Capitolo 4- Combriccola

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Seokjin tirò un sospiro di sollievo. Lo spettacolo stava per terminare. Quell'esperienza gli aveva fatto capire che mai avrebbe fatto lo sceneggiatore teatrale. Lo aveva fatto solo per i crediti in più e per la visibilità. Purtroppo nel suo lavoro  per farsi notare dovevi essere multitasking ed essere sempre pronto ad accettare qualsiasi cosa venga proposta. Avrebbe voluto anche lui starsene in poltrona a guardare comodamente lo spettacolo, ma il ricevere gli apprezzamenti da parte della maggior parte degli studenti che partecipavano valse quel duro lavoro. Quando si sentiva nominare dal prof Jung, il presentatore della serata, un moto di orgoglio gli riempiva il petto.

Era stanco infondo si trovavano a conclusione della serata, mancavano poche esibizione e tutto quello sarebbe finito. A dargli la forza di continuare era il pensare a un Namjoon che lo stava aspettando con trepidazione, sperava che quel suo lavoro gli fosse piaciuto. 

-Ok ragazzi- nel frattempo però cercava di incitare il suo staff - mancano altre due esibizioni, facciamoci forza, state facendo un buon lavoro-.

Una coreografia si era appena conclusa e Seokjin stava ordinando il cambio di scena. I suoi stessi compagni di corso erano sfiniti, ma avevano quasi finito e poi avrebbero potuto riposare. In effetti appena ordinato il cambio di scena Seokjin ebbe quei brevi minuti per sedersi. Era la prima volta durante l'intero corso della serata che lo faceva. Si sventolò davanti al volto i fogli della scaletta, era pieno inverno ma sentiva tantissimo caldo. 

Quel riposarsi durò solo quei cinque minuti, il tempo dell'esibizione che avevano precedentemente annunciato. Quella che doveva montare era l'ultima scenografia. 

-Forza ragazzi, abbiamo pochissimo tempo, sistemate direttamente le sedie sul palco-  due ragazzi si affrettarono a fare quanto richiesto e Seokjin alzò il pollice per conferma e successivamente il prof. Jung annunciò l'ultimo candidato. 

Era finita. Seokjin come il resto degli studenti tirò un sospiro di sollievo, alcuni come lui si erano lasciati ricadere su delle sedie, altri avevano usufruito del pavimento.

-Ok ragazzi- Seokjin eppure non demorse - dobbiamo solo togliere quell'ultima scenografia e poi prendetevi il vostro tempo, io sentirò l'addetto delle luci- in effetti dopo quell'ultima esibizione il prof. Jung avrebbe concluso la serata con un suo monologo, potevano bastare solo un abbassamento delle luci.

Seokjin si appoggiò al muro dopo aver dato quell'ultimo ordine, voleva godersi quei brevi secondi, eppure un battere di mani arrivò alle sue orecchie nonostante la forte musica. Si voltò forse credendo che Namjoon lo avesse raggiunto prima del previsto. Inizialmente rimase deluso nel costatare che non fosse il fidanzato per poi rimanere sorpreso nel riconoscere l'uomo dal completo gessato elegante, capelli perfettamente ordinati, viso tonto, occhi piccoli e neri. Lee Joongwoo.

-Signor Lee- Seokjin si mise in fretta sull'attenti. Di certo non lo stava vedendo nelle sue forme migliori. Per l'occasione Seokjin aveva indossato una delle sue tute più comode, certo costose, ma era sempre in tuta. Non era neanche truccato e forse poteva essere leggermente scompigliato, qualche volta non aveva resistito al nervosismo.

-Ciao Seokjin- saltò l'uomo.

Seokjin non sapeva come comportarsi, non era ancora riuscito ad inquadrare l'uomo che gli aveva offerto l'opportunità di fare tirocinio con lui. Lo conosceva per la fama e per i programmi che qualche volta aveva fatto in televisione, di suo padre occorre precisare, ma non aveva ancora  saputo individuare il suo carattere né se fosse contento o meno di avere lui come tirocinante. Però Namjoon gli aveva detto che era stato quello stesso uomo a cercarlo. 

-Signor Lee..- non seppe cosa dire- Cosa ci fa qui?- che domanda stupida ma era stato colto di sorpresa.

-Sono venuto per lo spettacolo- disse con ovvietà l'altro.

Ananke: The LifeWhere stories live. Discover now