CAPITOLO 71

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Lascio alle spalle la porta del bagno non appena mi chiudo a chiave, quelle parole non fanno altro che ronzarmi in testa, probabilmente mi starò impressionando ma non so, la situazione è molto strana, come sempre.
I miei amici stanno continuando a giocare, li sento ridere, fortunatamente Carrie non ha insistito per sapere cosa avessi, perché sicuramente le avrei raccontato una bugia, e si sa, odio mentirle.
Ma per esserne sicura, devo fare solo una cosa, entrare in camera di Daniel e cercare qualche indizio, magari Justin sa che nasconde qualcosa e me lo avrà detto come una specie di codice, devo assolutamente provarci.
Apro la porta del bagno molto lentamente, decido di chiuderla per far pensare che mi trovi ancora lì, dopodiché inizio a camminare sulle punte dei piedi, per non farmi sentire da nessuno, mi dirigo quindi, verso la camera di Daniel.
Apro la porta nello stesso modo in cui ho chiuso quella del bagno, molto lentamente, cercando di ridurre al minimo ogni singolo rumore.
Mi accascio subito a terra, portando le spalle verso la porta ormai chiusa, e osservo tutta la stanza, ci sono tre armadi, in uno dovrò pur trovare qualcosa.
Inizio a rovistare nel primo armadio, senza creare confusione, non devo lasciare nessuna traccia e in un attimo mi sento come in un film, ed in questo caso io starei facendo la parte del ladro.
Magliette, camicie, calzini, riesco a trovare solo queste cose, ma decido di non arrendermi, in fondo sono solo al primo, ma non appena apro il secondo, mi accorgo che è lo stesso anche qui, non sembra esserci niente di interessante, nè tantomeno nel terzo.
Credo che la frase "scheletri nell'armadio" sia come sempre, solo una metafora, anche se ho voluto scavare fino in fondo, per esserne sicura, ma se raccontassi questa storia a qualcuno, mi prenderebbero per pazza.
Ormai si staranno chiedendo che fine abbia fatto, penso sia meglio tornare di là.
Cerco di rimettere tutto in ordine, e per fortuna credo di esserci riuscita, in fondo non è che abbia rovistato ovunque, ma semplicemente nell'armadio.
Decido di fare un ultimo tentativo accasciandomi per terra e controllare sotto al letto, ma anche questo tentativo, rivela essere invano.
Procedo verso la porta e non appena decido di dare un'altra occhiata alla camera per vedere se avessi sistemato tutto, mi accorgo che c'era una giacca sul letto; inizio ad andare in panico, la giacca era lì, oppure l'ho messa io?
Ho paura di combinare un casino, se l'avessi messa io e la lascerei lì, Daniel capirebbe di sicuro che ci sia qualcosa che non va, anche se l'avesse messa lui ed io la poserei, se ne accorgerebbe.
Credo che la scelta migliore, sia quella di posarla sull'attaccapanni, potrei giocarci la carta che magari penserà che si sia dimenticato di prenderla.
Mi avvicino all'attaccapanni e sistemo la camicia, ma la mia attenzione viene catturata dalla stessa busta che oggi pomeriggio Daniel aveva avuto dagli amici.
Ho un po' timore a prenderla in mano, una volta che avrò conosciuto il contenuto di quella busta, tutto potrebbe cambiare, e mi domando: sarò pronta a conoscere la verità?
Probabilmente non cambierà niente e continuerò ad avere gli stessi dubbi di sempre, ma ovviamente scelgo di sì, è normale che io voglia conoscere la verità, qualunque essa sia.
Mi avvicino lentamente per prendere finalmente la busta, il mio battito cardiaco si accelera sempre di più, in sottofondo riesco a sentire gli altri che continuavano a parlare pensando che io mi trovi ancora in bagno.
Apro la busta ed ecco che ho tutto chiaro...

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