CAPITOLO 73

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È mattina, ed esattamente 24h fa non mi sarei mai immaginata di ritrovarmi il giorno dopo nel letto di Justin mentre lui dorme, non mi sarei mai immaginata che in un modo o nell'altro, la situazione tra me e lui si sarebbe risolta, ma soprattutto non mi sarei mai immaginata di innamorarmi così follemente di una persona.
Più lo guardo e più mi rendo conto di quanto sia forte l'effetto che mi fa, lui mi fa sentire viva, non pensavo di ritornare a sentire queste emozioni dopo quello che mi era successo con Michael, ma per fortuna sono qui.
Lui continua a dormire, ed io piuttosto che andare a preparare la colazione, preferisco restare un altro po' qui con lui, ci sono momenti da cui non vorresti scappare mai, e questo è uno di quelli.
Dopo circa un'ora, ecco che finalmente si sveglia.
"Buongiorno amore mio."
Mi dice prendendomi una mano.
"Buongiorno."
Gli rispondo dandogli un bacetto sul suo naso, e lui sorride.
"Da quanto sei sveglia?"
"Da un bel po'"
Sorrido.
"Come mai non mi hai svegliato?"
"Beh, continuavo a guardarti e a non credere di essere per davvero qui con te."
Gli rispondo, lui stacca la sua mano dalla mia e la porta sul mio viso.
"Puoi stare per davvero qui con me, tutte le volte che vuoi, sei tu che scappi sempre da me, non dimenticarlo!"
Cerca di fare lo spiritoso.
"Se tu fossi stato sempre onesto con me non ci saremo mai allontanati."
"Beh mi sarei allontanato io."
Mi dice ad un tratto.
"Come ti permetti?" Gli domando.
"Non mi piace che in una relazione le cose vadano lisce come l'olio."
Afferma con una faccia del tutto soddisfatta.
"Quindi tra poco dovremo iniziare a litigare per soddisfare il tuo piacere?"
Gli domando in modo sarcastico.
"Ah no, abbiamo già litigato abbastanza e quindi adesso si spera che per almeno un po' inizi ad andare liscio come l'olio."
Ad un tratto squilla il suo telefono.
"Come non detto!" Esclamo.
Riesco a leggere il nome sul display, era Daniel.
Justin prende il cellulare e risponde.
Non riesco a sentire del tutto la conversazione, ma solo le risposte di Justin.
"Non voglio. Non ho detto nulla a nessuno. Sono problemi tuoi, ti avevo detto che non volevo esserci alla festa, ed infatti non ci sarò. Penso che voglio tirarmi fuori, ne parliamo più tardi."
Stacca il telefono e lo ripone sul comodino.
"Cosa voleva?"
Gli domando.
"Niente, vuole farmi andare ad una festa organizzata da Don Trevor, ma non so se andarci."
"Che tipo di festa sarà?"
"Non lo so, so soltanto che non mi va di andarci."
Lui si alza dal letto e si dirige verso la cucina, lasciando il suo cellulare sul comodino.
Una parte di me vorrebbe veramente prenderlo ed iniziare a leggere di tutto e di più tra i suoi messaggi, ma l'altra parte preferirebbe ignorare il contenuto del telefono per iniziare a mettere da parte i motivi per cui io e Justin continuiamo ad allontanarci ogni volta al posto di avvicinarci.
Non mi sono mai trovata nella situazione in cui vorrei tanto fare qualcosa, ma allo stesso tempo si ha paura di scoprire la verità, sono sempre stata la persona che preferisce una brutta verità piuttosto che una bella bugia, ma ieri sera ho capito di aver sempre esagerato a puntare il dito contro Justin, e questa volta preferisco fidarmi per vedere come va, ignoro il suo cellulare alzandomi dal letto andando con lui verso la cucina.
''Caffè amaro giusto?'' Mi dice sorridendo.
"Si, molto amaro.'' Scherzo insieme a lui.
Così passiamo insieme l'intera mattinata, a ridere, a scherzare e a fantasticare su tantissime cose da fare insieme.
"Chloe ma a te piace il sushi?" Mi domanda ad un tratto.
"Certo che mi piace, a te?"
Fa un sorriso compiaciuto e si dilunga per poter darmi un bacio.
"Andiamo subito a prepararci, andiamo a pranzo lì."
"Non sai da quanto tempo volevo andarci."
Gli dico.
Andiamo a prepararci e dopo un'oretta arriviamo al ristorante.
È un ristorante cinese/giapponese, possiamo passare dai buonissimi Nigiri, al buonissimo pollo alle mandorle e tantissime altre cose.
Non è la prima volta che vengo quì, mi capitò di venirci l'anno scorso, il personale è molto accogliente, metà sala addobbata in stile Cina, l'altra in stile Giappo, non si fanno mancare proprio nulla neanche per quanto riguarda i dettagli, sembra infatti che ti sia catapultato proprio dall'altra parte del mondo.
Ci accomodiamo e iniziamo a sfogliare il menù, vorrei provare nuove cose, e a quanto pare non è neanche la prima volta di Justin dal momento che molte delle cameriere continuano a guardarlo e a sorridergli con molta tranquillità, manco fossi trasparente.
Continua a scrivere tantissime cose sul foglio delle ordinazioni, Nigiri, Onigiri, Temaki, Ravioli ecc..
"Chloe tu hai qualche preferenza?"
Mi passa il foglio e noto che fortunatamente ha preso proprio i piatti che desirerei provare.
"Va bene così."
Lui con un cenno, fa venire una delle cameriere al tavolo, ponendo il foglio con le ordinazioni.
La cameriera leggendolo, fa un sorrisetto da stupida e gli dice "Spero che riuscirai a finire tutto." con una risatina isterica.
Era una ragazza orientale, con un accento americano, sarà sicuramente nata qui, molto alta, con una gonna che le copriva a stento il ginocchio.
Poso la mia mano sulla mano di Justin ed aggiungo.
"Finiremo tutto insieme, non ti preoccupare."
La ragazza si toglie il sorrisetto da isterica dalla faccia, e si dirige verso la cucina.
"Wow, cosa è successo?"
Mi domanda.
"Senti non fare il finto tonto, ti sta mangiando con gli occhi, che maleducazione ma non vede che stai con me?"
"No, è che qualche settimana fa abbiamo avuto una fantastica notte di passione."
Risponde lui con un sorrisetto compiaciuto.
"Cosa stai dicendo?"
Gli domando con tutta la rabbia del mondo.
"Sto scherzando, non ti facevo così gelosa."
Gli do un pizzico sul braccio.
"Ah, mi fai male."
Dice sorridendo.
Poi viene a sedersi alla sedia accanto alla mia, dal momento che eravamo seduti a un tavolo da 4.
Mette il suo braccio intorno al mio collo, avvicinando il mio viso alla sua bocca, preme le sue labbra verso di essa, poi si sporge per darmi un bel bacio.
"Dai che le tue amiche si ingelosiscono."
Gli dico spostandomi.
"Veramente qui l'unica gelosa sei proprio tu."
Gli do un altro pizzico.
"Smettila."
Gli dico.
"Non voglio smetterla, mi piace da morire che tu sia gelosa di me."
Mi dice continuando a darmi baci sul collo.
Cerco di spostarmi.
"Justin dai ci guardano tutti."
"Che ne diresti di andare in bagno?"
Mi sussurra all'orecchio.
In un attimo, la gelosia nei suoi confronti passa in secondo piano, facendo prevalere quanto avessi voglia di stare con lui, ma non potevo.
"No, Justin non quì."
Anche se vorrei da morire.
Lui sbuffa e aggiunge:
"Avremo da recuperare." con tanto di occhiolino.
Cerca di alzarsi dal tavolo per andare a sedersi al suo posto, ma lo tiro a me.
"Resta qui con me."
Lui mi guarda, mi sorride ed annuisce, iniziano ad arrivare i piatti ed iniziamo a gustarli con molta calma, erano veramente deliziosi.

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