CAPITOLO 59

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CAPITOLO 59
In macchina non mi degna di uno sguardo, continua a guidare e non riesco nemmeno a capire se mi stia portando a casa mia o a casa sua.
"Dovresti mettere un cerotto."
Gli dico io cercando di rompere il ghiaccio, ma nulla, lui rivolge uno sguardo alla sua mano e poi torna a guardare la strada.
Capisco subito che mi stava portando a casa sua, e infatti mi risollevo subito.
Scende dalla macchina, e si dirige verso l'entrata, senza rivolgermi una parola.
Io lo seguo, e vedo che entra subito nel bagno a lavarsi le mani, il sangue scorre, è davvero tanto, e non si riesce a capire se sia solo sangue suo o anche di Tyler, l'hanno fatta veramente grossa.
Adesso capisco che quando ha le mani sporche di sangue in questo modo, è perché ha fatto a botte con qualcuno, come quando successe le prime volte che lo conobbi, e la cosa brutta di tutta questa storia è che non sarebbe mai stato il mio tipo.
Chiude il rubinetto del lavandino, e si guarda attraverso lo specchio, me ne accorgo perché ero dietro di lui, era nervoso, lo era molto.
"Si può sapere perché non me l'hai mai detto?"
Mi domanda innervosendosi.
"Te l'ho detto che ci baciammo."
Gli rispondo io.
Lui si dirige verso di me e mi guarda.
"Perché non mi hai detto che ha messo le mani nelle tue mutande?"
"Justin ma cosa cazzo dici? Ti ho detto che non gliel'ho permesso, non è arrivato nemmeno a toccarmi!"
Gli urlo in faccia.
"Ed io dovrei credere a te o a lui? Non è da me fidarmi ciecamente di una persona!"
Torna a guardarsi allo specchio, il sangue dalla sua mano non si fermava.
"Ovvio che devi credere a me! Non lo conosci nemmeno, ha rovinato questa serata per dispetto appunto perché ho scelto te e non lui, lo capisci?"
Lui continua a lavare via il suo sangue, ed io vado in cucina, a prendere la valigetta da pronto soccorso che vidi qualche giorno fa, e come sempre mi ritrovo a fasciargli la mano.
Lo so che l'ha fatto per me, ma questa cosa che prende a botte la gente, non mi piace, ma questo non è il momento giusto per poterglielo dire.
Quando ho finito con la sua mano, va a sdraiarsi sul divano, perché mi ha portato qui se non ha voglia di parlarne?
Vado da lui, e gli tolgo il telecomando dalla mano.
"Dobbiamo parlarne, devi fidarti di me."
Lui non mi guarda, ma poi si avvicina a me.
"Chloe..."
Dal sul tono di voce, capisco che sta per dirmi qualcosa che non mi piacerà, ma  sempre meglio della sua scena muta!
"Come faccio a sapere se sia vero?"
Ma davvero preferisce credere uno sconosciuto che a me?
"Justin come fai a credere ad uno che non conosci? Ma poi anche se fosse successo qualcosa, tra me e te non c'era assolutamente niente!"
Lui si alza dal divano.
"Ah no? Guarda che già eravamo stati a letto!"
"Nel fienile"
Gli correggo io.
E lui si avvicina verso la finestra.
"Beh è uguale, nei miei pensieri eri già mia."
Tutto ad un tratto si scioglie, la mia rabbia, la mia paura di perderlo, tutto.
In questo momento mi ha dato più certezze di quante ne ne abbia date fin'ora.
Mi avvicino a lui, e lo abbraccio da dietro.
"Ti amo."
Lui mi guarda, mette la mia ciocca di capelli dietro al mio orecchio e mi bacia.
E finalmente capisco che si sta sistemando tutto.
Mi risveglio il giorno dopo, nel suo letto, per fortuna si è sistemato nei migliori dei modi, ma quando prendo il mio telefono trovo un messaggio su whatsapp che già mi fa passare il sereno.

Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now