Capitolo 44 - ordine o disordine?

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Taehyung percorreva con passo lento quel corridoio. Sapeva che dovendo seguire due corsi non avrebbe potuto affrontare tutte le lezioni, ecco perché ogni semestre sceglieva con rigido criterio quale delle lezioni seguire con cura e quali avrebbe studiato da solo o tramite tutor. Era impensabile seguire tutte le lezioni anche se per quel semestre aveva avuto l'idea di seguirne un paio in più rispetto al normale solo perché riteneva che fossero importanti. Tuttavia, nonostante questa sua devozione, non avrebbe mai potuto seguire la lezione delle quattro del pomeriggio, non perché non ne fosse interessato ma per un vero e proprio problema di tempistica. Taehyung per seguire la suddetta lezione avrebbe dovuto moltiplicarsi. Il professore non permetteva l'ingresso in ritardo mentre la professoressa della sua lezione precedente, quella delle due, finiva sempre in ritardo prendendosi quei preziosi minuti che Taehyung doveva utilizzare per spostarsi dall'ala di moda a quella di economia. Solo la prima settimana aveva provato a raggiungere in tempo quella lezione pomeridiana, ma non era riuscito nemmeno a mettere piedi nell'aula e così aveva optato per non seguirla proprio. Per questo aveva scelto di dedicare quelle due ore di tempo allo studio prima di seguire l'ultima lezione delle sei. 

Taehyung aveva tutta l'intenzione di prendersi quei dieci minuti di pausa bevendo un buon caffè e risanando le sue energie con un piccolo dolcetto. Il bar di medicina, per fortuna, a quell'ora era pressoché vuoto, solo alcuni tavoli venivano occupati da singoli studenti o coppie di studenti immersi nei loro studi. In effetti, per molti, quel bar era considerato un punto di ritrovo anche per studiare. Taehyung non si lasciò trasportare dai suoi pensieri e prese al volo ciò che aveva ordinato con tutta l'intenzione di sfruttare quel tempo. 

Così con passo spedito cercò di raggiungere uno di quei tavolini lasciati vuoti. La sua volontà era quella di chinarsi sui libri e rialzare la testa solo ed esclusivamente quando la sveglia avrebbe suonato. In effetti data la sua concentrazione Taehyung era sicurissimo che una volta entrato nel suo personale angolo di mondo avrebbe perso il senso del tempo così aveva scelto la semplice opzione di impostare la sveglia del suo telefono. E Taehyung sarebbe stato davvero fermo nella sua volontà se non avesse notato tra quei solitari tavoli una figura altrettanto solitaria con la testa china su quella tazza ricolma di cioccolata calda. Hoseok, dal modo in cui girava il cucchiaino dentro quel liquido denso, appariva pensieroso. Lo sguardo era triste mentre fissava il lento movimento del cucciano. La testa veniva sorretta con difficoltà da una mano sotto il mento, se non fosse stato per il tavolo Hoseok avrebbe finito per tuffarsi letteralmente dentro quella tazza di cioccolata calda talmente appariva distratto. 

Taehyung sapeva a cosa quella distrazione fosse dovuta, quella mattina aveva capito che lui e Daho avevano litigato per cosa non voleva proprio saperlo anche se una parte di se stesso era comunque curiosa. Infondo Kam Daho si era "quasi", e ripeteva quasi, aperto con lui. Taehyung sbuffò non avendo comunque l'intenzione di stravolgere i sui piani, infondo Hoseok aveva degli amici più opportuni di lui con cui parlare di questo suo stato e di ciò che era accaduto. 

Taehyung andò dritto per la sua strada. Fece solo due passi prima di fermarsi di nuovo. Certo che quegli occhi erano proprio triste. Certo che la sua espressione era proprio confusa. Certo che Hoseok era proprio distratto, non si era accorto neanche della sua presenza una volta giunto al suo tavolo, solo dopo aver sbattuto la sua pesante borsa, dove teneva i suoi libri e quaderni, il ragazzo aveva alzato lo sguardo da quella tazza di cioccolata calda.

Taehyung notò l'espressione confusa del ragazzo. Hoseok alzò la schiena - Taehyung?- disse con voce incredula.

In effetti persino Taehyung era incredulo di se stesso. Non aveva appena detto che avrebbe fatto l'esatto contrario di quello che alla fine aveva fatto? Perché ultimamente il suo corpo non seguiva mai ciò che gli diceva la ragione? Arrivato a quel punto cosa doveva dire?

Ananke: The LifeTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang