Capitolo 76 - Qualche ora prima

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Le poche ore successive al pranzo Jungkook le aveva passate disteso sul letto a riposare. Era davvero stanco, non vedeva l'ora di tornare alla monotonia dei giorni universitari. Gli mancavano davvero. Gli mancava la mensa e i pranzi trascorsi insieme ai suoi amici e gli mancava incontrare tra i corridoi il marito. Sì in quel momento lo aveva al fianco ma Jungkook desiderava solo poter vivere altri momenti insieme a lui. Era una cosa normale? 

Si convinse di sì. Yeontan sonicchiava tra le braccia di un rilassato Taehyung. Era più corretto dire che il cucciolo aveva causato l'addormentamento del braccio destro di Taehyung visto che si era appallottolato comodamente lì. Jungkook vide di fatto il marito riuscire a togliere quell'arto senza svegliare il cucciolo, in realtà Yeontan aveva aperto gli occhi ma aveva fatto finta di nulla, per poi cercare di far svegliare il suo intero braccio. Era anche vero che Jungkook stesso era causa integrante di quell'arto addormentato. Si era appoggiato anche lui al suddetto braccio. Voleva stare vicino al suo cucciolo e a suo marito. 

Taehyung non si era mai addormentato, aveva solo preferito riposarsi giocando con il suo telefono. Jungkook invece aveva ceduto alla stanchezza per qualche minuto, forse qualcosa in più, e aveva aperto gli occhi solo con il movimento del marito. 

Taehyung notò di averlo svegliato - Scusa- gli disse chinandosi sulla sua fronte per dargli un bacio - Non volevo svegliarti-.

-Dove vai?- gli disse rimanendo spalmato sul cuscino.

- Volevo iniziare a farmi una doccia-.

Jungkook percepì da quelle parole che aveva davvero dormito più del previsto - è tardi?- gli chiese.

-No puoi continuare a riposarti ancora un po'- gli rivelò mettendosi a sedere - ti sveglio io dopo la doccia-.

-Mh-mh!- Jungkook non se lo fece ripetere e abbracciò Yeontan che gli era  rimasto vicino. Vide Taehyung sorridere prima di scompigliargli i capelli e sparire dentro il bagno.

Jungkook chiuse gli occhi provando a godersi quei minuti in più. Aveva già detto che quel galà gli aveva tolto tutte le energie? Era ancora intimorito da tutto quello, ma ormai era arrivato alla considerazione che mancava davvero poco, non poteva di certo cambiare tutto all'ultimo minuto e poi prima di ritararsi in camera aveva chiesto a Seokjin un parere su tutto e lui lo aveva rassicurato. Avere un giudizio positivo da Seokjin era come ricevere l'approvazione da parte dell'autorità suprema del design. 

Jungkook si trovò a ridere. No, ormai non avrebbe più dormito. Si distese a pancia in su controllando l'esterna della vetrata. Taehyung si era davvero sistemato nella parte più "sicura" del letto. Il cielo si era un po' oscurato, il sole stava tramontando e donava alla città un particolare colore rossastro. Ecco perché aveva scelto quella camera, gli piaceva il panorama.

Si mise a sedere. Da quella posizione poteva ammirare di più la vista di quella parte di Incheon, riusciva a vedere persino il palazzo dove vivevano i suoi nonni. Gli aveva invitati quella sera. Tecnicamente aveva invitato davvero ogni singola persona che conosceva e non a quel galà solo per consentire all'associazione della signora Inwha di avere i fondi necessari. Non gli importava molto se le stesse persone altolocate di Seoul erano le stesse che ad un precedente galà gli avevano ribadito come lui e Taehyung fossero diversi. 

Jungkook lo ricordava ancora. Ricordava cosa era successo all'ultimo galà a cui aveva partecipato. Il Signor Kim aveva organizzato un piano degno di Satana per non far fare la sfilata al figlio. Certo Jungkook ricordava più la parte in cui il Signor Kim lo aveva utilizzato e lui in prede alla disperazione aveva litigato con Taehyung. Lo stesso giorno in cui il marito gli aveva tirato quell'unico schiaffo. 

Ananke: The LifeWhere stories live. Discover now