CAPITOLO 62

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Capitolo 62
"Cosa cazzo state facendo?"
Urla Justin venendo al tavolo, era tutto rosso, sembrava veramente arrabbiato.
Eric alzandosi, sposta la sedia per cercare di sfidare Justin guardandolo dritto negli occhi.
"Tu chi cazzo sei?"
Gli domanda mettendosi quasi sulle punte, Justin è molto più alto di lui.
"Ma tu chi cazzo sei, come ti permetti di toccarla?"
Mi alzo anche io dalla sedia e mi metto tra di loro.
"Calmatevi tutti e due, Eric, lui è Justin, il mio ragazzo."
Non appena pronuncio queste parole, la faccia di Eric inizia ad essere pallida, cambia totalmente espressione, mi guarda dritto negli occhi e poi guarda lui, facendo scena muta.
"Eric?" Cerco di farlo parlare.
"Non sapevo fossi fidanzata."
Pronuncia lui.
"Mi fa piacere sapere che non dici a nessuno di esserlo."
Aggiunge Justin, non è affatto vero, lo avrei detto ad Eric senza nessun tipo di problema se ci fosse stato modo.
"Mi dispiace, non volevo."
Ecco che riconosco Eric, un ragazzo che appena capisce di aver sbagliato chiede subito scusa senza tirarsela affatto.
"Sta tranquillo, evidentemente non è colpa tua."
Gli dice Justin riferendosi senza ombra di dubbio a me.
"Ma sei di qui? Hai una faccia conosciuta."
Gli domanda Eric guardandolo meglio.
"No, sono arrivato a Novembre, mi sa che ti stai confondendo con qualcun altro."
Subito mette le mani davanti, come se avesse timore di non so cosa.
"Può darsi, vi lascio soli, buona serata e scusate ancora."
Salutiamo Eric e Justin va a sedersi al suo posto.
"Cosa cazzo ci fai qui?"
Mi domanda, è ancora molto nervoso, si vede dal suo sguardo.
"Tu piuttosto, che fai? Mi segui? Non dovevi stare con Daniel?"
Lui si passa una mano tra i capelli, si vede che non sa cosa dire e sta pensando ad una cazzata.
"Chloe, questo è il mio bar."
Oh cavolo, come ho fatto ad entrarci senza sapere che fosse suo? Non gli ho mai chiesto di farmelo vedere, aspettavo sempre che partisse da lui questa proposta, ma non era mai arrivata.
Il bar è veramente spettacolare, ci sono già parecchie persone anche se è presto, e questo mi fa capire che in tarda serata sicuramente sarà pieno.
L'arredamento è proprio nel suo stile, colori che si addicono, tutto perfettamente in ordine, in un'altra vita sarà stato sicuramente un architetto.
Le ragazze che lavorano qui sono veramente molto belle, questo mi preoccupa, che tipo di rapporto avrà con loro?
"Vieni con me nel mio ufficio."
Mi da le spalle ed io lo seguo, mi incammino con lui attraversando tutto il bar, rimanendone sempre più affascinata.
Entriamo nel suo ufficio e lui va a sedersi dietro la scrivania, sembrava molto serio e per un attimo mi sembra essere tornata a scuola, ricordo un episodio in cui fui mandata dal preside per la prima volta dopo essermi picchiata con una ragazza che pensava che il suo ragazzo la tradisse con me, cose da pazzi, ma in questo momento mi sembra di essere tornata a qualche anno fa, anche la situazione non è per niente diversa.
"Tu dubiti di me, e tu ti comporti in questo modo?"
Mi dice non guardandomi nemmeno in faccia.
"In questo modo come?"
"Come cazzo puoi farmi questo?"
Si alza dalla sedia alzando la voce.
"Ti rendi conto che ti ho vista dal primo momento che sei entrata in questo bar con quello? Ti rendi conto che ogni secondo vi guardavo sperando che non vedessi un qualcosa che mi avrebbe fatto esplodere?"
Non mi sono accorta per niente di lui, ma non ho fatto assolutamente niente di male.
"E hai visto benissimo che non è successo niente!"
Gli dico io con calma.
"Non è successo niente? Ti ha spogliata con gli occhi e tu gli hai permesso di toccarti la gamba, ma che cazzo mi dici Chloe? Non riuscivo a credere ai miei occhi, e ancora adesso non ci credo!"
"Non appena ha messo la mano sulla mia gamba gliel'ho tolta, dovresti saperlo, hai detto che mi fissavi!"
Lui si siede di nuovo, e non riesco a credere a questa sua reazione, per ora una scenata di gelosia non me l'ha mai fatta, non così.
"Chloe lasciami da solo."
Cosa vuol dire?
Mi guarda negli occhi.
"Ho bisogno di stare da solo"
"Justin ma come puoi pensare che io possa tradirti?"
Gli domando continuando a guardarlo negli occhi.
"Non ho mai provato per nessuna ciò che ho provato prima, mi sono sentito una merda, ho avuto paura."
Abbassa lo sguardo ed io gli prendo la mano.
"Paura di cosa?"
"Se mi avessi tradito, avrei dovuto dirti addio, perché non ti avrei mai perdonata, ed io ho avuto paura di questo, ho avuto paura di tornare ad avere una vita senza di te."
Mi alzo dalla sedia senza pensarci nemmeno una volta e lo raggiungo dietro la scrivania.
Lui è ancora seduto, ma essendo alto, riesco benissimo a prendergli il viso tra le mie mani.
"Ti amo Justin."
Gli dico avvicinando le mie labbra alle sue, la mia lingua è dentro la sua bocca ed io avverto la mia solita sensazione di sempre, l'amore, l'amore vero.
Lui porta le sue mani sui miei fianchi, e alzandosi dalla sedia si abbandona anche lui completamente a me.
Gli do una spinta per farlo sedere di nuovo, ed io mi siedo sopra di lui, continuando a baciarlo.
Sento le sue mani sul mio sedere, il suo tocco mi fa salire ancora di più la voglia che ho di lui.
Gli sbottono la camicia ed inizio a baciargli i suoi meravigliosi pettorali mentre lui abbandona il suo collo all'indietro; dai pettorali scendo fino a giù, fino ad arrivare al suo membro voglioso quasi quanto me.
Gli sbottono la cintura e il pantalone ed ho ancora più chiara la situazione di quanto anche lui avesse voglia.
"La porta non è chiusa a chiave."
Gli dico io a voce bassa.
"Sta tranquilla, l'ho chiusa dopo che sei entrata tu."
Mi sfilo il mio intimo da sotto il vestitino, e dopo avergli tolto il pantalone mi siedo di nuovo su di lui.
Inizio a strusciarmi contro il suo membro, finché lui non lo infila dentro di me.
Mi muovo su di lui mentre mi accompagna con le mani, mentre continuo a baciarlo.
"Sei solo mia."
Mi ripete lui ansimando.
Mi prende in braccio e mi mette sulla sua scrivania, è tra le mie gambe ed io non riesco a trattenermi, ansimo troppo forte e lui tappa la mia bocca con la sua lingua, non riusciamo a staccarci in nessun modo, in nessun senso.

Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now