CAPITOLO 27

706 16 0
                                    

CAPITOLO 27
Lui continua a guidare, sembra essere molto agitato, un'agitazione che sta trasmettendo purtroppo anche a me, non vuole fermarsi, ma non ho nessuna intenzione di scendere al volo, finirei per farmi male, e non ne vale per niente la pena.
Ma ad un certo punto, contro ogni mia aspettativa, si ferma.
"Non è vero che non mi sono fatto niente."
Si alza la manica della camicia e in effetti mi fa vedere che anche lui ha dei tagli molto profondi.
"Contenta adesso?" Mi domanda, come se io volessi che lui si fosse fatto male, questa volta sono io che non sa cosa dire, non voglio dargli nessun tipo di spiegazione.
"Ho dimenticato una cosa a casa, prima che ti accompagno passiamo per casa mia, si trova sulla strada."
Perfetto, vorrà continuare quello che stavamo per fare la sera precedente? Neanche per sogno.
Lui scende dalla macchina e si dirige verso casa sua, ma io decido di aspettarlo lì anche se mi aveva invitato ad entrare.
Ma ad un certo punto vedo un'ombra, il cuore sobbalza nel mio petto, inizio a sudare, non riesco a capire di chi si tratta, riesco solo ad abbassarmi per non farmi vedere da nessuno, ed ecco che l'ombra riappare, adesso la figura è più definita, è un uomo incappucciato, sta per entrare in casa di Justin, non so come cavolo fare per avvisarlo, sono sicura che se dovesse trovarlo, gli farebbe qualcosa di brutto.
Decido subito di entrare su Instagram e contattarlo da lì, fortunatamente qualche giorno fa, decisi di cercarlo, quindi adesso è nelle mie ricerche recenti e non perdo altro tempo, gli invio una videochiamata sperando che lui risponda, ma è un tentativo invano, non gli arriva. La mia ultima alternativa sarebbe quella di inviargli un direct, ed è ciò che faccio.
"STA ENTRANDO UN UOMO IN CASA."
Gli invio, fortunatamente lui visualizza, mi tranquillizzo un po', mi alzo dal sedile e mi accorgo che l'uomo sta cercando di scassinare la serratura, spero che Justin riuscirà a mettersi in salvo, non so cos'altro fare per aiutarlo, so soltanto che non riesco a calmarmi, ma chi lo sarebbe in una situazione del genere?
Il tipo riesce nel suo intento ed entra in casa, sono molto spaventata, dovrei entrare anche io e cercare in qualche modo di difenderlo, mi sento così inutile e l'unica cosa che potrei fare sarebbe quella di chiamare la polizia, ma vengo sorpresa quando vedo da lontano Justin che esce dal suo terrazzino correndo verso di me.
"Ma chi cazzo era quello?"
Gli chiedo io, come se poi mi rispondesse.
"Non avrei dovuto portarti li ho fatto un pessimo errore."
 Risponde lui in modo agitato mentre entra in macchina e ci allontaniamo dalla casa.
"Ma se tu non te ne fossi accorta adesso sarei con un buco in testa, mi hai salvato la vita scrivendomi."
Si sente dal timbro della voce che si è spaventato moltissimo ed ha ragione, lo stesso è per me, e dinanzi a queste situazioni non riesco a comportarmi come vorrei, non posso mostrarmi menefreghista nei suoi confronti, poteva succedere qualcosa di molto grave.
"Justin calmati fortunatamente non è successo niente, parcheggia e tranquillizzati un po '"
Lui mi ascolta e parcheggia, si porta le mani agli occhi e non riesco a capire se stesse piangendo o meno.
"Non riesco a credere di aver fatto il grosso errore di portarti con me, era ovvio che qualcuno sarebbe venuto a casa mia."
Continua a ripetere questa cosa, sarà perché sa che Daniel si fidava di lui.
"Sicura che non ti ha vista?" Mi chiede togliendosi le mani dagli occhi fissandomi, non stava piangendo, ma il suo sguardo era triste.
"Sono sicura." Rispondo.
"Grazie al cielo." Cerca di poggiarmi una mano sul viso ma mi giro dall'altro lato e lui la riporta subito al suo posto.
"Justin chi era quel tizio? In cosa vi siete cacciati tu e Daniel?"
Ecco che si porta la mano tra i capelli alzando lo sguardo verso il tettuccio della macchina.
"Chloe, se dovessi parlartene ti troveresti coinvolta anche tu,
Dice in modo convinto.
"Non mi coinvolgerai, perché io non dirò niente a nessuno." Lo guardo, e sono sincera, davvero non direi niente a nessuno, ma dopo quello che è successo stasera, una spiegazione la vorrei.
"Sicura?" Mi chiede.
"Sicurissima." Non riesco a credere che stia per raccontarmi qualcosa, sicuramente dirà una bugia per farmi stare zitta.
"Daniel qualche mese fa doveva dei soldi ad un tizio, quindi abbiamo deciso di andare a derubare un bel po 'di appartamenti per arrivare alla somma che ci serve, ma il problema è nato quando qualche mese fa andammo a derubare la casa sbagliata, il proprietario di uno di questi appartamenti lavorava per il tizio a cui dobbiamo dei soldi, lo ha avvertito ed è successo un casino. "
Non è stato per niente chiaro, mi ha spiegato cosa è successo un mese fa, non ciò che è successo oggi, ma meglio di niente.
"E adesso cosa pensate di fare?" Gli chiedo.
"Non ne abbiamo idea, Chloe non voglio coinvolgerti, ti ho raccontato ciò che volevi sapere, per favore mantieni la tua parola." Mi dice.
"In verità non mi hai detto ciò che è successo oggi." Gli rispondo.
"Accontentati, il resto non posso raccontartelo."
Mi risponde, ed io decido di non insistere, sto solo iniziando a pensare che dovrò convivere con questo segreto.
"Dove pensi di andare a dormire?" Gli chiedo.
"Non credo che dormirò, sto troppo in pensiero." Mi risponde guardando l'orologio.
È vero, si legge dai suoi occhi, l'unica cosa che so di Justin è che nonostante voglia impostare il suo carattere, è molto espressivo, e si vede quando una cosa non va.
Non voglio che passi questa notte da solo con i suoi pensieri, anche se non merita ciò che sto per dirgli.
"Posso farti compagnia." Gli dico, e lui subito alza lo sguardo verso di me.
"Non se ne parla proprio, è troppo pericoloso."
Mi dice.
"Allontaniamoci, andiamo in un posto sicuro e passiamo la notte li, ci faremo compagnia a vicenda."
"Chloe non sei costretta a fare una cosa del genere per me."
"Non sono costretta, lo voglio."
Lui sorride, e questa volta ricambio il suo sorriso.

Bacio d'ingannoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora