CAPITOLO 52

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CAPITOLO 52
Il mattino seguente sono distrutta, ho passato una nottataccia, sarò riuscita a dormire solo per un'oretta, ero assalita dai troppi pensieri, e lo sono tutt'ora.
Non credo che possa raccontare questa storia a Carrie, non me lo perdonerebbe mai che non le abbia detto nulla e che addirittura il mio ipotetico ragazzo abbia coinvolto suo fratello, no, non lo farebbe.
Justin non ha provato nemmeno a scrivermi su whatsapp, come se si fosse subito arreso, senza darmi nemmeno una spiegazione.
Apro l'armadio, non so cosa indossare, non ho voglia di fare nulla, per un attimo fisso il vestito che mi ha regalato, fino all'altra sera pensavo di metterlo insieme a lui, adesso vorrei solo strapparlo tutto.
Prendere delle belle forbici affilate e tagliarlo in mille pezzettini che mi renderebbe davvero soddisfatta.
Lui non è innamorato di me, non posso fargliene una colpa.
Solo chi è innamorato sa veramente che vuole quella persona al suo fianco con tutto se stesso, mi piacerebbe davvero che quella persona sia io, ma evidentemente non è così, il suo amore non sono io.
Il suo amore è se stesso, il mio amore è lui.
Decido di andare a fare un bagno a mare, apro l'armadio e prendo un costume e un completino a caso e sono pronta, non c'è niente di meglio del mare per poter stare da sola con i miei pensieri.
Prendo il mio telo mare, e mi incammino verso la spiaggia, per fortuna questo lato non è affollato, posso starmene tranquilla.
Dopo aver sistemato le mie cose in spiaggia, entro subito in acqua, faccio un bel tuffo per bagnarmi i capelli e nuoto spostandomi un po' dalla riva.
Adesso che sono abbastanza lontana posso girarmi verso la spiaggia, ed è una bellissima sensazione vederla da questo punto di vista, non c'era nessuno, solo io e il mio telo mare.
Decido di avvicinarmi un altro po' alla riva, non si può mai sapere, e mentre nuoto non posso non notare le bellezze che si trovavano sott'acqua.
Sentire l'acqua del mare a contatto con il mio corpo mi da sempre una sensazione piacevole, è come se mi capisse e mi tirasse su il morale, almeno non mi fa sentire sola.
Dopo una bella nuotata, mi sa che andrò a prendere un po' di sole, mi stendo sul mio telo mare e chiudo gli occhi.
Spero di addormentarmi almeno un po', ma questo non succede, soprattutto perché all'improvviso mi sento chiamare.
"Chloe!"
Era Justin.
Come ha fatto a trovarmi?
Lui viene verso di me, ed io che mi trovavo ancora sdraiata, decido di sedermi.
"Dobbiamo parlare."
Mi dice lui, indossava gli occhiali da sole, non riuscivo nemmeno a guardarlo negli occhi.
"Come hai fatto a trovarmi?"
Gli domando mentre viene a sedersi anche lui sul mio telo.
Toglie i suoi occhiali da sole, e i suoi occhi erano stanchi, era strano, come se fosse dispiaciuto per qualcosa, non so se era una parte la sua o se davvero avesse passato la notte in bianco per ciò che stava succedendo tra di noi.
"Me ne parlasti tu, che da piccola quando avevi qualcosa che non andava, venivi sempre su questa spiaggia."
Giusto, lo avevo dimenticato, perché non gli avevo mai raccontato cos'era quel "qualcosa che non andava" e per fortuna, non me l'ha mai chiesto.
"Chloe, quello che è successo ieri "
Lo interrompo subito.
"Justin tu dal primo momento non mi hai mai raccontato niente di te! Potevi semplicemente raccontarmi la verità, ma non l'hai fatto!"
Questo è quello che penso, lui si tocca il collo, chiudendo gli occhi, mi pone una domanda.
"Sei mai stata innamorata per davvero?"
Mi domanda, ed ecco che mi torna in mente ciò che mi disse Carrie, che con Michael non era amore.
Non sapevo cosa rispondere, da una parte mi veniva di dirgli "Si, di te", dall'altra parte non potevo far finta di niente.
"Io si, sai?" Mi risponde.
Perfetto, non mi importa di sapere la storiella di lui e una sua ex, secondo me sarà Isabelle.
"Quando non si è innamorati, la felicità dell'altra persona, non viene prima della tua, non ti importa l'altro cosa pensa di te, perché non ti importa del giudizio di una persona che non ami."
Si avvicina a me, guardandomi negli occhi.
"Quindi gli dici tutto, senza timore che possa perdere la stima nei tuoi confronti."
Non capisco dove voglia arrivare.
"Ma quando sei innamorato, tutto cambia, inizi a farti due domande sulla persona che sei, e ti chiedi, se vada bene per la persona che ami.
Ma se la risposta è negativa, se tu sai che la persona che ami potrebbe avere brutte considerazioni di te, vai in paranoia, e fai un passo indietro, ed è quello che ho fatto, Chloe."
È fermo seduto al mio fianco, non si avvicina e non si allontana.
"Io non credo che tu saresti fiera di me, però decido di fare un passo avanti, perché proprio in questi momenti ti rendi conto, che l'amore che provi per quella persona, puó andare oltre le mille paranoie."
Lui si avvicina e guardandomi negli occhi mi sussurra: "Ti amo."
Mi manca il fiato, tutto mi sarei aspettata da parte sua, ma tranne questo.
Un'ondata di emozioni mi travolge, tutto è in silenzio, troppi pensieri nella mia testa, ma nulla è più importante di ciò che mi aveva detto.
Lui mi bacia, ed io mi lascio baciare, una nuova sensazione si accende in me, il suo amore sono io, come lui lo è per me.
Mi stacco da lui, e mi alzo in piedi.
"Questa volta voglio sapere tutto di te."
Incrocio le braccia in posizione di chiusura, e si alza in piedi anche lui.
"Chloe, spiegarti tutto sarebbe impossibile... ma sai quel detto, tieni gli amici vicini e i nemici ancora più vicini? Ecco, questo è quello che abbiamo fatto io e Daniel, era molto in pericolo."
Mi sta confessando che lui e Daniel hanno iniziato a frequentare un brutto giro, come se non lo sapessi, ma almeno l'ha confermato.
"Justin io non sono d'accordo, è pericoloso."
Gli dico mentre prendo il mio telo mare e lo sistemo.
"Chloe, tu non sarai mai in pericolo questo posso assicurartelo."
Almeno su questa so che non mente, non credo che permetterebbe una cosa del genere.
"Però Daniel si."
"Ti ho detto che su Daniel non sai niente."
Ma scherza? Vuole insegnarmi lui a conoscere Daniel?
"Cosa dovrei sapere?"
Gli domando.
"Non spetta a me parlare delle sue cose."
Questa non è la prima volta che cerca di far andare Daniel dalla parte del torto.
"Però spetta a te incriminarlo?"
"Cosa? Incriminare? Sei tu che incrimini me, io ti dico solo le cose come stanno."
Continuo a non capirci nulla.
"Ma si può sapere cosa fate? Uccidete? Spacciate? Che cazzo fate!"
Mi innervosisco e inizio a camminare verso casa mia, con lui al mio fianco che continua a parlare con me.
"Niente di queste due cose, derubiamo su commissione."
Non ho mai sentito una cosa del genere.
"Andiamo a derubare ad alcuni appartamenti per quel coglione di Trevor."
Prima lo chiama coglione e poi va a derubare per lui? Perfetto.
Continuiamo a camminare verso casa mia, ma ad un certo punto veniamo sorpresi da qualcuno.
Era mio padre.

Bacio d'ingannoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora