CAPITOLO 78

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Esco fuori dal ristorante, mi giro a destra, mi giro a sinistra, ma non riesco a trovarlo, la sua auto era ancora lì quindi non è andato via.
Vengo assalita da mille pensieri e avverto la forte sensazione d'ansia che mi ha trasmesso Don Trevor; prima la paura negli occhi di Justin, mi ha fatto capire che la situazione è peggio di ciò che pensavo.
Decido di seguire il mio istinto, conoscendolo sarà sceso giù in spiaggia, percorro subito le scale sperando di trovarlo, ed infatti riesco ad intravederlo in lontananza che si dirigeva verso il mare.
''Justin fermati!''
Gli urlo invano, ma niente, non si ferma e non sembra deciso a farlo, continua a camminare senza nemmeno voltarsi nonostante mi stesse sentendo, così raggiunge la riva.
''Justin fermati un attimo!''
Gli urlo più forte e si gira di scatto.
"Cosa vuoi Chloe?''
Urla a sua volta.
Il suo tono di voce è nervoso e i suoi occhi sembrano assetati di rabbia, questa volta non sembrano cambiare guardandomi.
''Perchè scappi in questo modo? Almeno parliamone!''
Gli dico cercando di prendergli le mani.
"Non mi toccare! Non c'è niente di cui parlare, non è il momento adatto, devo pensare a risolvere questa situazione di merda da solo, come lo sono sempre stato!''
Esclama togliendo le mie mani dalle sue.
Si accascia per terra dandomi le spalle e porta le ginocchia al suo petto, come è suo solito fare quando si trova in queste situazioni, come se si mettesse sulla difensiva, non posso fare altro che sedermi dietro di lui, senza invadere i suoi spazi in questo momento, ma per fargli capire che ci sono aspettando che si calmi.
Dopo un po' si alza, e senza neanche guardarmi inizia a camminare come se volesse lasciare la spiaggia.
Mi alzo anche io, ma adesso mi sento un'idiota, non può prendersela con me delle scelte che fa, ha deciso lui di conoscere queste persone, che se ne assumi le conseguenze!
Decido di seguirlo senza urlargli contro, tanto sicuramente starà andando verso la macchina, infatti è così, ma una delle cose che mi lascia senza parole è che non si volta neanche un attimo per vedere se lo stessi seguendo o meno, come se non gli importasse che io possa restare quì da sola.
Raggiungiamo la macchina, neanche il tempo di mettere la cintura che già parte.
"Tu alla festa non verrai, andrò da solo, devo risolvere un paio di cose.''
Dice tutto ad un tratto, interrompendo l'interminabile silenzio che si era insidiato tra di noi.
"Sono d'accordo sul fatto che tu voglia risolvere, ma vorrei stare al tuo fianco.''
''Non se ne parla! Non mi va di farti immischiare in queste situazioni.''
Adesso sembra esser tornato in sè, come se avesse riflettuto su cosa fare, su come comportarsi con quella persona.
So benissimo che lui non voglia immischiarmi in queste cose, so anche che quelle persone sono pericolose, mi assumo tutte le responsabilità su cosa potesse succedere domani alla festa, ma vorrei restare al suo fianco.
"Voglio esserci domani Justin. Voglio che tu senta la mia presenza, voglio che tu stia tranquillo e che capisca che non sei solo.''
All'udire di queste parole distoglie gli occhi dalla strada rivolgendomi uno sguardo, sembra avere un'espressione diversa rispetto a prima, come se la rabbia avesse lasciato il posto alla tristezza.
"Mi piacerebbe tanto Chloe, ma penso che sia meglio evitare."
"Non mi importa, voglio che tu accetti questa cosa, altrimenti verrò da sola."
Se non dovesse accettare andrei direttamente alla festa senza il suo consenso.
"Sei incredibile Chloe, sei incredibile!"
Esclama, e poi posa la sua mano sulla mia gamba e guardandomi negli occhi aggiunge:
"Non immagini quanto ti amo."
Mi dilungo verso di lui per dargli un bacio, mi stacco subito per non distrarlo, meglio evitare dal momento che ci trovavamo su un'autostrada con macchine a più di 100km/h, ma capisco che vuole fermarsi non appena inserisce l'indicatore di direzione, infatti mi accorgo della presenza di un autogrill.
Cerca un'area di sosta per camper e ferma l'auto.
Mi guarda negli occhi e con un sorrisino da idiota mi pone una domanda:
"Non mi va più di guidare sai?"
"L'ho notato, ti è venuto sonno?"
Gli domando facendo la finta tonta.
"Non proprio, prova ad indovinare."
Ho già capito dove vuole arrivare, ma mi diverte scherzare in questo modo.
"Vuoi andare in bagno?"
"Vedi un bagno da queste parti?"
Si gira intorno come per cercare un bagno che in effetti non c'era.
"Si, in autogrill c'è di sicuro."
"Esatto, ma quì siamo in un area di sosta per camper, non in autogrill."
Continua a divertirsi lui, ed io gli do modo di continuare, voglio che stacchi un po' la mente dai problemi che ha.
"Allora come mai non ti va più di guidare?"
"Ritenta Chloe, sarai più fortunata."
Mi dice con un occhiolino, e a quello non riesco a resistere.
Mi dilungo nuovamente verso di lui per dargli un bacio, mi mantiene la testa verso se stesso in modo da non poter tornare al mio posto, continuiamo a baciarci e decido di andare a sedermi su di lui allargando le gambe.
Spinge il suo sediolino più indietro per stare più comodi ed ecco che sento il suo pantalone gonfio a contatto con le mie mutandine avendo il vestitino all'insù.
Inizio a muovermi su di lui con le sue mani che mantenevano il mio bacino, inizio ad ansimare mentre continuo a baciarlo come se fosse la prima volta.
"È per questo motivo che non avevi più voglia di guidare vero?"
Gli domando all'orecchio sotto voce iniziando a muovermi più velocemente.
"Si, finalmente hai indovinato."
Gli sbottono la camicia ed inizio a baciare i suoi addominali scolpiti, ho voglia di lui.
Mi sposto dal suo corpo per poter slacciargli la cintura, gli spingo giù le sue mutande ed ecco che il suo membro eretto mi fa capire quanta voglia avesse di me.
Si avvicina verso di me e togliendomi le mutandine le lancia in fondo alla macchina, prendendomi per i fianchi mi fa avvicinare nuovamente al suo membro, lo infilo dentro di me e inizio a muovermi come prima, con le sue mani che stringevano il mio culo.
Mi avvinghio forte a lui dimenticando che fino a poco tempo fa ero a rincorrerlo su una spiaggia, ansima, ansima così forte da far diminuire la velocità dei miei movimenti, andando più piano per sentirlo meglio, ma lui non sembra essere d'accordo quando all'improvviso inizia a muoversi anche lui, controllando anche me con la presa delle sue mani.
Tra un gemito e l'altro vengo, con Justin che cerca di tapparmi la bocca con la sua lingua, ci trovavamo pur sempre in un'area di sosta per camper, e c'erano persone che dormivano, anche se eravamo lontani potevano pur sempre sentirci.
Subito dopo aver raggiunto l'orgasmo, inizio nuovamente a muovermi su di lui, riesco a dedurre dai suoi occhi quanto stia godendo in questo momento, ed io insieme a lui, porto le mie mani sul sediolino per dedicarmi completamente a Justin, ed ecco che raggiunge anche lui l'orgasmo.
Resto sopra di lui, sento il suo cuore che batte insieme al mio, i nostri respiri profondi si confondono mentre mi passa una mano tra i capelli, ed è così che ci addormentiamo, stretti l'uno con l'altro.

Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now