Bacio d'inganno

CAPITOLO 22

CAPITOLO 22

"Si sta bene qui vero?" Mi chiede.
"Si, davvero si sta benissimo, da quanto tempo vivi qui?"
Ho deciso di fargli questa domanda perché adesso che ci penso, quando gli scorsi anni frequentavo, una volta ogni tanto questa spiaggia, non ho mai fatto caso a lui, e questa casa mi sembra che fosse abbandonata.
"Mh, mi sembra da Novembre."
Ecco, infatti avrà fatto aggiustare lui questa casetta.
"Volevo una casa vicino al mare, anche piccola così va bene, tanto sto solo io."
La ragazza dell'altra sera era una delle tante a quanto pare, e anche l'oca giuliva.
"L'altro giorno non mi hai risposto, quanto resterai qui?"
Perché ci tiene a sapere questa cosa?
"Andrò via i primi di settembre."
Gli rispondo, e lui mi guarda, sembra che voglia avvicinarsi, sento un brivido che mi attraversa tutta la schiena, ma resta al suo posto.
"Quindi cosa c'è tra te e questo Tyler? Non sapevo fossi fidanzata."
Mi chiede, e porta gli occhi al cielo per la centesima volta.
"Non sono fidanzata, è un ragazzo che ho conosciuto qui."
Questa volta anche io porto gli occhi al cielo.
"Non trovi che il cielo di notte sia meraviglioso? Starei qui tutta la notte, si sta veramente bene."
Può di certo starci, ormai questa è la seconda volta che invita gente a casa e non si fa vedere.
Ad un certo punto, mi accorgo che anche adesso sembra che voglia avvicinarsi, e infatti si sposta venendo a sedersi vicino a me.
"Da qui penso che il cielo si veda meglio, lì la palma mi limitava la visuale." Ride lui.
Vedo che lui decide di bagnarsi i capelli, quindi va con la testa sotto e quando risale se li tocca, ed io sento di nuovo quel brivido lungo la mia schiena, cerco di non guardarlo per non iniziare a fare dei brutti pensieri.
"Usi il bagnoschiuma a cocco?"
Mi chiede, avrà sentito il mio odore.
"Si" rispondo io, ormai la situazione era un po' critica, iniziavo a sentirmi un po' a disagio, ed è raro che io mi senta così.
"Non ci posso credere, lo uso anch'io."
Questa è un'altra cosa che io e lui abbiamo in comune, infatti anch'io sentivo un odore di cocco intorno a lui, anche le scorse volte.
"Chloe.." interrompe il silenzio all'improvviso.
"Dimmi" gli rispondo, non so cosa voglia dirmi.
"Mi ha fatto davvero piacere che prima volessi ascoltarmi, nonostante mi avessi detto che non ti andava di stare appresso la mia testa, lo apprezzo tanto."
Vedo che continua a ricalcare quella frase che gli ho detto ieri sera, sembra essere uno che le cose se le leghi al dito, o magari è un suo punto debole che nessuno si interessa a lui.
"Ma figurati, a me farebbe piacere ascoltarti, vorrei sapere cos'è che ti rende così..." e non mi veniva la parola, volevo dire così stronzo, ma stavo per dire anche così triste, perché lui era tutte e due le cose.
"Così come?" Ripete lui riprendendo la frase.
"Così giù di morale."
Fortuna che mi viene questa cosa in mente.
"Chloe, nella mia testa ci sono tantissime cose, che non mi portano ad essere felice come vorrei, tutto qui."
Ho capito che non vuole rivelarmele e va bene così.
"Mi sa che è meglio che torniamo dagli altri, Carrie si starà chiedendo che fine abbia fatto."
Dico io e lui mi guarda.
"Ma Carrie sarà con quel tizio non credo che stia pensando alla fine che tu ipoteticamente avresti fatto."
Risponde lui ridacchiando.
Potevo restare ancora, il problema è che stavo iniziando a sentirmi davvero a disagio, quindi decido di uscire e di rivestirmi.
"Aspetta, almeno fatti prendere un asciugamano." Mi dice lui alzandosi in piedi nella jacuzzi, e mentre sta per uscire, ci ripensa.
"Chloe io vado a prenderti l'asciugamano, tu per favore potresti andare in cucina a vedere se c'è ancora della vodka?"
Mi chiede, è tutto molto strano, vuole di nuovo evitare che io lo veda di spalle, sarei anche disposta a dirgli di no per guardarlo, ma credo non ne valga la pena, voglio solo tornare in spiaggia, quindi decido di ascoltarlo e vado in cucina.
Lui si veste di nuovo, anzi si rimette solo la camicia, aveva ancora il costume sotto, me ne accorgo perché entrando in cucina aveva bagnato tutto il pavimento.
"C'è ancora la vodka." Lo informo io.
"Ah perfetto, vado a prenderti l'asciugamano."
Va in camera sua e nel frattempo mi prendo un bicchiere d'acqua.
Appena mi giro, mi accorgo che Justin era arrivato e mi aveva preso l'asciugamano, era fisso di fronte a me, mi guardava in modo strano, i suoi occhi penetravano dentro ai miei, facendo sì che le mie sensazioni arrivassero a toccare il cielo con un dito. Fa qualche passo, avvicinandosi per darmi l'asciugamano, la prendo ma lui torna indietro anzi, si avvicina sempre di più a me, non capisco cosa stia succedendo, non capisco il perché, so soltanto che il mio stomaco sta andando a farsi fottere per quanto stia provando mille emozioni in una.
"Non andare, stai ancora un po' appresso alla mia testa."
Mi dice lui, io resto pietrificata, non riesco a dire niente, sento solo il mio cuore che sobbalza nel mio petto.
Mi passa una mano sul viso delicatamente, e mi guarda dritto negli occhi, vedo che si avvicina ancora di più a me, mi sento così impacciata che non riesco nemmeno a muovermi.
"Il tuo profumo mi fa impazzire."
Non so cosa fare, da un lato sento che vorrei spostarmi, ma allo stesso tempo desidero con tutta me stessa che non smetta e che continui ad essere sempre più vicino a me.
Ecco che posa delicatamente le sue labbra sulle mie, sapevo che lo avrebbe fatto ma nonostante ciò sento una fitta al cuore, fino a pochi secondi fa mi sentivo a disagio, ma appena ha poggiato le sue labbra sulle mie, la sensazione di disagio è sparita facendo prevalere la sensazione del mio cuore che batteva disorientato all'interno del mio petto.
Inizio a sentire anch'io il profumo del bagnoschiuma al cocco che utilizzava anche lui.
Infila la sua lingua all'interno della mia bocca, sembra scontato dire che le nostre lingue diedero il via ad un bacio molto appassionato, ma fu così, in questo momento non riesco a pensare a nient'altro che a lui.
Smette di baciarmi per un attimo, e mi guarda negli occhi, io gli sorrido e ricomincia di nuovo, e passiamo un bel po' di tempo a baciarci.