CAPITOLO 8

963 24 0
                                    

CAPITOLO 8
Era Justin, che appena mi vede esclama subito:
"Ma tu che cazzo ci fai sempre fra i piedi!"
Ha i vestiti sporchi di sangue, che scorre dal suo naso.
Ha gli occhi spaventati, ma non riesco a capire se il suo spavento sia dovuto al fatto che io lo abbia visto così, o se sia dovuto a ciò che gli è appena successo.
"Ma cosa hai combinato?" Gli chiedo spaventata anche io.
"Niente che possa interessarti."
Dice senza guardandomi negli occhi, come se gli desse fastidio la mia presenza.
Anche con il sangue al naso fa lo stronzo, questo ragazzo non so chi si crede di essere.
"Almeno prendi sti ghiacci e mettili sul tuo naso del cazzo che stai sanguinando."
Prendo dei ghiacci che erano sul tavolo nel secchiello e li avvolgo in un panno, glieli porgo in mano, e con questo gesto vedo che anche le sue nocche erano insanguinate, non li ha solo presi i pugni, li ha anche dati.
Lui mi guarda, e credo che sia la prima volta che ci guardiamo negli occhi, e non so perché sento una stranissima sensazione a cui non saprei dare un nome.
Distolgo lo sguardo e mi dirigo verso la porta.
"Ragazza del caffè." Mi interrompe, e mi giro di nuovo verso di lui.
"Grazie per i ghiacci."
Wow tutto ad un tratto ha lasciato da parte la maleducazione.
"Per favore, non dire niente a nessuno lì fuori."
Ah ecco perché mi ha ringraziata.
"Non avrei detto niente anche se non mi avessi ringraziata sta tranquillo."
Lui si porta il ghiaccio al naso e si lascia andare sul divano, ma vedo che lo poggia sulla narice opposta a quella ferita.
Decido di andare verso di lui e di aiutarlo.
"Fai fare a me."
Prendo il panno con il ghiaccio e lui stranamente non fa storie, anzi, continua a guardarmi negli occhi.
La cosa più strana è che dovrei essere io, quella ad avere paura, invece, anche non conoscendolo, dai suoi occhi leggo che è lui quello spaventato.
Non mi va di fare domande, di sapere cosa sia successo, perché sicuramente non si metterebbe a spiegare la situazione a me.
"Ecco, ho fatto, se continua ad uscire tieni premuto un altro po'." Gli dico, e lui annuisce.
Allora mi alzo e anche questa volta mi dirigo verso la porta.
"Aspetta."
E anche questa volta, lui mi ferma.
"Anche tu ti sei sporcata il vestito."
Mi avvisa lui, mi controllo e vedo di non essermene accorta di essermi sporcata del suo sangue.
"Non me ne sono accorta, caspita, non si può nemmeno nascondere, è bianco."
Sicuramente se uscirò fuori così, Carrie mi chiederà cosa mi sia successo.
"Se vuoi puoi usare il bagno."
Mi dice Justin, ma credo sia inutile, il sangue non va via facilmente dai vestiti.
"Non credo che possa andar via, il problema è che se esco fuori con questa macchia di sangue, sicuramente Carrie farà domande."
Gli dico io, lui pensieroso si guarda intorno.
"Ho un'idea, vieni con me."
Tutto ad un tratto sembra cambiare completamente espressione, me ne accorgo dal taglio che assumono i suoi occhi, sembra essere essere molto divertito, prende dal frigorifero tre promodori e inizia a tagliarli, aggiunge un po' d'olio e preparara una salsa.
"Ecco, potresti dire che ti sei sporcata preparando questa salsetta."
Mi viene da ridere, ed infatti rido, non resisto.
"Perché ridi?" Mi chiede, anche se in realtà vedo che sotto i baffi sta ridendo anche lui.
"Ma come potrebbe pensare che io mi metta a preparare una salsetta, come la chiami tu, a casa di uno sconosciuto?" E continuo a ridere.
"Beh allora puoi far finta che già c'era e che volevi gustarla."
Dice lui.
"Ma se dicessi che mi sono sporcata con il cocktail? Non sarebbe più semplice?" Domando in modo ironico.
"Allora che l'ho preparata a fare la salsetta?" Chiede lui offeso.
"E va bene, almeno fammela assaggiare per davvero."
Gli dico scherzando, ma mi prende seriamente perché fa un sorriso e mi fa accomodare a tavola.
Continuo a non capire come abbia fatto a passare da un comportamento all'altro, sembra un'altra persona, è passato da arrogante a simpatico, in cinque minuti.

Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now