CAPITOLO 3

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CAPITOLO 3
Torno in camera di Carrie, si era appena svegliata e aveva iniziato a prepararsi.
"E quel coglione dell'amico di tuo fratello dovrebbe essere un figo? No dimmelo, perché se dovesse essere un figo allora hai una concezione davvero strana di questa parola."
Dico a Carrie senza nemmeno darle il buongiorno.
"Chloe cosa è successo per essere già agitata a prima mattina?"
Mi domanda la mia amica con un'espressione del tutto scioccata.
"L'amico di tuo fratello mi ha versato il caffè senza avvisarmi che fosse amaro! E quando gliel'ho fatto notare non ha avuto nemmeno il minimo buonsenso di giustificarsi, anzi! Se ne stava lui e quello stupido giornale  senza neanche rivolgermi uno sguardo."
Mi sa che sto davvero esagerando.
"Chloe, con il termine figo mi riferivo solo ad una visione estetica, ma nel complesso non lo conosco, mio fratello sa sicuramente molte più cose di me, ma persino lui dice di non conoscerlo molto."
"Guarda che non gli ho chiesto niente! Mi sono solo lamentata del suo orribile caffè.''
Purtroppo quando la giornata inizia male, per me è la fine, resto nervosa per tutto il giorno.

Torno a casa e dopo aver salutato mia madre e mia sorella, decido di passare in città per fare un po' di spesa.
Il supermercato che si trova in città è stato il luogo d'incontro da piccolina con il mio primo fidanzatino Eric, avevo solo 8 anni e tutti i giorni quando andavo a fare la spesa con mia madre, speravo di incontrarlo con sua madre, e la maggior parte delle volte accadeva davvero.
Quando ho raccontato la storia a mia madre mi ha confessato che si mettevano d'accordo molte volte  per farci incontrare, ed io che fino a quel momento pensavo che fosse stata solo casualità!
Poi con il tempo io ed Eric ci siamo distaccati, ma ci siamo incontrati all'età di 15 anni e abbiamo avuto una relazione "adolescenziale", lui è stato la mia prima volta, e per quanto possa volergli bene, non è che la mia prima volta mi sia piaciuta, non mi riferisco alle sensazioni fisiche... ma bensì a quelle emotive, infatti avrei preferito più emozioni, le cosiddette "farfalle nello stomaco" ma purtroppo non ci sono state.
Siamo stati insieme finché non ho compiuto 17 anni, poi non l'ho più visto e nemmeno più sentito, se dovessi vederlo per strada probabilmente non lo riconoscerei nemmeno, ma credo che come non ci sia rancore da parte mia, non ci sarebbe nemmeno da parte sua.
Al supermercato compro il minimo indispensabile, tanto più tardi sicuramente ci tornerà mia madre, adesso devo solo tornare a casa, mettere il costume e andare al mare.
Eccomi finalmente, il momento tanto atteso, mi tuffo a mare e ogni volta vorrei non tornare mai più sulla terra ferma.
Quest'acqua cristallina mi permette di vedere benissimo i vari animali marini, e più mi allontano dalla riva, più incontro pesci di ogni specie.
Amo questa sensazione, amo sentirmi libera, amo sentirmi me stessa, e il mare mi fa sentire così, non saprei farne a meno.
Dopo tutto il pomeriggio passato in spiaggia ad entrare ed uscire dall'acqua per cercare di abbronzarmi un po', decido di tornare a casa e prepararmi all'uscita di stasera che avevo organizzato con Carrie la scorsa notte, abbiamo deciso di andare ad un nuovo pub che ha aperto in città, per mangiare un buon panino.
La mia abbronzatura ancora non è ben definita, anzi non lo è per niente, quindi il vestitino nero che avevo preparato, lo indosserò un'altra sera, ha una scollatura dietro la schiena e una piccola scollatura avanti, quindi sarà bellissimo accompagnato da una collana.
Stasera opto per un vestitino a pois, abbastanza semplice, lo indosso e vado da Carrie, fortunatamente lei ha la macchina quindi possiamo spostarci senza problemi.
Appena arrivate al pub ci accomodiamo e senza perdere tempo, decidiamo di ordinare i panini, avevamo davvero molta fame.
"Quindi ti sei incrociata nel bel Justin" dice Carrie mentre mangia il suo panino.
"Bel Justin un cavolo, è un egocentrico a cui non ho dedicato neanche più un pensiero da questa mattina."
Le dico io convinta, i ragazzi che credono di essere chissà chi, non li ho mai sopportati.
"Come vuoi mia cara, buon per te."
Cosa vuole dire con questo buon per me? Evidentemente davvero c'è qualcosa che non mi ha detto.
"Cosa vorresti dire?" Le chiedo.
"Chloe nulla, te l'ho già detto stamattina, non è che io sappia qualcosa di lui, anche se sembra essere abbastanza strano."
Sembra che voglia allontanarlo da me a tutti i costi, e non riesco a capire il perché.
Dopo il pub decidiamo di non tornare ancora a casa, ma di fermarci ad un bar per bere qualcosa, quindi ci torna in mente di andare al "nostro bar", lo chiamiamo così perché ci siamo sempre andate, da piccole a bere i cappuccini le cioccolate ecc, e da grandi a bere i cocktail.
Ci accomodiamo e dopo 10 min senza che noi avessimo ordinato niente, il cameriere viene e ci porta da bere due Sex on the beach.
"Mi scusi ma noi non abbiamo ordinato niente." Avverto al cameriere.
"Signorina sono da parte di quei ragazzi laggiù" ed indica un tavolo.


SPAZIO AUTRICE

ECCO CARRIE, L'ATTRICE BARBARA PALVIN.

ECCO CARRIE, L'ATTRICE BARBARA PALVIN

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