CAPITOLO 47

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CAPITOLO 47
Quando la cena finisce, mia madre va a dormire, Kate esce con le sue amiche, e rimaniamo io, Justin e Marcus.
Ancora non riesco a smettere di pensare a Lauren, chissà quante altre volte si saranno visti, chissà quante altre volte avranno scopato.
In questi giorni non ci avevo proprio pensato, non so perché, è come se mi fossi solo illusa, ma alla fine tra me e lui di concreto non c'è nulla.
Lui e Marcus stanno giocando a carte, io sono seduta sul divano di fronte a loro e continuo ad osservarli in silenzio abbandonandomi ai miei pensieri rivolti a lui.
Sembrano divertirsi, e lui ad ogni partita finita, tra un round e un altro, continua a prendere il telefono in mano.
"Questa l'ho vinta io!" Esulta Marcus.
"Una volta ogni tanto vinci anche tu!"
Si vanta Justin, ed ecco che è di nuovo vicino al telefono.
Ma questa volta arriva un messaggio anche a me, entro su whatsapp ed era lui, mi aveva scritto.
"Come possiamo rimanere un po' soli?"
Appena si accorge che ho letto, mi lancia un'occhiata e sorride, sarebbe stata una buona idea quella di rimanere un po' da soli, se solo non avessi visto quel nome sullo schermo durante la cena, ho bisogno di chiarimenti.
"Dobbiamo parlare."
Gli scrivo, e vedo subito che lui cambia colore del viso portandosi una mano fra i capelli.
"Marcus, ormai si è fatto tardi ci rivediamo la prossima volta."
Si alza dal tavolo e mio fratello lo accompagna alla porta.
"Chloe vado anche io, buonanotte."
Anche lui andrà via e tutti e tre ci salutiamo, ma Justin non aveva detto che voleva restare qui?
Appena chiudo la porta di ingresso, dopo un po' sento bussare alla porta sul retro, e infatti era lui.
Apro la porta e lui subito entra, non riesco nemmeno a parlare che mi bacia subito, mi lascio trasportare ingenuamente dal bacio, e ci incamminiamo verso il tavolo che ha ancora le carte lì, infilandosi tra le mie gambe.
"Aspettavo questo momento da tutta la serata."
Dice lui cercando di prendermi in braccio per portarmi in camera mia.
Al solo pensiero che durante tutta la cena, lui aveva voglia di me, fremo, lo desideravo davvero tanto.
"Justin dobbiamo parlare." gli dico.
"Non possiamo parlare più tardi?"
Mi domanda mentre continua a baciarmi.
Gli faccio cenno di no e gli dico di seguirmi in camera, non vorrei che mia madre si svegli e ci trovi da soli in casa.
"Cosa succede?"
Mi domanda una volta che lascio la porta della mia camera alle spalle.
"Ho bisogno di alcune certezze da parte tua."
Gli dico, e lui va a sedersi sul mio letto.
"Va bene, dimmi."
È intento ad ascoltare, ma non mi va di mettermi a fare l'interrogatorio.
"Vorrei sapere delle cose su di te."
Gli rispondo in modo generico.
E lui mi guarda, con quegli occhi di ghiaccio, cercando di capire il motivo per cui gli stessi chiedendo questa cosa.
"Chloe, dimmi cosa vuoi sapere, facciamo prima."
Ed ecco, che casualità, gli arriva un messaggio.
"Non rispondi?"
Gli domando non appena mi accorgo che non aveva per niente intenzione di rispondere a quel messaggio.
"Non è importante quanto il discorso che vuoi fare."
Dice lui prendendo il telefono dalla tasca e spegnendolo.
"Non spegnerlo, voglio sapere chi è che ti messaggia."
Ecco, mi è scappato, era qui che volevo arrivare e gliel'ho appena detto.
"Era questo che volevi sapere?"
Mi chiede lui stranito.
"Ho visto che messaggiavi con Lauren a tavola."
Dopo che gli avevo detto quale fosse il problema, valeva la pena dirgli tutto.
"Chloe, non mi sembra che io mi metta a guardare con chi parli."
Risponde lui, girando la frittata.
"Justin, voglio sapere cosa cazzo siamo io e te se ci vediamo ma continui a sentire le altre."
Gli urlo contro, dimenticando che mi trovassi a casa mia, con mia madre che dormiva nella stanza accanto.
Lui si alza dal letto, e si avvicina a me.
"Non sento nessuna, Lauren mi sta parlando di un suo problema e gli sono vicino a livello di amico, tutto qui."
Mi dice mentre continua ad avvicinarsi.
"Cosa siamo io e te dici? Non lo so, dimmelo tu."
Adesso si trova proprio avanti a me, e mi guarda dritto negli occhi.
"Non lo so."
Gli rispondo, in fondo è la verità.
"Io voglio stare con te, l'ho detto anche l'altra volta."
Le sue parole questa volta mi arrivano davvero dritto al cuore, mi sta chiedendo di essere la sua ragazza, forse è vero, dovevo capirlo prima senza che me lo chiedesse direttamente, ma non potevo non esserne sicura, so di tenerci tantissimo per lui è proprio per questo motivo, non posso permettermi di fare film mentali anzi, devo essere sicura di qualsiasi cosa.
Mi allungo sulle punte per arrivare alle sue labbra, e finalmente arriva il momento che anche io aspettavo da tutta la serata, il momento in cui lui mi prende in braccio e mi porta sul mio letto.
Su quel letto fino a qualche giorno fa, mi ci addormentavo pensando a lui, adesso allo stesso posto, si trova lui, ed io sopra di lui, mentre mi struscio sul suo membro continuando a baciarlo appassionatamente.
Lui mi mette una mano dietro al collo, e il bacio diventa ancora più intimo sentendo la sua lingua all'interno della mia bocca.
La sua erezione è sotto di me, ed io che la sento attraverso il mio vestitino, continuo a spingere su di essa, finché lui non mi da un bacio sul collo, togliendomi il vestitino per lasciarlo volare dall'altra parte della stanza.
"Ti voglio Chloe."
Ansima mentre continuo a strusciarmi su di lui senza nemmeno togliergli il pantalone.
Lui allora d'istinto decide di slacciarsi la cintura per farmi capire che non ce la faceva più ad aspettare.
Non appena gli sfilo il pantalone, ecco che posso notare il suo membro eretto che mi fa impazzire al solo pensiero di vedere con i miei occhi quanto lui avesse voglia di me.
Gli abbasso i suoi boxer e piano piano cerco di farlo entrare dentro di me mentre sentivo che lui ansimava.
Comincio a muovermi con delicatezza mentre sentivo la sua presenza dentro di me che mi rendeva ancora più bagnata, lui mette le sue mani intorno al mio bacino e mi accompagna nei movimenti lenti che con l'aumentare della pressione aumentano anche di velocità.
Il suo corpo era caldo, quasi quanto il mio, si sentiva il suo profumo di cocco e sicuramente lui starà sentendo il mio.
Presa dalla voglia decido di aumentare ancora di più l'intensità mettendo una mano dietro alla parete che rendevano più efficaci i movimenti mentre era ancora dentro di me.
Lui ansima, ed io anche, ma ecco che non appena vedo i suoi occhi annebbiati di voglia nei miei confronti, che vengo mentre ero ancora sopra di lui.
Dopo che mi sono goduta a pieno il mio orgasmo subito decide di mettersi lui fra le mie gambe e non appena entra dentro di me, gemo quando si avvicina per baciarmi mentre continuava a spingere.
Mi desiderava tantissimo, ed io ero lì, che lo guardavo negli occhi durante un momento così bello.
Inarco la schiena e dopo un gemito e l'altro, viene.

Bacio d'ingannoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt