CAPITOLO 14

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Le sue labbra carnose le ricordo ancora, sono sempre le stesse, le stesse labbra che mi hanno baciato per molto tempo, lui è stato il mio primo bacio, la mia prima volta, ma non il mio primo amore.
"Scusami Chloe, non ho resistito" dice lui staccandosi.
"Non preoccuparti" gli dico io.
"Sembra assurdo, ma non ho mai smesso di pensare a te."
Eric mi ha sempre dimostrato tantissimo amore quando stavamo insieme, non aveva mai occhi per nessun'altra, a lui bastavo io, non ci pensava due volte ad accantonare i suoi amici per me, infatti quando andavano in disco, se non andavo insieme a lui, preferiva restare a casa, per portarmi rispetto, anche se io mi fidavo cecamente di lui.
Qualsiasi cosa succedeva tra di noi cercava sempre di sistemarla e ci è sempre riuscito, ma poi il nostro rapporto almeno da parte mia era diventato una  sorte di amore fraterno, non c'era nessun tipo di emozione, non pensavo a lui come l'amore della mia vita.
Lui si alza dalla panchina ed è abbastanza agitato, inizia ad andare avanti e indietro, a quel punto mi alzo anch'io e cerco di tranquillizzarlo.
"Eric, stai tranquillo, non hai fatto niente di male." Gli dico, senza aggiungere altro, perché non saprei cosa aggiungere.
"Non posso stare tranquillo."
Mi dice lui, quindi gli prendo la mano e lo porto di nuovo a sederci sulla panchina.
"Perché non puoi? Ti ho detto che non hai fatto niente di male."
Continuo a dirgli, lui si porta la mano davanti agli occhi, ma non sta piangendo, è solo molto turbato.
"È questo il problema, Chloe a te palesemente non ha fatto nessun effetto questo bacio, me ne accorgo dai tuoi occhi, ti conosco troppo bene."
Ha ragione, questo bacio non mi ha fatto nessun effetto, io gli voglio bene, davvero molto, ma vederlo così mi spezza il cuore.
"Eric non ha senso parlarne, è stata una bellissima storia, ci siamo incontrati da piccoli, e da adolescenti siamo stati insieme, poi è finita ma non significa che tu non abbia un posto nella mia vita."
Non è altro che la verità, a me non farebbe per niente male averlo come amico.
"Non possiamo essere amici Chloe, lo vorrei, ma guardiamo in due direzioni diverse, se diventassimo amici succederebbe quello che è successo 5 minuti fa, quindi va bene così."
Lui si alza, e mi dice di seguirlo, infatti vuole accompagnarmi a casa.
Durante il tragitto non dice una parola, lui è sempre stato così, quando sta male, preferisce restare in silenzio.
Appena mi accompagna sotto casa mi dice una cosa.
"Nonostante quello che è successo oggi ci tengo a dirti che non ce l'ho con te, è una cosa mia, tu non hai fatto niente di male."
Che tenero, vuole tranquillizzarmi, in effetti stavo iniziando a sentirmi in colpa.
"Eric va benissimo, te l'ho detto quando vuoi sai dove trovarmi."
Lui mi abbraccia, va in macchina e si allontana, chissà se lo rivedrò più.
Entro in casa e c'era mi madre con una strana faccia, una strana faccia divertita.
"Beh come è andata?"
Oh, mia madre vuole a tutti i costi che io ed Eric tornassimo insieme.
"Mamma!"
La richiamo io.
"Che c'è? È un bravissimo ragazzo, una madre vorrebbe sempre il meglio per la propria figlia."
È così, Eric è davvero un bravissimo ragazzo, ce ne sono pochi di ragazzi come lui, tornerei con lui senza pensarci due volte se solo provassi qualcosa, ma purtroppo non posso, non posso illuderlo.
Stavo pensando che in questi mesi anche se sono in vacanza, potrei benissimo fare qualche lavoretto mattutino, potrei lavorare a qualche bar sulla spiaggia, in Francia faccio la commessa nel negozio di mio zio, il fratello di mio padre, che fortunatamente mi da 3 mesi all'anno di vacanza per questo non ho problemi a venire qui, a dire il vero lui me li da proprio apposta, se non fosse un negozio di famiglia avrei potuto dimenticarmi di venire qui tutto questo tempo.
Mi metto a letto per riposare un po' ma cado in un bel sonnellino.

Bacio d'ingannoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora