Capitolo 64 - Contro corrente

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Taehyung si trovava alla Kim da un ora ormai, come il giorno precedente era entrato posteriormente in azienda ma non aveva incontrato quell'uomo delle pulizie. Non sapeva come era stato possibile ma parlando con quell'uomo, che volendo rappresentava davvero la Kim, aveva compreso qualcosa di sé che non credeva di nascondere dentro il suo cuore. 

Partendo dall'inizio, da quando suo padre gli aveva rovinato i completi per la sfilata, Taehyung aveva compreso il perché si era sentito così tanto scoraggiato. Non era solo ed esclusivamente perché aveva messo tutto se stesso, il suo sforzo e il suo impegno dentro quei completi, non era neanche perché quei vestiti erano splendidi e degni di attenzioni tanto che avrebbero sicuramente battuti quelli d Daho. La verità era che dietro a tutto quello si nascondeva anche dell'altro. Un sollievo. Sì, da una parte si sentiva sollevato dato che non potendo competere contro il padre questo non avrebbe potuto usare sporchi trucchetti contro di lui. Eppure allo stesso tempo era demoralizzato perché aveva compreso che mai avrebbe potuto prendere parte ad una sfilata con suo padre a mettergli i bastoni fra le ruote. Per questo si era sentito stanco, aveva perso la fiducia in se stesso, non sapeva  rimettersi in piedi. Non credeva possibile di riuscirci d'altronde. Tutte le scuse che aveva utilizzato fino ad ora erano effettivamente tutte scuse volte a nascondere la verità dei fatti. Non era più lo stesso di prima, non era più il Taehyung freddo e indifferente di una volta, non riusciva più a indossare quella maschera, non nascondeva più il suo dolore. Ecco perché faceva così male. 

Il Taehyung che era non si sarebbe mai comportato in quel modo, avrebbe fatto vedere al padre quanto valesse, e adesso? Chi era in realtà? Cosa voleva diventare? 

Sì,  non voleva essere quel mostro, ma era solo questo che lo caratterizzava? Essere o non essere come suo padre? Voleva diventare solo quello? Non si era mai chiesto cosa volesse davvero.

In altre parole, più semplici forse, avrebbe dovuto ringraziare il padre perché grazie a quella mossa gli aveva fatto capire cosa voleva fare, cosa scegliere, cosa essere e cosa voler diventare. Certo che per arrivare a quel punto aveva dovuto subirne di conseguenze. 

Non voleva vedere la Kim ridotta ad un mero edificio, voleva davvero vivere nei giorni che quell'uomo delle pulizie gli aveva raccontato, forse avrebbe voluto anche conoscere suo nonno, quel Kim Taehyung di cui aveva sempre sentito parlare, di cui temeva solo perché non voleva associarlo al padre, e di cui adesso provava ammirazione. 

Non voleva essere un Kim Taehyung diverso. Che cosa assurda da pensare? Non sapeva spiegarsi neanche con se stesso. Come poteva mettere pace nel suo cuore? 

Non sapeva se sua madre, o suo padre volendo, gli avessero dato quel nome perché si aspettavano qualcosa da lui, ma gli sembrava così. Gli era sempre sembrato così. Tutti si aspettavano qualcosa da lui. Namjoon una reazione contro suo padre. Jimin di essere un amico "tranquillo". Jungkook si aspettava che lo amasse. E così via...

Tutti avevano delle aspettative ecco perché nel momento in cui doveva reagire in realtà non lo aveva fatto, era rimasto inerme sotto gli occhi compatiti di tutti. Forse li aveva delusi, doveva reagire in qualche modo, ma non lo aveva fatto e solo adesso comprendeva il perché. In mezzo a quel miscuglio di sensazioni doveva inserirsi anche la paura. Paura di vedere il suo mondo distrutto, era quello che suo padre gli stava dicendo con quei vestiti rovinati, lui aveva il potere di cambiargli la vita e qualunque cosa avrebbe fatto non  ne alterava le conseguenze. Quindi effettivamente che senso aveva reagire? 

Non lo aveva fatto. 

Non si era diretto in fretta dal padre per urlargli contro, non aveva neanche sfogato la sua rabbia in maniera alternativa, forse non era nemmeno arrabbiato. Forse non sapeva nemmeno cosa stava diventando o cosa voleva diventare. Stavo seguendo quella corrente di sentimenti, aveva scelto di chiedere aiuto al dottor Moon, aveva messo in discussione quasi tutto della sua vita, ma a questo non era seguito nessun pensiero se davvero quella strada fosse ciò che voleva. Voleva ricambiare Jungkook, almeno provarci, ma ciò che stava diventando gli piaceva? Voleva essere così o si stava solo facendo trasportare dalla corrente, quando essa era mite e calma anche lui lo era, se essa diventava frenetica e aggressiva allora lui soccombeva senza sforzarsi?

Ananke: The LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora