CAPITOLO 12

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CAPITOLO 12
Lui rientra in macchina senza nemmeno voltarsi, ed io resto per l'ennesima volta senza parole.
Sarà che gli sguardi che ci sono stati quella sera, saranno  piaciuti solo a me, la prossima volta farò come se non esistesse, come fa lui con me.
Rimango sempre stupita dinanzi a questa sua strafottenza, dinanzi al suo voler sentirsi superiore non salutando una persona, per me si tratta solo di una grandissima maleducazione, io per strada saluto persino i cani.
Rientro dentro e continuo a festeggiare il compleanno di Brad, era molto contento ed emozionato, decidiamo di scattare le foto, poi scarta gli altri regali e la serata con lui passa così.
Torno a casa, mi tolgo i vestiti e mi abbandono in una bella doccia fredda, che mi rilassa terribilmente.
Mi metto a letto, ma non mi va di dormire, decido di riprendere un vecchio romanzo di mio padre, non l'ultimo, ma il secondo mi sa.
Il libro parla di due amanti che hanno deciso di fare insieme il giro del mondo, ma non a visitare i posti benestanti, al contrario, decidono di visitare i posti più poveri, lui inizialmente è un egocentrico infatti visitare questi posti è un'idea di lei, ma con il tempo conoscendo la realtà delle cose serie di cui si deve tenere conto, inizia a cambiare totalmente atteggiamento, diventando una persona migliore.
Questa sarà la terza volta che leggerò questo libro, e tutte le volte non mi stanca mai.
Il giorno seguente mi sveglio, ma stranamente questa volta non sembro la prima ad essersi svegliata prima di tutti, anzi, sento delle voci provenire dalla cucina, controllo l'orario e in effetti sono le 11 passate, io di solito mi sveglio alle 7 quando posso andare a correre, altrimenti verso le 9.
Cerco di capire di chi fossero quelle voci ma niente, proprio non ci riesco.
Decido velocemente di andare in bagno a prepararmi, senza perdere molto tempo, vado a lavarmi la faccia e i denti, metto il primo completino che capita e vado a vedere chi fosse a parlare con mia madre.
Entro in cucina e finalmente capisco chi era, la mamma di Eric, il mio primo ragazzo da piccolina, quello che incontravo al supermercato.
"Quanto sei cresciuta!"
Esclama, a quanto pare mia madre ha deciso di invitarla senza chiedermi se io fossi o meno d'accordo, non che non lo fossi ma avrei comunque preferito saperlo.
"Come stai Linda?"
Le do del tu, la conosco da piccolina, è come se fosse una di famiglia.
"Sto bene, guarda cosa ho portato."
Aveva portato i cornetti per la colazione, sa che ne andavo matta, ed infatti è così, la ringrazio e subito ne prendo uno e inizio la mia colazione.
"C'è una cosa che voglio dirti in confidenza."
Mi dice ad un certo punto Linda.
"Cosa succede?" Le chiedo spaventata.
"Eric qualsiasi ragazza conosce mi dice sempre la solita frase, nessuna sarà mai come Chloe, ed ha ragione."
Arrossisco a queste sue parole, in fin dei conti io ed Eric non siamo rimasti in cattivi rapporti, ma non so proprio niente su di lui, ho provato più volte a cercarlo su Instagram, ma non lo trovo.
"Come sta?" Le dico, sono davvero curiosa.
"Sta bene, ma tra poco lo vedrai perché sta per venire a prendermi." Ok, ad un tratto non sono più curiosa. Sono sempre stata a mio agio con lui, ma adesso è passato troppo tempo, non lo vedo da quando avevo 17 anni.
Ma appena decido di andare a lavarmi per bene dato che prima avevo solo lavato la faccia e i denti, ecco che sentiamo il campanello e probabilmente era lui.
Mia madre apre la porta ed io resto impassibile, era Eric, lo ricordavo molto diverso da così, è sempre stato un bel ragazzo ma adesso è proprio wow.
Lui appena mi vede corre subito ad abbracciarmi, ed ecco che il profumo è sempre lo stesso, lo usa da quando era piccolo.
"Chloe finalmente ti rivedo, dopo ben 7 anni, sei sempre più bella."
Mi dice lui guardandomi negli occhi, io sono super imbarazzata ed è strano, lui non mi ha mai creato imbarazzo, sarà stesso il fatto che non lo vedo da tantissimo.
"Dopo 7 anni era il minimo incontrarci."
Dico io fingendo che avevo in mente di incontrarlo, non sapevo cosa dire.
"Dobbiamo assolutamente parlare di tantissime cose, che ne dici se andiamo a pranzo insieme al nostro amato centro commerciale?"
Mi dice facendo l'occhialino ed io sorrido, abbiamo tantissimi ricordi li.
Decido di accettare, quindi mentre vado a prepararmi lui accompagna Linda a casa e poi passa a riprendermi.





SPAZIO AUTRICE:
ECCO ERIC.

SPAZIO AUTRICE: ECCO ERIC

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Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now