CAPITOLO 34

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CAPITOLO 34
Restiamo lì, sul fieno, completamente nudi e sudati, senza dirci nemmeno una parola, mi trovo con la guancia sul suo petto, lui mi accarezza delicatamente il viso, non so se mi pentirò di ciò che è appena successo, so soltanto che adesso non voglio pensarci, voglio godermi il momento, anche se probabilmente da un momento all'altro qualcuno della famiglia di Theodore potrebbe aprire la porta del fienile, e trovarci in questo stato, non mi importa, non stavo così bene da tantissimo.
"Profumerò di cocco per i prossimi 3 giorni". Mi dice mentre continua ad accarezzarmi il viso, e io sorrido.
È ancora notte, e non abbiamo dormito nemmeno un minuto, domani dovremo tornare a casa e quasi sto iniziando a temere che una volta che questa ''avventura'' finirà, io e lui torneremo ad essere due cose separate, con tutte le ragazze che gli ronzano intorno passerà del tempo con loro.
Al pensiero della realtà, mi irrigidisco e decido di "svegliarmi".
Mi alzo dal suo petto e mi siedo portando le coperte ad altezza seno per coprirmi.
"Cosa succede?" Mi chiede sedendosi anche lui.
"Nulla." Mento, non posso mica dirgli dei miei viaggi mentali.
"Tu vuoi sapere qualsiasi cosa di me e non vuoi dirmi cos'è che non va?" Mi guarda negli occhi.
Decido di parlare.
"Justin non so cosa c'è che non va, sono stata troppo bene con te, e questo mi spaventa."
Affermo, cercando di essere il più sincera possibile ma senza rivelargli il tutto.
"Perché dovrebbe spaventarti una cosa che ti ha fatto bene?"
Non so cosa rispondere a questa domanda, ma sono davvero spaventata.
"Anche io sono stato troppo bene con te, ma se c'è una cosa che può spaventarmi, è proprio che non so quanto tu possa star bene con me."
Rivela tutto ad un tratto.
Lui torna ad essere più vicino a me con le sue labbra.
"Se stiamo bene entrambi l'uno con l'altro, non dobbiamo essere spaventati."
Mi dice, restando a pochi cm dalla mia bocca, io annuisco sorridendo e per la prima volta, faccio io la prima mossa, lo bacio.
Lui sorride e torniamo a stenderci.
"Immagina se entrasse Theodore."
Scherza lui.
"Immagina se entrasse Isabelle."
Scherzo io, non l'avessi mai detto.
"Ma va, Isabelle mi conosce sa che non dovrebbe varcare quella porta."
Con questo cosa vorrebbe dire? L'ha fatto anche con lei qui dentro, come ho fatto a non pensarci, non si può risolvere una cosa che subito ne salta fuori un'altra, che sciocca.
Decido di starmene in silenzio per non fargli capire quanto mi avesse dato fastidio l'affermazione che ha appena fatto.
Lui ad un certo punto chiude gli occhi, decido di chiuderli anche io, per vedere se riuscirò a dormire.
La mattina seguente mi rendo conto di esserci riuscita, mi ero addormentata e tra l'altro, sul petto di Justin completamente nudi.
Lui non è più con me, non so dove possa essere andato, ma i suoi vestiti non sono più qui e mi sono svegliata con la sua coperta addosso, avrà pensato di coprirmi prima di uscire.
Per un tratto mi torna in mente che prima di addormentarci, aveva nominato Isabelle, se si trovasse da lei? No dai, sarebbe veramente irrispettoso andare dalla sua ex dopo quello che è successo questa notte, dopo che la ragazza con cui è stato si trova ancora nuda nel fienile.
Mi vesto e mi precipito fuori, ed ecco che vedo Justin, con Theodore, a mungere le mucche.
Lui mi guarda e da lontano mi sorride, mi avvicino e vado da loro.
"Buongiorno." Gli dico, ed entrambi mi rispondono.
"Dormito bene?" Mi domanda Theodore.
"Benissimo." Dico io, e Justin ed io ci lanciamo una serie di sguardi.
"Ragazzi vi dispiacerebbe prendere quella bottiglia di latte che si trova proprio lì?" Ed indica un albero.
"Vado io." Mi dirigo verso l'albero ma la bottiglia di latte non c'era, era abbastanza grande il tronco quindi lo supero per vedere se si trovasse dietro ed era lì, ma subito mi trovo verso il tronco con Justin davanti.
"Quando hai detto che hai dormito benissimo vicino a Theodore, sei arrossita non potevo resistere."
Mi dice, e mi bacia, sembrava eccitato già di prima mattina ed io continuavo a baciarlo al posto di smettere e pensare che ad alcuni metri di distanza da noi c'era Theodore a mungere le mucche.
"Portiamo la bottiglia a Theodore." Dico io staccandomi da lui, senza prendere la bottiglia.
"Ovviamente è riferito a te."
Gli dico con un tono divertito, lui prende la bottiglia e la portiamo a Theodore.
"Mi sa che è arrivato il momento di salutarci." Gli dice Justin.
"Oh ragazzi ma potete restare se volete."
Risponde così, e per un attimo già ero entusiasta nel passare qualche altro giorno qui da sola con lui senza tornare alla realtà.
"Grazie Theodore, ma abbiamo delle faccende da sbrigare, torneremo sicuramente a farti visita." Ecco la sua risposta, lui non sembra voler aspettare ancora un po 'prima di tornare alla normalità anzi, lui non vede l'ora di tornarci.
Ci dirigiamo verso la macchina insieme a Theodore ed ecco che veniamo interrotti da Robert.
"Ragazzi andate via senza salutarmi."
Dice lui scendendo le scale di casa.
"Oh aveva dimenticato ci fossi anche tu."
Dice Justin stuzzicandolo.
"Sono sicuro che Chloe invece non l'abbia dimenticato."
In effetti si sbaglia, avevo completamente dimenticato di salutarlo, anche se ho capito come è fatto, l'educazione viene sempre prima di tutto.
"Grazie per la tuta."
Gliela restituisco, e lui con un braccio mi tira verso di lui e mi parla nell'orecchio.
"Chloe non dar retta a tutto quello che ti dice Justin, non credere nemmeno ad una parola di ciò che dice, poi mi ringrazierai, comunque sei bellissima."
Al sentire queste parole già sento di stare per tornare alla realtà, già sento quanto siano differenti i mondi miei e di Justin, già sento che avvertirò ancora di più il fatto che qualunque cosa girasse intorno a lui si trattasse di un mistero, che lui non mi aiutava a risolvere.
Entriamo in macchina e ci dirigiamo, verso la "normalità".

Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now