CAPITOLO 83

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''Tu come fai a saperlo?''

Mi domanda in un modo del tutto aggressivo, quasi non lo riconosco, il Daniel che tanto adoravo e conoscevo, non esiste più.
È come se questa nuova parte di lui, avesse completamente coperto la sua vecchia personalità, adesso lui preferisce essere in questo altro modo, e penso che non ci siano ragioni per fargli cambiare idea, ma soprattutto per fargli capire che si sta cacciando in situazioni più grandi di lui.
"Lo so e basta, quindi adesso ti conviene dire a Carrie che verrò con te alla festa perché Justin è lì, è l'unica soluzione."
"Chloe ma ti rendi conto che mi stai ricattando?"
Mi domanda con un sorriso finto, vuole far trapelare che sia tranquillo, ma so benissimo che non lo è affatto, o meglio, il vecchio Daniel non lo sarebbe.
"Non mi interessa, sono stufa di queste prese in giro."
Gli dico per l'ennesima volta e a questo punto, lui dall'esasperazione accetta, non poteva fare altrimenti.
Ammetto che ho esagerato a ricattarlo, ma non vedevo altra soluzione, questa sera le cose cambieranno, sono sicura.
Usciamo fuori dalla camera e ci dirigiamo in cucina da Carrie con un silenzio tombale.
"Carrie, presta un bel vestito a Chloe, viene con me alla festa, ci sarà anche Justin, è opportuno che parlino."
Aggiunge Daniel con un'espressione disinvolta andando a prendere un bicchiere d'acqua, mi stupisce il fatto di quanto sembri che non sia successo nulla, chissà quante volte avrà preso in giro sua sorella in questi mesi, ha imparato davvero a recitare.
''Certo, fa bene a venire con te, deve assolutamente mandare a quel paese il tuo bell'amichetto che da quando lo conosci sta portando solo guai.''
La mia amica è dalla mia parte, ed è senza ombra di dubbio senza peli sulla lingua per far capire al fratello quanto non abbia mai condiviso l'amicizia con Justin, e nemmeno la mia relazione.
Torniamo in camera e la mia amica mi mostra i suoi vestiti, non so quale indossare, è vero che sto andando ad un compleanno ma tutto sarà purchè una festa, sarà la fine definitiva alla mia storia con Justin, ne sono più che sicura.
Tra tutti i vestiti decido di indossare un abito da sera con pizzo, raso terra chiffon, di colore blu marino scuro, è molto bello e penso che sia sprecato indossarlo in un'occasione del genere.
Decido di non farmi prestare gioielli, prendo una semplice borsetta a caso per il mio telefono e vado bene così, le mie scarpette che indosso da ieri sera andranno più che bene sotto a questo vestito.
Saluto la mia amica, e la ringrazio per tutto, in fondo è solo grazie a lei che io sto andando alla festa, senza la sua messa in scena con Daniel non avrei avuto modo di raggiungere la villa di Don Trevor non conoscendo l'indirizzo.
Io e Daniel durante il tragitto non ci rivolgiamo la parola, sembra che voglia addirittura avere ragione, ma meglio così, anche io non saprei cosa dirgli, voglio solo arrivare alla festa al più presto possibile.
Eccoci arrivati alla villa, è fuori città, su una montagna su cui si vede tutto Los Angeles, è veramente pazzesco, ma se non altro, chi oltre lui potrebbe permettersi una villa così?
Ci mettiamo in una specie di coda con l'auto, immagino che ci siano moltissime persone, da lontano riesco ad intravedere che si occupano di un auto alla volta, peggio della casa bianca.
Arriviamo dinanzi all'entrata, ci sono delle lunghe scale che dobbiamo percorrere e non appena usciamo dalla macchina, Daniel lascia le chiavi all'addetto per il parcheggio.
"Penso che dovremo entrare insieme."
Mi dice ponendomi il braccio non appena ci troviamo all'inizio della lunga scalinata.
In realtà non so se possa essere o meno una buona idea, ma voglio sperare che un briciolo di bene nei miei confronti gli sia rimasto, e proprio per questo penso che non permetterà che mi succeda qualcosa, o almeno spero, per questo decido di appoggiarmi  al suo braccio e ci incamminiamo verso l'entrata.
Prima di bussare al campanello mi accorgo di avere una grande fitta allo stomaco per la situazione, per non sapere cosa mi aspetterà una volta che varcherò quel portone, tutto può succedere, ed io in questo momento non mi sento pronta.
"Chloe, se non te la senti posso andare da solo."
Mi rendo conto che Daniel si era appena accorto del mio stato d'animo, in fin dei conti ero io a non essermene accorta di star ferma con il braccio sospeso per aria nell'attesa di suonare al campanello.
"No."
Gli rispondo in modo convinto facendo un respiro profondo.
"Adesso mi riprendo."
Aggiungo, e mi decido a suonare il campanello.
La porta si apre, e veniamo subito accolti da un portiere che dopo aver esaminato con attenzione i nostri indumenti, ci fa accogliere da un ragazzo vestito come lui che ci fa strada lungo un corridoio ben arredato, mi rendo conto che ci siano tantissimi oggetti di valore, più che una villa sembrerebbe una reggia.
Ci sono delle scale, ma non riesco a capire quanti piani ci siano, all'esterno dall'emozione non ci ho pensato a contarli,  ma seguendo questo ragazzo che penso sia un cameriere, riusciamo a percorrere solo due rampe perché arriviamo subito nella sala da ballo, dove stavano facendo la festa, dove avrei sicuramente incontrato Justin.
Riesco a sentire la musica da fuori, il ragazzo che era con noi, con una spinta convinta apre la porta e non riesco a credere ai miei occhi, come ho pensato poco fa, sembra essere una vera e propria reggia, mi sento come se stessi visitando un museo.
Io e Daniel ci troviamo sopra la pista da ballo, ci sono altre scale che ci portano di sotto, dove ci saranno sicuramente i tavoli.
Anche in questo caso lui mi pone il suo braccio, e scendiamo insieme le scale, non riesco a vedere Justin, nè tanto meno Don Trevor, ci sono troppe persone.
"Dov'è? Non riesco a vederlo."
Dico a Daniel riferendomi a Justin.
"Non lo so, non vedi quante persone ci sono? Devi cercarlo tra la folla."
Non saprei come fare, sembra che debba per forza mettermi a guardare in volto uno per uno, il problema è che Daniel sembra voglia lasciarmi da sola, per fortuna che pensavo che avrebbe cercato di tutelarmi in qualche modo, ormai non mi stupisco più di niente e di nessuno.
Cerco di controllare ogni invitato di questa festa senza apparire troppo nell'occhio, non riesco ad intravedere Justin, ma sono riuscita ad intravedere Don Trevor anche se non me la sento per niente di andare a fargli gli auguri da sola.
Continuo a cercare Justin, ma da lontano, seduto ad un tavolo, riesco ad intravedere un uomo, per niente sconosciuto, ma non ricordo dove l'ho visto, ha un viso troppo familiare, decido di avvicinarmi lentamente per osservare meglio da vicino, e ne è valsa la pena perché per fortuna ho capito di chi si tratta.

Bacio d'ingannoWhere stories live. Discover now