Vedo che entra su whatsapp, ed indifferentemente cerco di leggere il nome della persona con cui stava parlando, e vengo subito assalita da una bruttissima sensazione quando sul suo schermo leggo il nome: "Lauren."
Mi aveva detto che non l'aveva più vista, e che non era andato a stare da lei, ma sicuramente questa sarà una delle tante cose che mi nasconde.
Dopo aver letto il suo nome non sono riuscita a leggere ciò che le stava scrivendo, ma va bene così.
Istintivamente decido di spostarmi un po' più in là con la sedia, e fortunatamente non se ne accorge nessuno, questo è quello che penso, ma non è così.
È proprio Justin ad accorgersene, e con la sedia si avvicina di nuovo a me.
Ad un certo punto sento una certa pressione sulla mia coscia nuda, e mi accorgo che lui ci aveva poggiato la sua mano iniziando ad accarezzarmi.
Il battito del mio cuore inizia ad accelerarsi e la voglia che avevo di lui si fa sempre più forte, ma non potevo fare a meno di pensare che lui e l'oca si sentino.

Bacio d'ingannoOnde histórias criam vida. Descubra agora