Capitolo 67 - Nervosi

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Se a Jimin era mancato Yoongi? Decisamente sì. Visto che il sabato era il loro giorno, giorno da passare insieme senza pensare a nulla, Jimin si era presentato fin dall'ora di pranzo nell'appartamento che il fidanzato segreto condivideva con i suoi amici. Ad aprirgli la porta era stato Seokjin, Yoongi dormiva ancora, poverino era stato impegnato tutta la settimana si meritava quell'agognato riposo. Il suo nuovo albume era fantastico a detta di Jimin, sì lui che aveva passato ogni secondo del video musicale ad urlare impazzito. La prima volta che lo aveva visto aveva più di una volta rimandato indietro il video per poter osservare meglio la fantastica realizzazione della canzone. Questo è quello che avrebbe detto a Yoongi, sì si era preparato una degna critica musicale, non poteva di certo dirgli che aveva passato l'intere settimana a guardare e riguardare, ascoltare ed ascoltare, il suo intero album urlando come un pazzo. Sì, aveva comprato la versione fisica, cosa vi credevate che non l'avrebbe fatto? Aveva imposto al suo manager non ché sua madre di preordinarlo già da prima che uscisse la notizia ufficiale. Se lavorava alla BigHit poteva giovarne, no?

Eppure il resto del pomeriggio non lo avevano trascorso a parlare di musica, né Yoongi gli aveva chiesto un parere, non perché non ci tenesse, ma perché aveva ben altro da fare. Quando Jimin aveva saputo che il fidanzato stava ancora dormendo gli sembrò un ottima cosa quella di svegliarlo dolcemente, subito dopo ricordò quanto Yoongi potesse avere il sonno profondo e quindi optò per saltargli addosso, letteralmente, per baciarlo in ogni angolo possibile non coperto dalla coperta. 

Se Yoongi si era svegliato? Sì decisamente sì e forse anche lui aveva risentito di quella settimana lontana perché appena riconobbe le succulente labbra di Jimin... Bhé! Senza mezzi termini lo prese per i fianchi, mai si era svegliato così di buonumore sotto quelle passionali carezze, e lo nascose tra le coperte e il suo corpo. Forse sembrò più un mostro che trascinò un inerme ragazzo nella propria tana, ma Jimin non se ne lamentò e né si dimenò per sfuggire da quella presa e né gli dispiaceva quel contatto. 

Alla fine avevano passato l'intero pomeriggio a letto, nudi, sotto le coperte, alternando il parlare di quello che si erano persi rispettivamente in quelle settimane a qualche peccaminoso bacio che sfocia sempre e comunque in qualcosa di più spinto che li riportava ad aggrovigliarsi su quel materasso. Sì Jimin e Yoongi avevano sentito l'uno la mancanza dell'altro. Non gli importava la presenza dei coinquilini del maggiore, tanto Hoseok, che aveva la camera vicina, non c'era e Seokjin... Bhé! Jimin era stato accompagnato da Namjoon quindi anche lui doveva trovarsi in dolce compagnia, almeno sperava, quei due ultimamente sembravano molto stressati. 

Jimin sorrise mentre accarezzava il bianco petto del fidanzato. Yoongi aveva la carnagione così chiara ed essa risplendeva notevolmente sotto la luce artificiale della lampada sul comodino che avevano acceso perché ormai era giunta la sera. Jimin guardò fuori dalla finestra, la notte buia senza luna nascondeva persino le stelle. Forse in città c'era troppo smog per poterle vedere davvero. Si accoccolo di più a Yoongi. La sua pelle lattea contrastava moltissimo con i suoi capelli neri corvini, erano così scuri, non sapeva se esistevano diverse tonalità di nero, ma gli sembrò che i capelli del fidanzato fossero addirittura più neri di quelli di Taehyung o Daho. Per l'uscita di quel nuovo album Yoongi si era fatto allungare i capelli tanto che più volte durante quel loro volersi il ragazzo fu infastidito da alcune ciocche che gli ricadevano davanti agli occhi. Jimin sorrise nel ricordarsi che nel salvarlo da quel tremendo fastidio aveva portato le sue mani ad aggrapparsi a quelle stesse ciocche. 

Yoongi invece era posizionato supino e giocava con i capelli biondi di Jimin. Lui li portava più corti ma solleticavano lo stesso il suo palmo, da quella posizione riusciva a vedere anche la ricrescita del suo colore naturale. Dire che si stavano godendo quel momento era dire poco. Yoongi semplicemente incastonò tra i suoi ricordi quella giornata. Era dedito al lavoro, questo sì, ma voleva adesso dedicarsi anche al ragazzo che amava. 

Ananke: The LifeWhere stories live. Discover now