Capitolo 56 - Ritorni

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Taehyung poteva spiegare quello che gli stava capitando quel giorno? No, non poteva, almeno non ha parole. Sì, era arrivata la tanto attesa domenica. Si era svegliato presto, ad un orario fin troppo mattiniero per uno che aveva dormito poco. In effetti quella notte aveva dormito male, continuava a svegliarsi ad ogni ora. Come faceva a saperlo? Bhé ogni volta che aveva aperto gli occhi aveva puntato lo sguardo verso la sveglia sul suo comodino. Forse non vedeva l'ora che la sveglia suonasse per svegliarlo del tutto sintomo che era arrivato finalmente il momento di andare a prendere Jungkook in aeroporto? 

Alla fine, quando si era svegliato mezz'ora prima che la suddetta sveglia suonasse, Taehyung si alzò dal letto, tanto valeva fare con calma. Davvero gli mancava così tanto il marito? 

Una domanda che nel corso della settimana si era fatto innumerevoli volte e tutte avevano avuto la stessa positiva risposta, ma la cosa che lo sorprendeva sempre era vedere quanto quella mancanza assumesse ogni giorni un grado in più, una sfumatura diversa. Lunedì sembrava quasi disperazione, martedì aveva in sé qualche segno di angoscia, mercoledì era triste, giovedì giù di morale, venerdì si era risollevato notando che mancava solo un giorno, sabato era agitato e oggi? 

Il giorno prima Taehyung aveva tentato di tenere la giornata impegnata così da non contare i minuti che passavano. Sorrideva sempre quando Jungkook gli inviava, di tanto in tanto, qualche messaggio. Bhé in realtà gli aveva scritto solo ed esclusivamente durante la pausa dello scalo a Monaco di Baviera. Quindi Taehyung non lo aveva sentito per tutto il giorno. Eppure nonostante questo si era sentito agitato, forse emozionato? Insomma mancava veramente poco per il ritorno di Jungkook. Qualche ora e si sarebbero incontrati. 

Era questo ciò che voleva dire ma per cui non trovava le parole esatte. Insomma non pensava che ci fossero gradi diversi per sentire la mancanza di una persona. In quella settimana li aveva provati tutti. Forse proprio questo lo aveva spinto a scrivere questi pensieri nel suo quadernino personale. La sera scorsa, visto che non poteva sentire Jungkook perché si trovava in aereo, aveva perso tempo a scrivere quelle poche righe. Erano stata due intere pagine in realtà, ma almeno era andato a dormire serenamente. 

Eppure aveva passato metà della notte insonne. Ora che ci pensava non aveva mai perso il sonno per un motivo del genere. Insomma ciò che lo privava di quel benessere erano i problemi legati al padre. Non era mai rimasto sveglio, o dormito male, perché non vedeva il momento di rincontrare qualcuno, di ricontrare Jungkook. D'altronde anche quando Namjoon era stato via per un intera settimana non aveva mica provato quei sentimenti. Non che non tenesse al cugino, ma Taehyung aveva capito, almeno sperava di aver capito qualcosa, che il sentimento che lo legava a Namjoon era diverso da quello che lo legava a Jungkook. Giusto? 

Come voleva qualcuno che gli spiegasse quando aveva torto e quando aveva ragione! Almeno così molti dei suoi problemi, insicurezze e timori sarebbero scomparsi. Per esempio se qualcuno gli avesse detto a tempo debito che compiendo azioni disdicevoli non si stava ribellando ma solo comportando come il padre avrebbe risolto tutti i suoi problemi da un bel po'. Già sarebbe stato bello, ma nella vita non esisteva un qualcosa del genere. Insomma sì ad oggi qualche lingua libertina, diciamo così, che si permetteva di impartire consigli non graditi vi erano sempre, ma Taehyung sapeva bene come funzionava. Ognuno aveva le proprie scelta da fare, erano proprie e basta, nessuno doveva o poteva impicciarsi. Il detto "sbagliando si impara" era diventato giusto per Taehyung. Nella sua vita aveva sbagliato tante volte, sbagli che all'epoca gli erano sembrati giusti, solo con il tempo aveva compreso essere sbagliati, ma quegli stessi sbagli gli erano serviti per trovarsi lì dove era ora con una volontà nuova. 

Taehyung si era accorto di essersi perso fra i suoi pensieri, ma non poteva farci nulla, nonostante fosse domenica le strade verso l'aeroporto di Incheon erano piene di macchine. Il traffico aveva in sostanza bloccato Taehyung e fatto avanzare i suoi pensieri. E meno male che si era anticipato, il traffico lo aveva tenuto bloccato per quella mezzora!

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